CAMPIONATO NAZIONALE 1^ FASE CALCIO A 11 OVER
Amici della Uisp, benvenuti a Guspini per la partita della 18° giornata del Campionato Nazionale Over 40 di calcio a 11 prima fase zona Cagliari. Siamo con Nicola Contu, classe '79, della WS10 Senorbì. Cosa ti spinge, Nicola, a giocare ancora a questa età a pallone?
La passione, il calcio, quello senza ombra di dubbio, e poi da tempo mancava una squadra di Over per gente grande a Senorbì, quindi ci siamo spinti quest'anno nel fare questa società che è coordinata da altri dirigenti che seguono il settore giovanile. Diciamo che stiamo cercando di portare avanti un progetto.
Quanti anni avevi la prima volta che ti sei innamorato del calcio?
Da bambino, da quando ho iniziato a dare i primi calci al pallone, quindi 3-4 anni.
Dì la verità, anche adesso quando entri in campo l'emozione è la stessa di allora oppure è cambiata?
Sì, sempre la stessa.
Anche quando segni un gol o fai un gesto atletico importante?
Sì, sì, sempre la stessa, la passione è sempre quella.
È cambiata rispetto a allora la cultura della vittoria e della sconfitta, cioè l'accettazione dell'una o dell'altra?
Ma sì, in alcune parti sì, in altre no. Diciamo che bene o male è sempre quella.
Come siete organizzati in squadra? Fate allenamenti oppure giocate solo la partita di campionato?
Cerchiamo di fare qualche allenamento, anche perché gli impegni lavorativi sono sempre alle strette, quindi cerchiamo anche di allenarci, ce la mettiamo tutta.
Ascolta, si dice che il calcio amatoriale si gioca per passione, ma in realtà, secondo te, cosa significa giocare per divertirsi?
È proprio la parola stessa, giocare per divertirsi, poi il risultato se viene, bene, sennò pazienza. Si viene, si fanno chilometri per venire a giocare, poi se viene il risultato, bene, sennò ci siamo fatti una partita tra amici.
E giocare quando hai di fronte dei ragazzi, dei ragazzini che giocano a pallone, ti senti in dovere di dargli dei consigli? Al di là della vittoria o della sconfitta, cosa gli diresti per insegnargli a giocare a calcio?
Innanzitutto di non mollare mai, di portarsi sempre avanti, di cercare sempre di fare meglio ogni partita, quindi anche negli allenamenti di non entrare mai svogliati, di non entrare mai morbidi, di stare sempre sul pezzo, di stare sempre concentrati sulla partita e di migliorare sempre, rialzarsi quando si cade. Certo, quello senza ombra di dubbio, perché non è facile, soprattutto alla loro età.
Nicola, parliamo un po' anche di questo campionato, avete un sacco di problemi quest'anno, formazione sempre rimaneggiata, molti lavoratori, probabilmente tanti altri motivi che si aggiungono. Cos'altro ci dici al di là dei risultati che magari non stanno arrivando come vi aspettavate?
Ce la mettiamo sempre tutta, noi cerchiamo sempre di andare a giocare, di mettere sempre la voglia, perché è quella che fa andare avanti la squadra, quella che comunque porta la squadra a venire qua anche in undici a giocarsi la partita.
Chi sono le squadre, secondo te, sono più attrezzate per vincere il Campionato, quelle che ti hanno impressionato di più?
Il Real Putzu è un'ottima squadra, molto capace, è campione in carica, molto, molto organizzata, un bel gruppo, si allenano bene, sono persone che hanno sempre giocato e hanno voglia di giocare, la prima cosa è la voglia di giocare.
Nicola, ti ringraziamo per questa chiacchierata, ti facciamo gli auguri per questa partita e un in bocca al lupo, divertiti giusto perché abbiamo parlato di divertimento. Un saluto ai nostri amici che ci stanno seguendo.
Ciao, grazie.
Amici della Uisp, siamo a Guspini dove è appena terminata la partita della 18° giornata del Campionato Nazionale Over calcio a 11. Con noi c’è Carlo Achena! Guardatelo, c'è bisogno di una lavatrice solo per lui. Eh, chi la fa la lavatrice?
La faccio io, purtroppo io.
Quindi ne hai da fare? Ci vuole molto detersivo!
