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Mugello per tutti | Lucio Bettarini

Vengo dal nuoto agonistico, per poi passare alla pallanuoto. Ho giocato a Pontassieve, poi piccole esperienze a Viareggio e in Francia, dove facevo l’Erasmus. Nel 2000, insieme all’ex pallanuotista Marco Bai, abbiamo fondato la Pallanuoto Mugello. Siamo stati dei veri pionieri, nel Mugello non esisteva nessuna precedente esperienza di pallanuoto. Ma partimmo con lo spirito giusto e una forte determinazione. Erano anni di grandi numeri per le attività natatorie, ed anche trovare spazi in piscina era difficile, per questo ci allenavamo in orari assurdi. Però, tutto sommato, la nostra iniziativa ebbe successo. Iniziammo iscrivendoci ai primissimi campionati regionali di UISP, che nacquero nel 2000/2001.

Il primo nucleo della squadra fu fatto da me e da Marco, animati da una vera e propria passione. Grazie alle nostre reti di contatti nel mondo dello sport e delle piscine, inizialmente abbiamo reclutato ex pallanuotisti, nuotatori e pallamanisti. Piano piano il primo nucleo si è ampliato, tanto che iscrivemmo addirittura due squadre ai campionati senior della Uisp. Da lì in poi l’evoluzione è stata naturale. Si è sparsa la voce che nel Mugello esisteva una realtà di pallanuoto ed hanno cominciato ad arrivare i primi genitori a chiedere informazioni per i propri figli. E così sono nate le prime squadre giovanili. Poi abbiamo contattato qualche ragazza dal nuoto e siamo arrivati a presentare una squadra femminile. Anno dopo anno, il crescendo di questo movimento ha portato anche ad un innalzamento della qualità. 

Ora abbiamo 20 under 12 ed iniziamo ad avere qualche figlio dei nostri primi giocatori. Il nostro reclutamento avviene tramite il passaparola. Cerchiamo di lavorare bene e questa è la nostra pubblicità nei confronti dei ragazzi e dei loro genitori: un ambiente sereno, educativo e anche di buon livello. Non dimentichiamo che abbiamo fatto la Serie C nazionale e che, nonostante ci siamo già riguadagnati per il secondo anno di fila la promozione in categoria, la stiamo rifiutando perché non saremmo in grado di reggerla a livello di strutture. Al momento giochiamo in trasferta quasi tutte le partite in casa. Quest’anno con le Under 16 e Under 14 giocheremo a Sesto Fiorentino, mentre con la prima squadra a Colle Val d’Elsa. Riusciamo a giocare a Borgo quando inizia la bella stagione ed apre l’impianto esterno. Lì cambia veramente tutto: non solo evitiamo di mettere decine di persone in strada – atleti, staff, accompagnatori, famiglie – ma anche a livello di tifo è tutto un altro spettacolo. Sono momenti bellissimi.

I nostri valori sono l’inclusione, l’educazione, la comunità, la qualità del lavoro. Non è sempre semplice far convivere questi principi con il raggiungimento dei risultati. Noi, come filosofia, abbiamo deciso di non essere selettivi e privilegiare l’inclusione, fare sì che tutti possano avere il loro spazio. A volte arrivano ragazzi con esperienze negative alle spalle, di sport ma anche di vita. Noi su quei ragazzi mettiamo un’attenzione in più, anche se non sono i più dotati. Cerchiamo di inserirli in un meccanismo dove loro stessi, se si allenano bene, sono davvero funzionali ai risultati della squadra. Il legame che si crea è molto forte, da un lato nello spogliatoio e con la nostra società, ma più in generale nei confronti di questo sport. Che appassiona davvero tanto e che trova riscontri crescenti. Ad esempio, se fino a qualche anno fa eravamo una sorta di terza scelta sia per i bambini – dopo calcio e pallacanestro – e anche per le bambine – dopo pallavolo e ginnastica artistica -, adesso abbiamo scalato le classifiche e in molti arrivano da noi come prima scelta sportiva.

Adesso, per crescere ancora avremmo bisogno di crescere a livello di strutture ed impianti. Ma i nostri risultati, sia di piscina che a livello umano, ci rendono già soddisfattissimi di questa esperienza ormai ultraventennale.