Negli occhi di Sow Ousmane c'è il riscatto di un ragazzo che ha dovuto attraversare migliaia di chilometri per sentirsi finalmente libero. Il viaggio dalla Guinea, dove è nato 19 anni fa, terra d'origine dove ha lasciato famiglia e amici più cari per fuggire da una guerra civile che da anni tormenta lo stato dell'Africa occidentale. Sow è arrivato in Italia nel febbraio del 2017, ancora minorenne e per questo ospitato come minore straniero non accompagnato in una struttura territoriale gestita dalla cooperativa Cenacolo. Sow infatti è a tutti gli effetti un rifugiato con permesso di soggiorno per asilo politico.
A Firenze non ha soltanto trovato una struttura ma grazie anche alla Uisp ha messo mano al suo futuro. Così il ragazzo, nato nel marzo del 2001, diventato maggiorenne ha cambiato struttura ed è stato accolto dalla cooperativa Girasole. A Firenze ha potuto seguire i corsi di italiano e di internet per il progetto "Darwin: noi, nuovi cittadini", promosso proprio dalla Uisp per favorire l'integrazione e il futuro inserimento sociale e lavorativo dei ministro stranieri non accompagnati presenti nell'area metropolitana di Firenze (che comprende dunque anche Fiesole. Scandicci, Calenzano e Sesto Fiorentino). Sow si è impegnato, ogni giorno. Così ha superato l'esame di terza media e ha trovato uno sfogo nell'attività sportiva nell'ASD Le Panche Castelquarto, dedicandosi all'atletica leggera e nello specifico al mezzofondo. Chissà se questa diventerà la sua passione.
Di certo, nell'ultimo anno, Sow (grazie al progetto GiovaniSi della Regione Toscana) ha svolto un tirocinio retribuito in una delle strutture gestite dalla Uisp: i campi sportivi "La Trave", in zona Cascine. Un lavoro vero, che Ousmane ha preso sul serio. Dal lunedì al venerdì dedica 6 ore all'attività di cura e rimessa degli ambienti sportivi e poi, nel tempo che gli resta a disposizione, studia e pratica sport.
"Il percorso di Sow Osmane è stata un'esperienza eccezionale - sottolinea il presidente di Uisp Comitato di Firenze, Marco Ceccantini- Dimostra che attraverso lo sport, l'aggregazione, la solidarietà e la socialità si possono fare grandi cose. Questo è l'unico sistema per integrare le persone che arrivano nel nostro paese e che sono migranti. Persone che sono sole e che arrivano qua senza nessun supporto e senza nessun aiuto e che in qualche modo riescono ad integrarsi se gliene diamo una possibilità. Credo che questo debba fare la Uisp: come presidente mi auguro di continuare e allargare le collaborazioni".
Adesso dunque un'altra occasione, che coincide con l'inizio dell'estate: Sow la passerà dando una mano alla cura e alla manutenzione della piscina delle Pavoniere, nel parco delle Cascine. E la sua testimonianza è stata scelta tra le storie simbolo in occasione delle celebrazioni per la giornata mondiale del rifugiato promossa da Unhcr.
Fonte La Repubblica Firenze