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Sport diritto dei migranti:L'Uisp a Radio uno Rai

L'UISP A "PERMESSO DI SOGGIORNO"

Mandela fu il primo a pensare che lo sport avesse un grande valore di scambio e di dialogo tra culture diverse" - così Filippo Fossati, presidente Uisp, ha presentato il premio "Nelson Mandela - Sport e solidarietà" che verrà consegnato il 22 giugno a Johannesburg, all'interno della trasmissione radiofonica "Permesso di soggiorno", andata in onda questa mattina alle 5.50 su Radio 1 Rai. Una trasmissione storica del servizio pubblico radiotelevisivo, incentrata sui problemi dell'immigrazione, che ha dedicato la puntata odierna allo sport, lo sport che aiuta l'integrazione. Insomma, il calcio e lo sport sociale Uisp.

Tanti gli ostacoli al diritto allo sport per i migranti in Italia. "Penso al cricket e al badminton - ha detto Fossati - C'è una difficoltà delle nostre città ad accogliere questi nuovi sport. E c'è un problema legato alle normative federali, che prevedono un tetto alla presenza dei giocatori extracomunitari". E' le seconde generazioni nate in Italia? "Non avendo la cittadinanza italiana fino a 18 anni per il mondo sportivo tornano ad essere stranieri".
"Poi c'è il grande tema, non sufficientemente studiato, dello schiavismo sportivo. Molti immigrati sono reclutati nei paesi del sud del mondo e vengono utilizzati come 'lepri' in atletica o come manovalanza a basso prezzo. C'è un problema di ritorno per questi ragazzi, che poi si perdono nella clandestinità".

Non bastasse tutto ciò, ci si mettono anche le ordinanze comunali a ostacolare il diritto al gioco. Come a Brescia, dove non si può giocare nei parchi. "Una normativa che ultimamente ha colpito dei giocatori asiatici che vanno a giocare a cricket nei parchi, non essendoci spazi pubblici - ha spiegato Alberto Saldi, dell'Uisp Brescia - Noi diamo una risposta parziale. Facciamo dei tornei con lo Sri Lanka, il Pakistan, il Bangladesh, su un campo di calcio. Abbiamo mandato una lettera al comune per trovare un tavolo tecnico in grado di proporre delle soluzioni".

Tante le realtà che provano a dare risposte diverse, che non siano i divieti, la chiusura e la repressione. Come i Mondiali Antirazzisti di Uisp e Progetto Ultrà, che quest'anno si svolgeranno dal 7 all'11 luglio a Casalecchio di Reno. "L'anno scorso la coppa dei Mondiali Antirazzisti - ha ricordato Carlo Balestri, responsabile Progetto Ultrà - che rappresenta il riconoscimento per il gruppo che durante l'anno, quotidianamente si è impegnato in attività antidiscriminatorie, è andata alla squadra dei Liberi Nantes, formata da rifugiati e richiedenti asilo".

 

Per ascoltare la trasmissione:

http://www.uisp.it/nazionale/index.php?contentId=1481