È un piacere poterla fare con questo sorriso dopo aver combattuto alla pari, nonostante la defezione da riconoscere della squadra avversaria che si è presentata in formazione rimaneggiata. Tanto di cappello, onore agli avversari che hanno giocato alla pari in inferiorità numerica e noi abbiamo fatto una buona gara, quello che cerchiamo di fare sempre in campo ogni settimana. Anche se quest'anno, ahimè, purtroppo è triste dirlo, stanno venendo meno i risultati, un po' per la sfortuna, un po' perché anche noi siamo spesso rimaneggiati, e quindi facciamo mea culpa solamente per quanto riguarda gli aspetti legati ai risultati, però non possiamo mai rimproverarci nulla sulle prestazioni, perché siamo un ottimo gruppo, scendiamo sempre in campo con la grinta giusta e con la voglia di ben figurare. Poi a volte si vince, a volte si perde, il calcio è bello soprattutto perché questo, non c'è mai un risultato scontato.
A San Gavino, tre legni e tante occasioni sprecate, oggi 4-5 gol mangiati soli davanti al portiere! Che facciamo Carlo? Il terzo tempo non lo facciamo perché avete già la pancia abbondantemente piena?
Sì, però questo è anche un grosso dato che va a nostro favore, perché significa che creiamo tantissimo. Ben venga che ci siano tutte queste occasioni ogni settimana, però dobbiamo essere più bravi, più precisi e più prolifici in zona d'attacco. Perché quando inizi a fare sei o sette occasioni da gol, inizi a prendere due, tre e anche quattro traverse, e non la butti dentro, poi l'avversario ci sta che magari il giorno, se non è rimaneggiato, alla fine vincono pure la partita. Noi dobbiamo un pò rimboccarci le mani.
Carlo, tra un 4-0 senza segnare un gol oppure perdere 4-2 ma fai una doppietta, cosa scegli?
No, scelgo il risultato della squadra, del gruppo, chi segna non ha importanza, l'importante è che arrivi il risultato. Quest'anno sto segnando poco, però lavoro tanto per la squadra, faccio un grosso sacrificio facendo l'esterno, con la costruzione dal basso garantisco anche nella parte difensiva, e poi quando posso mi propongo maggiormente in fase offensiva, creando occasioni per i compagni, quindi facendo assist.
Per l’accesso ai Playoff ci sono ancora quattro squadre in pochissimi punti, la classifica è corta, basta vincerne una e vi portate su, basta perderne una e vi ritrovate in basso.
Assolutamente, saranno delle ultime giornate veramente combattute dal punto di vista della prestazione.
Anche se giustamente come hai detto tu, poi alla fine la prestazione è fine a se stessa.
Sì, diciamo che la classifica è corta, ma devo essere sincero, è anche bugiarda, perché noi abbiamo affrontato compagini di tutto rispetto come il Decimoputzu e abbiamo perso 2-1 giocando alla pari, e squadre del calibro della Villamarese, del Sanluri, superiori sicuramente a noi come organico. Però la classifica è bugiarda, è vero, noi abbiamo pochi punti, navighiamo nelle zone basse della classifica, ma abbiamo comunque giocato sempre armi pari, nonostante le sconfitte siano bugiarde dal punto di vista dei gol, perché comunque sono molte volte gli episodi che ci condannano alla sconfitta.
Oggi abbiamo già detto che vi siete mangiati tantissimi gol, però un applauso al portiere del Senorbì, Salvatore Forma, lo dobbiamo fare, è stato veramente bravo!
Eh, sì, un applauso al portiere, un applauso agli avversari che sono comunque venuti a giocarsela, nonostante fossero in inferiorità numerica, sono molto sportivi, gli stringiamo veramente la mano, gli facciamo i complimenti, sono degli avversari correttissimi, è stata una bella partita, ci siamo divertiti.
Lo spirito è quello, il divertimento, il rispetto e la lealtà.
Poi a volte si vince, a volte si perde, l'importante è che sia un contorno, dovrebbe essere un contorno.
Assolutamente. Grazie Carlo per aver chiacchierato con noi, in bocca al lupo per il proseguimento della stagione, una buona serata a tutti.
Ciao, grazie, buonasera.
[da Guspini, Pietro Casu, Responsabile Comunicazione e Stampa di UISP Cagliari APS]
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