Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Vincenzo Manco eletto vice presidente nazionale dell'Uisp

Vincenzo Manco è il nuovo vice presidente nazionale Uisp: 46 anni, di origini salentine ma radicato da tempo a Parma, città nella quale è stato presidente del Comitato territoriale per dodici anni per poi diventare, nell'ottobre 2006, presidente regionale Uisp Emilia Romagna.

Vincenzo Manco, neo eletto vice presidente nazionale UispROMA - Vincenzo Manco è il nuovo vice presidente nazionale Uisp: 46 anni, di origini salentine ma radicato da tempo a Parma, città nella quale è stato presidente del Comitato territoriale per dodici anni per poi diventare, nell'ottobre 2006, presidente regionale Uisp Emilia Romagna.

"Ho accettato questo incarico che mi è stato proposto dal presidente nazionale  - spiega Vincenzo Manco - perchè penso che, in questa fase, l'associazione abbia bisogno di nuovo slancio. Ce la metterò tutta anche se sarà molto difficile essere un degno successore di Stefania Marchesi, la cui dedizione, generosità e intelligenza è un esempio per tutti noi".

"Nella campagna congressuale l'Uisp ha valorizzato una serie di nuovi dirigenti sia a livello territoriale, sia regionale. La responsabilità dell'incarico che ho assunto è figlia dell'obiettivo di unità associativa che ci siamo dati nello scorso congresso, quello del 2005. Obiettivo rispetto al quale l'intero gruppo dirigente ha saputo mantener fede nel mandato appena concluso. Proseguo su questa strada e sono pronto ad affrontare le nuove sfide che sono emerse dalla campagna congressuale: l'impegno per la sostenibilità ambientale, i temi dei diritti sociali, lo sviluppo territoriale e la creazione di nuove opportunità per un gruppo dirigente nazionale diffuso".

"Le recenti elezioni amministrative - prosegue Manco - ci consegnano un quadro che ci indica alcuni temi specifici di impegno sul territorio. Visto lo spostamento a destra dei consensi abbiamo bisogno di lanciare punti di riferimento chiari, che riguardano la coesione sociale e la ricomposizione dei legami di solidarietà tra le persone. L'Uisp, insieme ad altre organizzazioni sociali, può svolgere un ruolo decisivo per rilanciare il tema del welfare di comunità".

"Al congresso nazionale di Milano, lo scorso mese, siamo arrivati con assetti territoriali mutati rispetto al congresso di quattro anni fa. Questo - sottolinea il neo vice presidente nazionale Uisp - ha determinato scelte nei nuovi organismi dirigenti che non devono prestarsi a lettura di merito rispetto a nessuno. Ogni punto di riferimento nazionale deve sentirsi un volano dell'obiettivo comune. Abbiamo bisogno di mettere mano sin da subito alla riforma del modello associativo e delle attività. Altrimenti correremo il rischio di presentarci al prossimo appuntamento congressuale, tra quattro anni, senza avere un ruolo di egemonia culturale nello sport di cittadinanza. Per questo abbiamo bisogno di rilanciare. Tutti siamo chiamati a creare i presupposti riformisti della nostra azione e all'interno di questo obiettivo abbiamo la necessità di motivare l'intero gruppo dirigente diffuso su tutto il territorio nazionale, offrendogli opportunità di formazione politica e andando a cercare i punti centrali del nostro impegno tra i temi in agenda della Conferenza dei comitati regionali Uisp".

"In sostanza - conclude Vincenzo Manco - ci diamo quattro anni per portare a maturazione le innovazioni che abbiamo cominciato ad introdurre nel congresso del 2005. Dobbiamo costruire una Uisp all'altezza delle nuove sfide che si presentereanno nel movimento sportivo, nel terzo settore e soprattutto nell'interlocuzione con i livelli istituzionali delle Regioni e degli Enti locali".

I.M.

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