Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Living Lab progetto Tran-Sport | Idee per lo sport in transizione

Il Living Lab del progetto ha aperto l'XI Congresso Uisp Emilia-Romagna

 

UISP Emilia - Romagna è impegnata nel progetto di carattere nazionale Tran-Sport. Supportare i processi di coesione sociale, rigenerazione e sviluppo sostenibile attraverso la transizione sportiva. Obiettivo del progetto è quello di pianificare, sperimentare e attuare la “Transizione sportiva” per valorizzare il ruolo dello sport in riferimento alla salute, all’inclusione sociale, al rispetto per l’ambiente, e al sostegno all’economia.

Tran-Sport si svolge in ben 38 comitati, sia provinciali che regionali, sul territorio di 16 regioni. In Emilia-Romagna, oltre al comitato regionale, sono coinvolti quelli di Modena e di Reggio Emilia. All’interno del progetto i comitati regionali hanno il compito di organizzare dei “Living Lab”, momenti di approfondimento e di confronto. 

Dopo l’esperienza avviata con il Progetto “Sport per tutti” e i Living Lab “ Lo sport che cambia” come Uisp Emilia-Romagna abbiamo voluto continuare il confronto con diversi stakeholder esterni, analizzare dati, studiare ed approfondire tematiche a cui saremo chiamati a rispondere anche attraverso lo sport e l’attività motoria. Ad esempio la transizione demografica, il cambiamento climatico, la corsa al riarmo, sono aspetti che stanno cambiando e cambieranno fortemente la vita delle nostre comunità.Questo il primo Living Lab organizzato che ha avuto un importante impatto e ha coinvolto diversi interlocutori esterni: l’appuntamento dal titolo “Idee per lo sport in transizione” si è tenuto a Bologna il 15 febbraio 2024 ed ha aperto di fatto il XI Congresso Regionale Uisp.

La mattinata, aperta dall’assessora allo sport e al turismo della regione Roberta Frisoni, è infatti stata dedicata al Living Lab e ha visto il contributo di vari ospiti ed esperti non facenti parte del mondo Uisp. Si sono susseguiti infatti i contributi di: Michele de Pascale (Presidente Regione Emilia - Romagna) che in collegamento ha ribadito l’importanza di tutelare il Sistema Sanitario Nazionale e ha ricordato l’inserimento nel suo Programma del tema dello sport e dell’attività fisica come utile strumento di prevenzione della salute e del benessere de* cittadin*.

A seguire gli interventi di Pierluigi Randi (meteorologo e presidente AMPRO) con un approfondimento sul riscaldamento climatico e le sue conseguenze anche nella pratica sportiva. Ad esempio i picchi di caldo che viviamo e vivremo in futuro che ci costringeranno a ripensare la pratica sportiva e la sua organizzazione, l’innalzamento dello zero termico che comporterà cambiamenti nel modo di praticare sport, con particolare riferimento agli sport invernali a causa dell’accorciamento di oltre un mese della durata del manto nevoso, per non parlare degli eventi estremi con tendenza in aumento a causa del cambiamento climatico, e che portano ingenti danni ambientali ed economici. Anche lo sport dovrà essere ripensato in modo più sostenibile.

Gianluigi Bovini (demografo e statistico) ha presentato il quadro futuro, quello di una transizione demografica nella quale la popolazione italiana è destinata ad essere sempre più vecchia e dove, allo stesso tempo, dovremo affrontare processi migratori - sia esterni che interni -  essendo l’Emilia - Romagna regione molto attrattiva come meta per gli spostamenti. Questa riflessione ci invita a ragionare su uno sport caratterizzato da un bacino d’utenza sempre più adulto (in particolare in riferimento alla terza età) e allo stesso tempo all’attuazione di politiche per rendere accessibile lo sport a persone provenienti da un percorso migratorio.

Ha chiuso il laboratorio Francesca Farruggia (ricercatrice di Scienze Sociali ed Economiche presso l’Università La Sapienza di Roma) che ha fornito importanti dati e spunti di riflessione sulle guerre e su ciò che ne consegue. In questo momento ci troviamo davanti al più alto numero di conflitti dalla Seconda Guerra Mondiale, ben 56. Ciò ha generato 110 milioni di rifugiati o sfollati interni e l’accoglienza di più di mezzo milione di rifugiati da parte di 16 paesi.
L’ingente spesa militare (nel 2023 l’Italia ha destinato al settore della Difesa 35.5 miliardi di dollari) crea un buco nelle entrate statali e la soluzione che viene solitamente attuata è quella del taglio di altre voci di spesa all’interno del bilancio pubblico come istruzione, ambiente e sanità. Nel periodo 2013 - 2023 si è infatti visto un aumento delle spese d’istruzione dell’11%, del 3% per le spese sanitarie e del 6% per quelle ambientali, a fronte delle spese militari che sono aumentate ben del 26%, un incremento doppio rispetto al ritmo di crescita della spesa pubblica totale. Cambiamenti demografici quindi ma anche danni ambientali, visto che le emissioni dell’intero comparto militare rappresentano il 5,5% delle emissioni globali.

Durante la mattinata dedicata al progetto Tran-Sport sono quindi emersi temi importanti e solo apparentemente scollegati tra loro e lontani dall’ambito sportivo e dell’attività fisica. Il Living Lab - durato circa quattro ore - può essere rivisto integralmente sul canale YouTube Uisp Emilia-Romagna.

Azioni e cambiamenti conseguenti a questa riflessione saranno all’ordine del giorno dei prossimi incontri, per promuovere uno sport sociale sempre più attento ad accogliere le sfide.