Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Un appello alla riflessione, alla solidarietà

La Uisp Emilia-Romagna, attraverso la voce del suo presidente Mauro Rozzi, chiede al mondo sportivo regionale e non solo di trasmettere in ogni modo, nel corso delle manifestazioni in programma in settimana, la propria vicinanza alle vittime dell'attentato di Boston

di redazione Uisp Emilia-Romagna

 

LA fila di bandiere che adornano l'area transennata del rettilineo conclusivo della maratona di Boston, con tutti i paesi del mondo rappresentati e il pubblico unito ad attendere l'arrivo dei corridori, è il simbolo più intenso di quello che può significare un evento sportivo in tema di coesione tra i popoli e superamento delle differenze. E infatti spesso nella storia lo sport è stato colpito da attacchi finalizzati a diffondere il terrore: da Monaco '72 fino al 2010 in Pakistan, con l'attentato che uccise 95 persone durante una partita di pallavolo. Gli eventi sportivi non sono oggetto di attacchi solo perché aggregano un numero elevato di persone che, in quanto massa, divento un bersaglio facilmente raggiungibile. Negli eventi sportivi quello che è in gioco, rappresentato metaforicamente, è il principio di fratellanza. In tal senso sembra ancora più forte, simbolicamente, l'immagine della prima esplosione a pochi passi dal traguardo della maratona di Boston, che tutti media hanno ritrasmesso nella notte di ieri, in cui il primo scoppio travolge e uccide la folla assiepata dietro le bandiere di tutto il mondo.

"Non è certo possibile parlare di ordine di gravità tra gli attentati terroristici - afferma il presidente della Uisp Emilia-Romagna Mauro Rozzi - ma quanto avvenuto alla maratona di Boston, se possibile, stordisce ancora più chi opera nel mondo dell'infanzia e dello sport. Il nostro primo pensiero va alle vittime, tra le quali un bambino di 8 anni; il secondo ai tanti feriti, anche in modo molto grave, colpiti vigliaccamente durante un momento di svago, divertimento e sport. Tanti purtroppo proprio i bambini tra le persone coinvolte, in questo evento sportivo duramente violentato. Si tratta di un'azione gravissima da condannare immediatamente".

Questa è la riflessione che rozzi dedica a questo tragico evento prima di lanciare l'appello suo e della Uisp regionale. "Il nostro grande mondo associativo, appena festeggiato al congresso nazionale, purtroppo diventa immediatamente piccolo e marginale di fronte ad eventi inconcepibili come questo. È in momenti come questo che trovo particolarmente importante la forza degli strumenti di comunicazione, della nostra rete di contatti: siamo in grado di sostenere da subito chi è stato colpito in modo ignobile, anche con piccoli gesti simbolici, con messaggi di solidarietà, che possono arrivare amplificati dal tam tam dei nostri soci. Dobbiamo denunciare con estrema decisione fatti e colpevoli, abbiamo il dovere di farlo e la Uisp Emilia-Romagna si unisce e ringrazia da subito tutti coloro che con piccoli gesti nelle nostre manifestazioni sportive in programma da oggi e nel weekend troveranno il modo di dedicare un momento, un gesto, un pensiero a quanto accaduto".

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