Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Le linee guida Uisp per le attività con il nuovo DPCM rimangono invariate

Il decreto ministeriale emanato dal governo il 12 ottobre, per quanto riguarda le discipline orientali, non ha modificato nulla.

 di Franco Biavati (Resp.le Naz.le UISP DO)

ROMA - La razio di questa decisione è l'assicurazione che le ASD affiliate a EPS e Federazioni hanno attivato, da tempo, un protocollo per la prevenzione ed il contenimento del rischio di contagio, che ha dato buoni frutti. Il governo si è convinto di questa cosa valutando i dati che non contemplano focolai in palestre e grazie al lavoro di persuasione anche dei nostri dirigenti. Le Regioni possono inasprire le norme di contenimento, ma non credo che su questo tema lo faranno. Tutto questo, ovviamente, se non ci sarà un peggioramento della situazione che si potrà valutare fra qualche settimana. Potete, pertanto, continuare la vostra attività così come era stata impostata dalla ripresa dopo l'estate, seguendo le norme del Protocollo. Tenete però conto che la soglia della preoccupazione nei cittadini si sta alzando, quindi, conoscendo la vs utenza, se ritenete di attivare ulteriori precauzioni, non obbligatorie, ma che possono rassicurare, fatelo. (FB)

Dal DPCM del 12 ottobre 2020:

g) lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con successivo provvedimento del Ministro dello Sport al presente decreto, è consentito, da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, come sopra individuati, aventi carattere amatoriale;

Protocollo

Elementi specifici per gli sport da contatto a pag. 31

Elementi specifici per le Discipline Orientali pagg. 44/45

Modulo autocertificazione sanitaria: Allegato A, pag. 87

Sintesi per l'attività di base

AVVERTENZE PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL SARS-COV2

In generale valgono le norme definite dalla UISP, nel rispetto dei DPCM e delle ordinanze Regionali: il Protocollo, scaricabile qui.

Sono orami molti mesi che l’intera umanità combatte contro questo virus. Purtroppo la scienza non ha ancora molti elementi di conoscenza per dire come si svilupperà il suo comportamento, anche se una serie di provvedimenti di prevenzione e protocolli clinici, per il momento, ci permettono un controllo maggiore del fenomeno rispetto ai primi mesi dell’epidemia. Nessuno sa dire cosa succederà nei prossimi mesi, soprattutto con l’apertura delle scuole. Rimarranno queste norme di contenimento o saranno irrigidite? Non lo sappiamo. In questa situazione dobbiamo usare molta attenzione ma nel contempo riprendere “a vivere” e anche a fare attività. Dobbiamo riaprire le palestre, rispettando le norme. La socialità è un bisogno radicale dell’essere umano. Una socialità responsabile.

RESPONSABILITA’. Vi è una responsabilità collettiva, esercitata dall’organizzatore (dirigente, insegnante …) rispettando e facendo rispettare le norme previste a livello nazionale e regionale e una responsabilità personale, sia nel rispettare le norme, che nel sostenere uno stile di vita prudente.

Tutti dovranno compilare l’Autodichiarazione (vd modulo sul sito, tra gli allegati in fondo al Protocollo) e bisogna redigere e conservare (15ggl’elenco dei partecipanti (avendone i recapiti).

In questa fase sono pericolosi sia coloro che sottovalutano il problema, contravvenendo alle norme prudenziali, sia coloro che si fanno prendere dalla psicosi, assumendo comportamenti eccessivi quanto inutili. La storia ci insegna che, in questi casi, la paura irrazionale è più dannosa del male stesso. Non dobbiamo sottovalutare che il panico porta alla chiusure delle relazioni umane e della circolazione dell’economia. Gli effetti economici ancora non li vediamo appieno, ma nei prossimi mesi si manifesteranno in tutta la loro pesantezza, e saranno il problema successivo al virus. Una emergenza economica che dovremo affrontare, anche perché in una economia familiare in difficoltà, lo sport è una delle prime voci che vengono tagliate o ridimensionate.

Dobbiamo avere un atteggiamento razionale ed intelligente.

In tutto il mondo stanno accelerando la sperimentazione sul vaccino, ma al momento le previsioni del suo utilizzo sono discordanti. Chi dice che ci sarà per la fine dell’anno, chi per la primavera 2021. Fino ad allora bisognerà adottare comportamenti prudenziali ma non autolesionisti.

