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Una gara, una pista

Il 7 febbraio, a Pampeago, in provincia di Trento, si è svolto "Al pinguin", il trofeo di sci Uisp in cui ragazzi con e senza disabilità gareggiano assieme

di Fabrizio Pompei


PAMPEAGO (TN) - Sciatori con e senza disabilità sulla stessa pista, per la stessa gara. È una formula innovativa quella proposta dallo sci club Amici della neve nel trofeo "Al pinguin" svoltosi domenica 7 febbraio a Pampeago, in provincia di Trento. "Si tratta di una vera e propria competizione in cui gli atleti gareggiano divisi per categorie ma sulla stessa discesa - spiega Cristina Lucci, presidente dell'associazione sportiva organizzatrice -. Esistono problemi pratici per iniziative del genere, a partire dalla richiesta di omologazione del tracciato per persone con disabilità fino alla necessità di strutture e impianti adeguati, ma il vero scoglio da superare è la mentalità di chi non accetta di gareggiare assieme ad atleti con disabilità, un po' per il pregiudizio infondato che i monosci rovinino la pista, un po' per timore di un'eventuale sconfitta".

Pregiudizi e paure che sembrano smentiti dai numeri del trofeo 2016 che, pur proseguendo da oltre 15 anni, conta atleti con disabilità soltanto da tre edizioni: sono stati più di 90 gli sciatori in gara - dai sei anni in su - di cui circa 15 divisi tra le categorie sitting, blind e special olympics.  "Il risultato è stato eccellente: nel 90% dei casi il rapporto tra gli atleti, disabili e non, è stato splendido. C'è anche chi guarda solo al proprio risultato ma per la maggior parte dei ragazzi la gara è stata un'occasione per apprezzare gli sforzi di chi si impegna, nonostante la disabilità, a confrontarsi con uno sport come lo sci".

Tra i partecipanti anche un ragazzo socio degli Amici della neve che ha sperimentato lo sci in dual sitting per la prima volta. "La felicità del ragazzo e dello stesso istruttore nello scendere una pista sugli sci - afferma  Lucci - è probabilmente la migliore fotografia per descrivere il nostro modo di concepire lo sport, non tanto come competizione quanto invece come un modo di condividere una passione con gli amici e la famiglia. A volte capita di vedere i genitori dei ragazzi arrabbiarsi per un centesimo di secondo di ritardo, per una gara persa. Noi non siamo professionisti: non ci interessa la prestazione agonistica ma il piacere di fare uno sport e di stare bene in compagnia di altri".

L'associazione Amici della neve, sci club di Castelnovo di Sotto (RE), con più di 250 soci, molti dei quali - presidente compresa - non hanno mai messo piede sugli sci, dà vita a diverse iniziative rivolte sia ai ragazzi desiderosi di cimentarsi con un nuovo sport, sia a chi ha il semplice desiderio di condividere il tempo con gli amici. "Ogni anno - elenca Lucci - organizziamo quattro domeniche di avviamento allo sci a Bellamonte (TN), un weekend a fine gennaio a Plan de Corones (BZ), un paio a marzo a Cervinia, in Valle d'Aosta, oltre a ciaspolate, rafting e cene sociali.  L'idea è di stare tra amici, indipendentemente dalla passione comune per la montagna. Non abbiamo neppure un team agonistico: quando abbiamo notato un ragazzo molto bravo, gli abbiamo consigliato un altro sci club che sapesse supportarlo al meglio. Il nostro prossimo progetto è invece quello di una gara 'senza barriere' nella quale l'unica distinzione tra i ragazzi è l'età e non la disabilità".

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