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Modena

Uisp Emilia-Romagna: Balestra rieletto presidente in una giornata evento

Ospiti della giornata Flavio Tranquillo, Indipendente Sportivo, Chiamarsi Minors e gli esperti di clima, demografia, conflitti

 

Oltre 200 persone tra delegati e ospiti hanno animato l'XI Congresso Uisp Emilia-Romagna tenutosi sabato 15 febbraio a Bologna, presso l'Hotel Savoia Regency, in una giornata intensa di lavoro e dibattito. La mattinata è stata dedicata a un ampio confronto nel Living Lab inserito all'interno del progetto TranSport, finanziato dal Ministero del Lavoro. Un'occasione unica per sentire voci esterne rispetto al mondo Uisp su tanti temi che toccano in maniera determinante anche l'associazionismo sportivo.

 

Hanno aperto i lavori i saluti istituzionali di Roberta Frisoni, assessora allo sport e turismo della regione Emilia-Romagna, poi il nocciolo vero e proprio del dibattito è stato aperto dal presidente della regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, con un video-intervento sul tema della sostenibilità sanitaria: «Rischiamo di passare alla storia come la generazione che distrugge il Sistema Sanitario Nazionale, e allora l’Emilia-Romagna vuole lanciare a tutte le associazioni di promozione sportiva, Uisp in testa, la sfida di proteggere la salute in maniera ancora più capillare e particolareggiata». Dopo di lui Pierluigi Randi, meteorologo e presidente AMPRO, sul tema dei cambiamenti climatici: «Lo stress da caldo ha ripercussioni anche sulle attività sportive, si dovrà ripensare agli orari in cui fare sport perché certe fasce della giornata possono diventare insostenibili. Altri esempi sportivi? Non nevica più bisognerà cambiare il turismo invernale». Di seguito Gianluigi Bovini, statistico e demografo: «Le sfide del sistema sanitario saranno anche quelle della garanzia delle cure a 4-5 milioni di anziani in più». Infine Francesca Farruggia, ricercatrice di Scienze Sociali ed Economiche dell'Università La Sapienza di Roma: «L'Italia è al terzo posto nella UE per spese militari, mentre è al ventitreesimo per spesa sull'istruzione. La conseguenza? Il 28% della popolazione analfabeta funzionale». Giorgio Bitonti, segretario generale Uisp Emilia-Romagna, ha parlato di numeri, facendo un quadro esaustivo della realtà sportiva emiliano-romagnola, poi il dibattito ha lasciato spazio ai talk. Tobia Ansaloni e Alessandro Ferri per Indipendente Sportivo e Carlo Pedrielli per L'umiltà di chiamarsi Minors hanno parlato dello sport amatoriale come fenomeno social ne “Lo sport che non conta”: «Il nostro scopo è esaltare le differenze, e grazie a questo riusciamo a parlare in modo leggero anche di temi importanti come razzismo, sessismo, discriminazioni. È il tono che fa la differenza, diamo voce a uno sport che altrimenti non avrebbe risalto». Flavio Tranquillo, giornalista di Sky e scrittore, ospite d'eccezione della giornata, si è soffermato a lungo in una conversazione con Enrico Balestra tra “Forma e sostanza: lo sport nella Costituzione”: «Non avevo mai ragionato dello sport come fenomeno in quanto tale, prima della pandemia. Da quel momento ho provato a capire cosa poter fare per arricchire quello che è un presidio sociale fondamentale. Cultura è la parola più difficile da definire e farci entrare lo sport è un elemento: ci vogliono decenni però per creare un mondo dove sport sia cultura».

Il pomeriggio ha poi visto al centro la relazione di Enrico Balestra, candidato presidente Uisp Emilia-Romagna anche per il quadriennio 2025-2029: «Se vogliamo fare nostra la lezione delle alluvioni o dei terremoti è quella di apprendere dagli errori, non costruire dove si era costruito prima. Ci vuole un ecosistema attrattivo e dinamico attorno al Terzo Settore, che abbia fantasia e sappia accogliere le fragilità». Dopo di lui l'intervento video di Tiziano Pesce, presidente Uisp Nazionale, poi via al dibattito (ben 23 gli interventi) e alla fine la votazione che ha confermato Balestra presidente all’unanimità.