CONTENIMENTO DEL RISCHIO. Nello specifico degli sport da contatto (non solo le arti marziali) il Governo ha delegato le Regioni ad emanare norme in merito. Queste hanno agito in tempi e modi diversi. Diverse Regioni hanno dato la possibilità dello svolgimento di queste discipline permettendo il contatto, senza specificare oltre, se non il rispetto, al di fuori della specifica attività di contatto, delle norme generali. Altre, come l’Emilia Romagna, le hanno permesse purchè siano regolamentate dall’Ente di appartenenza. Così ha fatto la UISP integrando il Protocollo generale. Ogni ASD si deve riferire alle norme dell’Ente di appartenenza. Quindi una ASD affiliata UISP non deve riferirsi alle norme Federali, e viceversa. Le norme importanti generali sono uguali per tutti nel rispetto di quelle emanate dal Governo (Nazionale o Regionale), ma su alcuni dettagli o esemplificazioni magari c’è qualche differenza tra noi e la Federazione.

È evidente che ci sono alcune contraddizioni. Ci sono nei comportamenti quotidiani, lo sentiamo tutti i giorni (treni nazionali e regionali, la scuola ….). Dobbiamo entrare nell’ottica di una ragionevole relatività.

Non possiamo eliminare il rischio, ma possiamo e dobbiamo ridurlo il più possibile con comportamenti virtuosi, evitando i rischi non necessari. Nelle nostre discipline non possiamo usare la mascherina quando pratichiamo, ma possiamo mantenere il distanziamento durante gli esercizi individuali e possiamo ridurre i contatti al minimo indispensabile quando ci alleniamo in coppia.

Una cosa è incrociare 1, 3 o 6 persone, un’altra 20, 50 o 100.

Esempio:

  1. a) negli stage tecnici, possiamo allenarci sempre e solo con lo stesso partner;
  2. b) negli allenamenti agonistici, possiamo fare gruppetti di massimo 4 atleti, in maniera da interagire con al massimo 3 persone;
  3. c) nelle competizioni interagiamo solo con i componenti della poule.

Anche l’attività di palestra, essendo un microcosmo, riduce il rischio, a patto che ogni singola persona sia responsabile. Non è obbligatorio avere coppie fisse, ma per chi ne sentisse la necessità può individuare un partner fisso di fiducia.

MASCHERINA. In tutti i momenti in cui non ci si allena o si combatte di dovrà mantenere correttamente indossata la mascherina. Gli accompagnatori dovranno indossarla sempre. La mascherina va tolta solo nei momenti necessari per la pratica. È consigliabile, altresì, nella pratica a coppie, quando si è ravvicinati face to face, evitare di parlare o fare kiai; meno emissioni ci sono, meno rischio c’è.

DISTANZIAMENTO. Tranne nei momenti attivi di allenamento e di competizione si dovrà tenere, il distanziamento di 1 metro. Sul tatami 2 metri, per cui ogni persona dovrà avere un’area di rispetto di 4mq, una coppia 8mq. Ogni palestra dovrà determinare il numero massimo di praticanti che può contenere l’area. Ad es. una palestra di 100mq può contenere al massimo 25 atleti. In caso di numero superiore si possono prevedere dei turni, ovviamente gestendo i flussi di entrata ed uscita e l’utilizzo degli spogliatoi come definito dalle norme generali.

DISINFEZIONE MANI. Prima di ogni allenamento o di ogni incontro gli atleti dovranno disinfettarsi le mani. In generale è bene che tutti lo facciano frequentemente.

Aldilà delle norme, dobbiamo dare un forte senso di sicurezza ai nostri associati, consapevoli che ci sono sensibilità diverse e percezioni diverse del pericolo. Dobbiamo spiegare bene le norme di comportamento senza spaventarli ma nemmeno sottovalutando la cosa. Ci sono azioni che non sono obbligatorie, ma se servono a rassicurare maggiormente si possono attuare, come, per esempio, rilevare la temperatura corporea o, in particolare per chi lavora molto a terra, disinfettare anche i piedi, come si fa con le mani.

Per pulizia ambiente/personale, aerazione/microclima, gestione degli spogliatoi, valgono le regole generali.

Per le competizioni attenersi alle norme generali e specifiche a pag. 44 del Protocollo UISP

Per le attività formative stiamo predisponendo programmi rivisti in ragione nelle norme anticovid che ci permettano di svolgerle comunque e in sicurezza, in primis il Seminario Formazione Insegnanti (Riccione 22/25 ottobre 2020) e lo Stage Nazionale Insegnanti (Modena 21/22 – 28/29 novembre 2020).

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