Comitato Territoriale

Cirie Settimo Chivasso

IL COMITATO ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL MOVIMENTO SOLIDALE SAHARAWI ITALIANO

 

Da venerdì 10 a domenica 12 settembre a Reggio Emilia, presso i Laboratori Chiostri di San Pietro, si è svolta l’Assemblea Nazionale del Movimento Solidale Saharawi Italiano, promossa da Rete Saharawi. Quest’ultima è un’organizzazione di solidarietà italiana con il popolo saharawi, che raggruppa circa 30 associazioni provenienti da Campania, Emilia, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto. Da quest’anno c’è anche il Comitato UISP Cirié Settimo Chivasso, che con orgoglio ha deciso di aderire alla Rete, mettendo a disposizione le proprie competenze sullo sport sociale al fine di realizzare, in sinergia, progetti sportivi per il popolo Saharawi, con una particolare attenzione verso lo sport al femminile. Il Comitato, inoltre, aderisce a “Liberi Ora”, campagna di solidarietà verso i prigionieri politici del Saharawi. Alla manifestazione emiliana ha anche partecipato Fatima Mahfud, rappresentante del Fronte Polisario in Italia: un movimento di liberazione che rappresenta tutto il popolo saharawi dei campi profughi in Algeria, dei territori liberati, della diaspora nel mondo e dei territori occupati illegalmente dal Regno del Marocco dal 1975.

Particolarmente intensa la giornata di sabato 11 settembre, con l’incontro tra i rappresentanti delle associazioni della Rete con i sindaci e gli amministratori delle provincie di Reggio Emilia, Bologna, Parma e Ravenna, che negli anni hanno sostenuto l’accoglienza di bambine e bambini dei campi profughi durante il periodo estivo. A questo incontro sono seguiti una serie di relazioni da parte della Rappresentante del Polisario, della Vicepresidente della Regione Emilia Romagna con delega alla cooperazione internazionale, Elly Schlein, e del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, nonché interventi di figure qualificate come l’Onorevole Maria Edera Spadoni, il Consigliere Regionale Federico Alessandro Amico, il Responsabile per l’Africa del Dipartimento Internazionale della CGIL. Ma anche Presidenti o Referenti delle ONG Nexus e CISP e la UISP di Reggio Emilia, da anni attivi e presenti con progetti nei campi profughi saharawi.

In tale occasione sono state presentate diverse campagne: la prima relativa all’accoglienza alternativa nei campi profughi per bambini e bambine in sostituzione di quella usuale estiva in Italia resa impossibile dalla pandemia; la seconda sulla violazione dei diritti umani della popolazione civile nei territori occupati e con “Liberi Ora” a sostegno dei prigionieri politici ed attivisti saharawi che sono detenuti senza equo processo nelle carceri marocchine; la terza in merito alla situazione drammatica della guerra, ripresa a ottobre 2020 dopo la violazione da parte dell’esercito marocchino della tregua in vigore da 30 anni; la quarta sul diritto al referendum per l’autodeterminazione del popolo Saharawi sancito dall’ONU e sempre sabotato dal Marocco; l’ultima riguardante l’uso illegale delle risorse -fosfati e pesca- del paese occupato, da parte di imprese europee -di cui sei italiane- nord americane e cinesi, nonostante i moniti dell’Unione Europea.

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