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Giarre

SportAntenne: al via in 16 città il progetto nazionale Uisp

“Sono antirazzista”: non basta dirlo. Abbiamo di fronte un fenomeno complesso che nel nostro paese affiora in vari modi, spesso inquietanti e subdoli. Siamo all’incontro di lancio del progetto “SportAntenne” che oggi e domani a Roma, presso la sede Unar, riunisce gli operatori e i coordinatori Uisp delle 16 città che ne saranno protagoniste sino a marzo 2018. L’Uisp opererà in sinergia con Unar-Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali ed in partnership con tre associazioni del territorio: Liberi Nantes ASD, Stella del Sud ASD, Il Sicomoro cooperativa sociale.
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Lo sport è un linguaggio popolare che riesce a coinvolgere tutti, l’habitat naturale attraverso il quale le “antenne”, ovvero operatori qualificati città per città, faciliteranno la segnalazione di episodi di razzismo e discriminazione di cui sono vittime persone rifugiate e richiedenti asilo. Perché è importante denunciare questi fenomeni che ogni giorno si verificano nelle nostre città, in forma palese o strisciante? Lo spiega Mauro Valeri, UNAR: “Perché dobbiamo superare l’idea per cui nulla è razzismo oppure tutto è razzismo. Occorre imparare a conoscere bene un fenomeno fatto di pregiudizi che si manifestano attraverso le opinioni, discriminazioni che si trasmettono attraverso i comportamenti e forme di razzismo vero e proprio, che si trasformano in ideologia. L’Italia non ha un proprio modello di convivenza, per questo il lavoro è più difficile. Non c’è il modello del rispetto delle minoranze come in Inghilterra, né quello dell’assimilazione come in Francia o quello del melting pot come in Usa. Si procede a vista e per questo la prima domanda da porre a chi si rende protagonista di questi atteggiamenti è: perché lo fai?”.

Francesco Spano, direttore dell’Unar, ha spiegato il significato di questo progetto e l’importanza di aver scelto l’Uisp come protagonista: “In questo modo pensiamo di inserirci efficacemente nei programmi di contrasto alla discriminazione, per mettere l’inclusione al centro della vita quotidiana di tutte le persone e promuovere i diritti umani”. Per l’Uisp è naturale da decenni promuovere cittadinanza attraverso lo sport, lo ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale dell’associazione: “Da anni abbiamo attivato un settore specifico sull’intercultura che ci consente di accumulare esperienze e competenze. Inoltre, mettiamo a disposizione una rete capillare, fatta di migliaia di società sportive in tutte le città, e la responsabilità sociale Uisp per rendere sempre più trasparente l’utilizzo di risorse pubbliche”.

Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali e cooperazione Uisp, insieme a Chiara Stinghi, responsabile del progetto e dell’interculturalità Uisp, hanno sottolineato come in questi anni l’Uisp abbia scavato in profondità per ottenere risultati. Il riscontro positivo di questo metodo, che ha nei Mondiali Antirazzistiuna manifestazione simbolo di inclusione e intercultura, si alimenta di un riscontro continuo con i Comitati territoriali Uisp che, nell’organizzazione quotidiana di qualsiasi attività sportiva, trasmettono questi valori e queste pratiche.

L’incontro proseguirà domani sugli aspetti organizzativi, di rendicontazione e di comunicazione. Sono presenti i coordinatori e “le antenne” delle 16 città coinvolte: Alessandria, Matera, Bergamo, Bolzano, Caserta, Ferrara, Firenze, Torino, Giarre, Macerata, Nuoro, Roma, Taranto, Terni, Trento, Vicenza. Per scaricare il programma clicca qui

 

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