Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Qualcosa in più della salute

Il 13 e il 18 ottobre si sono tenute le assemblee regionali Uisp dei settori danza, "perlagrandetà" e ginnastiche: tra le proposte il progetto di una "area" per il benessere

di FFoto di Stefano Chiorriabrizio Pompei


BOLOGNA - Con le assemblee svolte il 13 ottobre e il 18 ottobre tra Modena e Bologna, continua il percorso congressuale della Uisp Emilia-Romagna che coinvolge anche le realtà meno strutturate come i settori danza e "perlagrandetà", così come nell'associazione ci si riferisce all'attività per over 60. Si è conclusa anche l'assemblea regionale delle ginnastiche, coordinamento che, invece, data la rapida crescita è stato strutturato in lega. Al termine dei lavori sono stati individuati i delegati per l'assemblea Uisp nazionale ed è stata confermata presidente Vera Tavoni. "La creazione di una lega - ha affermato quest'ultima - è stata la naturale conseguenza dell'aumento del numero di tesserati, pari a circa il 30%. Le ginnastiche, con più di 41000 soci, stavano infatti assumendo dimensioni troppo grandi per un coordinamento. La nuova struttura renderà i lavori e l'organizzazione più funzionali e immediati data la quantità e la diversità delle discipline".

Tema comune delle assemblee il progetto di creare un'area benessere che abbracci discipline di diversi settori. "L'idea - afferma Franco Biavati, responsabile delle politiche su riforma e innovazione attività della Uisp regionale - parte da molto lontano e rientra in una riorganizzazione generale dell'associazione. Con la nuova legislatura si vuol semplificare una macchina organizzativa a volte farraginosa e favorire trasversalità e collaborazione fra le leghe anche nei percorsi formativi. L'Emilia-Romagna in questo è all'avanguardia".

L'area benessere comprenderà quelle discipline, come il fitness o le ginnastiche, che hanno un forte rapporto con la corporeità, come accade anche per la danza. "È bene chiarire - prosegue Biavati - che parliamo di 'benessere psicofisico', che in oriente sarebbe definito come 'spirituale'. Certo, tutto lo sport mira al benessere ma contempla anche la prestazione, pure all'interno della Uisp. La priorità per molte discipline è la competenza tecnica, altre invece hanno il primato del benessere, che è qualcosa di più della salute. Noi vogliamo riunirle in base a questo principio, non per creare un contenitore di leghe ma un insieme di progetti per il benessere".

Per far questo, però, non basta una volontà politica ma servono anche competenze. "Con una scelta del genere - conclude Biavati - si migliorerà il servizio offerto ma certamente la gestione si farà più difficile. Del resto le persone scelgono di iscriversi alla Uisp non per caso, non perché siamo i più economici ma per la nostra organizzazione e la nostra competenza. La Uisp deve proseguire su questa strada dandosi un'organizzazione meno rigida dal momento che la domanda dei cittadini è in continuo movimento e le discipline, soprattutto le più giovani, cambiano ed evolvono continuamente. Occorrono strutture altrettanto mobili, capaci di smontarsi e ricomporsi in forme sempre diverse a seconda delle necessità".

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