Sport: la vittoria dell'inclusione

Oltre gli Ostacoli: se lo sport a Cagliari diventa il linguaggio dell'inclusione

Il Golfo degli Angeli, le palestre di Sant’Elia e il lungomare del Poetto non sono solo icone paesaggistiche di Cagliari, ma veri e propri laboratori sociali a cielo aperto. Qui, il progetto SIC (Sport Inclusione Coesione) promosso dalla UISP sta scardinando i pregiudizi, dimostrando che l'attività motoria è il più potente strumento di integrazione per il tessuto sociale del territorio. Dalla navigazione a vela al tiro con l'arco, l'obiettivo è unico: trasformare la fragilità in forza collettiva.

L’integrazione "al contrario": il successo del tiro con l'arco e delle veleggiate

Una delle sfide più audaci del progetto SIC ha riguardato il tiro con l'arco, un esperimento nato quasi per scommessa e diventato una realtà consolidata. Ma l'inclusione, per la UISP Cagliari, non riguarda solo la disabilità, bensì l'abbraccio tra generazioni e contesti sociali differenti.

"Abbiamo iniziato con ragazzi da 28 a 85 anni nella palestra di Sant’Elia e abbiamo aggregato anche dei bambini da 9 a 11 anni che vengono da famiglie difficili," spiega Santino Gitto responsabile del progetto. "Li stiamo tenendo, nel limite del possibile, lontano dai pericoli del quartiere attraverso questa attività."

L'impatto straordinario del progetto SIC si è manifestato anche sul mare, con iniziative che hanno dell'incredibile:

"Abbiamo organizzato delle veleggiate dove c’erano 60 non vedenti che conducevano 60 barche nel Golfo di Cagliari. Erano loro che timonavano; è stata una giornata meravigliosa che si ricorderanno per tutta la vita."

L'approccio del progetto SIC è rivoluzionario perché parla di integrazione al contrario: non è più la società che "accoglie" il disabile, ma è la categoria dei non vedenti che apre le porte ai normodotati.

"Noi, categoria di non vedenti, integriamo persone normodotate. Per noi quella è una grande vittoria perché la persona non vedente non si deve sentire inferiore a nessuno."

Qigong: l’energia che unisce corpo e mente

Se il tiro con l'arco lavora sulla precisione e la vela sulla libertà, il Qigong — arte marziale millenaria cinese — lavora sulla forza interiore. All'interno del progetto SIC, questa disciplina viene utilizzata come ginnastica energetica terapeutica, con risultati sorprendenti per i partecipanti.

Sergio Sulis, istruttore del corso, sottolinea come la pratica agisca profondamente sullo stato di salute:

"Lavoriamo con l'energia interna attraverso posture, respirazione e immaginazione. Con loro facciamo posture statiche e lavoriamo con i suoni. Hanno tratto tutti dei grandi benefici e hanno una forza interiore pazzesca; ho visto dei miglioramenti notevoli."

Per Sulis, l'essenza del progetto SIC risiede nella concretezza dell'azione, lontano da sterili teorie:

"Quello che conta è il risultato: non è parlare, ma è fare, è provare in pratica senza avere pregiudizi o preconcetti. Provare se un’attività ci è congeniale e ci fa stare meglio. Vedere i loro miglioramenti è la cosa fondamentale, più bella per me e per loro."

Un futuro di coesione per il cagliaritano

Il progetto SIC non è solo una serie di corsi sportivi, ma una missione per ricucire il tessuto sociale del Sud Sardegna. Portare i bambini di Sant’Elia in palestra, far timonare un non vedente nel Golfo di Cagliari o insegnare la respirazione consapevole attraverso il Qigong significa costruire una comunità più resiliente e coesa.

In queste storie di sport e vita, l'inclusione non è un concetto astratto, ma un arco che scocca, una vela che si gonfia e un respiro profondo che ci ricorda che, insieme, nessun obiettivo è fuori portata.

Vuoi unirti a noi? Le porte di ASD Oltre gli Ostacoli e dei progetti UISP Cagliari APS sono sempre aperte. Lo sport è partecipazione, è salute, ma soprattutto è comunità. Ti aspettiamo in palestra per tirare con l'arco o per pratica il Qi Gong verso un futuro più inclusivo.

Scrivi a cagliari@uisp.it oppure vieni a trovarci nella nostra sede sociale di Viale Trieste n.69 a Cagliari.

[servizi realizzati a cura di Vanna Chessa, referente Comunicazione progetto SIC, UISP Cagliari APS]