Sport: l'equilibrio che unisce

Equilibrio e precisione: la nuova dimensione dello sport inclusivo a Cagliari

Il progetto SIC (Sport Inclusione Coesione) della UISP continua a tessere una trama di benessere e partecipazione nel Cagliaritano, dimostrando che la vera forza dello sport risiede nella sua capacità di riequilibrare mente e corpo. Attraverso discipline come il Qigong e il tiro con l'arco, il tessuto sociale locale scopre nuove forme di integrazione dove la disabilità visiva non è un limite, ma una diversa prospettiva da cui esplorare le proprie potenzialità.

Qigong: rigenerazione e stabilità emotiva

Presso la scuola Tuveri di Cagliari, il Qigong è diventato un punto di riferimento per chi cerca un movimento consapevole. Francesca Cadoni, che pratica questa disciplina da circa sei mesi, ne sottolinea l'impatto profondo sulla vita quotidiana.

"Mi dà una stabilità emotiva e una sicurezza interiore," spiega Francesca. "Cercavo qualcosa che mi permettesse un leggero movimento senza esagerare, data la mia disabilità visiva. Qui ho trovato la rilassatezza: quando esco ho svuotato la mente e mi sono rigenerata con la respirazione. Funziona benissimo, lo consiglio assolutamente a tutti."

Anche Andrea Ferrero conferma come il Qigong sia il cuore pulsante dell'integrazione promossa dal progetto SIC:

"Unire persone con disabilità e normodotate permette a questa energia di girare, portando ognuno a trovare il proprio equilibrio. Nelle lezioni di Sergio Sulis ho trovato esattamente questo. Venite a provare: scommetto che non smetterete mai."

Il mirino tattile: centrare l’obiettivo oltre la vista

Ma il progetto SIC non è solo meditazione e movimento lento. Una delle sfide più affascinanti è rappresentata dal tiro con l'arco, un'attività che sembra impossibile per un non vedente e che invece, grazie alla tecnologia e alla tecnica, diventa un'esperienza di pura precisione.

Andrea Ferrero racconta con ironia e orgoglio la sua esperienza sulla linea di tiro:

"È stata una bellissima esperienza. Come si pratica da non vedente? L’arco e le frecce sono strumenti molto tattili. Esiste un mirino tattile su cui si appoggia il dorso della mano: con l’esercizio e la tecnica degli istruttori si possono raggiungere ottimi risultati e centrare il bersaglio."

Nonostante gli impegni tra arte e pittura, Andrea sottolinea il valore di queste iniziative che riescono a "unire realtà diverse", creando un ambiente dove il limite fisico viene superato dalla concentrazione e dal supporto del gruppo.

L'energia della condivisione: il ruolo dell'accompagnatore nel Progetto SIC

Nel mosaico di storie che compongono il progetto SIC (Sport Inclusione Coesione) a Cagliari, c'è un tassello fondamentale: quello di chi accompagna. L'esperienza di Marco Falqui ci svela come la partecipazione a queste attività non sia solo un gesto di supporto verso gli altri, ma un percorso di arricchimento personale profondo, capace di abbattere la distinzione tra chi aiuta e chi viene aiutato.

Oltre l'accompagnamento: scoprire il benessere insieme

Marco è arrivato al corso di Qigong con un ruolo preciso, quello di accompagnatore di Andrea, ma ha finito per scoprire un beneficio che ha coinvolto lui stesso in prima persona. Questa è l'essenza della coesione promossa dalla UISP: un'energia che non fa distinzioni.

"Sono stato coinvolto in questa attività come accompagnatore di Andrea," racconta Marco Falqui, 50 anni. "All'inizio non sapevo bene cosa aspettarmi, invece poi ho visto che questa energia che pervade questa disciplina può dare veramente dei benefici. Senti veramente l'energia che c'è lì, è una cosa che fa molto bene e la consiglio a tutti."

Un legame che fortifica il tessuto sociale

La testimonianza di Marco sottolinea quanto sia potente il coinvolgimento della comunità cagliaritana nel progetto SIC. Non si tratta solo di "assistere", ma di condividere uno spazio e un tempo di benessere. In questo scambio reciproco, l'accompagnatore diventa parte attiva del processo terapeutico e sociale, trovando nel Chigong una fonte di rigenerazione fisica e mentale.

Promuovere l'integrazione nel Sud Sardegna significa proprio questo: creare ambienti dove ognuno, indipendentemente dal proprio punto di partenza, possa attingere a una forza collettiva che migliora la qualità della vita.

Un territorio che si incontra

Queste testimonianze confermano che il Sud Sardegna sta diventando un modello di coesione sportiva. Il progetto SIC non offre solo corsi, ma costruisce ponti tra passioni diverse — come l'arte, lo sport e la salute — permettendo a ogni cittadino di Cagliari e hinterland di sentirsi "centrato", sia sulla linea di tiro che nella vita quotidiana.

Vuoi unirti a noi? Le porte di ASD Oltre gli Ostacoli e dei progetti UISP Cagliari APS sono sempre aperte. Lo sport è partecipazione, è salute, ma soprattutto è comunità. Ti aspettiamo in palestra per tirare con l'arco o per pratica il Qi Gong verso un futuro più inclusivo.

Scrivi a cagliari@uisp.it oppure vieni a trovarci nella nostra sede sociale di Viale Trieste n.69 a Cagliari.

[servizi realizzati a cura di Vanna Chessa, referente Comunicazione progetto SIC, UISP Cagliari APS]