Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Quadri sportivi

Le dimissioni di Josefa Idem, lo spostamento della delega allo sport sul ministero di Graziano Delrio e le ambiguità sulla condivisione della responsabilità con Michaela Biancofiore. Intervista a Mauro Rozzi, presidente Uisp Emilia-Romagna

Graziano Delrio, in veste di sindaco di Reggio Emilia, in visita in una società sportiva reggianadi Vittorio Martone

 

BOLOGNA - "Lo sport, l'educazione e la cultura, sono parti di un corpo unico, la città, e non sono meno vitali dei servizi sociali: un modello di welfare inteso come benessere delle persone e convivenza armoniosa in una comunità. Tutte queste parti hanno uguale importanza e a nessuna di queste si può rinunciare". Sono parole usate da Graziano Delrio nel 2012 che il ministro agli affari regionali, all'epoca sindaco di Reggio Emilia, scrisse presentando il progetto comunale "Sport e comunità". Parole che danno indicazioni sulla linea che potrebbe seguire Delrio in materia di sport adesso che la delega gli è stata affidata dopo le dimissioni di Josefa Idem, al netto delle ambiguità ancora esistenti sull'assegnazione della [materia sportiva anche a Michaela Biancofiore.

Mauro, proviamo a riflettere su questo nuovo quadro partendo dalle dimissioni di Josefa Idem.
"Josefa Idem rappresentava per noi una figura di competenza che ha vissuto lo sport, lo conosce e avrebbe potuto fare bene al nostro mondo. Dispiace che una persona come lei non abbia neanche potuto iniziare il percorso che aveva in mente e che sia incappata in una vicenda che, anche a fronte di irregolarità, l'ha esposta a una situazione umana difficile da sostenere".

Come valuti invece l'assegnazione della delega dello sport al ministero agli affari regionali?
"Graziano Delrio è una persona che conosce bene lo sport, ma soprattutto ha a cuore lo sport sociale e di comunità. Proprio per chi come noi si occupa di sport non legato alla competizione può sicuramente far piacere il nascere di un'esperienza di questo tipo. Rispetto a tutto ciò che lui ha portato avanti a Reggio Emilia come sindaco, posso sottolineare che c'era sempre una grande attenzione allo sport, inteso nella sua capacità di determinare ricadute positive nell'ambito della comunità".

Sei stato presidente della Uisp di Reggio Emilia durante il mandato di Delrio come sindaco. Se dovessi identificare alcune esperienze locali che ti piacerebbe rivedere in una prospettiva nazionale, quali citeresti?
"Tre cose, le più emblematiche. La nascita di un nuovo rapporto tra l'amministrazione comunale e gli enti di promozione sportiva, in cui tutte le strutture dell'amministrazione comunale, assieme agli uffici scolastici e a un soggetto nuovo che si chiama 'officina educativa' erano stati messi a disposizione del mondo sportivo e collaboravano strettamente. La seconda è la creazione della 'Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia', votata a una gestione dell'impiantistica più vicina alle esigenze degli enti di promozione sportiva. La terza, che ha radici nella Fondazione, è il progetto 'Sport e comunità', che vedeva la collaborazione di Uisp, Csi e Coni e di tutti gli assessorati dell'amministrazione comunale con anche le struttura dell'Università e gli uffici dell'Asl".

Delrio, anche da presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani, non ha mai nascosto l'importanza della crescita delle autonomie locali. Credi che una simile impostazione possa far bene anche al mondo sportivo?
"Conoscendo il modo di operare di Graziano sono sicuro che saprà valorizzare le peculiarità delle singole realtà sportive serie e attive in questo mondo, prendendo il meglio di ogni ente di promozione sportiva e del Coni per un progetto unico e condiviso che possa in qualche modo migliorare la qualità della vita delle persone. Questa era una sua prerogativa, trovare il nesso tra una proposta fatta e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini".

Resta però un'ambiguità rispetto alle delega allo sport, che sembrerebbe affidata anche a Michaela Biancofiore.
"Speriamo che la cosa si risolva in modo molto chiaro, anche perché credo che lo sport abbia il diritto di essere trattato con una delega ministeriale chiara, con l'importanza che gli viene riconosciuta in tutti gli altri paesi europei. Se poi questo dovesse realizzarsi nella persona di Grazinano Delrio, credo che ciò non possa che far piacere a chi si occupa di associazionismo sportivo".

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