Il giorno 12 Dicembre, a Gattico (Novara) - presso l’agriturismo “L’Altana del Motto Rosso” -, si è svolta, con pieno successo, la prima manifestazione “La Prova dei 4 Arkàn”, specialità del secondo settore del Tiro Dinamico con l’Arco (un ambito strettamente sperimentale), in cui le Società affiliate propongono manifestazioni sportive di vario genere, attenendosi sempre, però, ai principi fondanti della disciplina.
La gara, organizzata dagli Arcieri dell’Airone di Milano congiuntamente agli Arcieri di ISHI di Gattico, si è svolta su un percorso di venti piazzole caratterizzate da tiri particolari e spettacolari; nello specifico, il circuito presentava bersagli destinati a stimolare e verificare le abilità degli arcieri nella Velocità, nella Potenza, nella Destrezza e – ovviamente – nella Precisione, doti equamente necessarie per colpire efficacemente ogni bersaglio.
Gli intenti di questo tipo di sperimentazione sono molteplici: il primo, e forse il più ambizioso, è quello di verificare la possibilità di “parificare” le prestazioni delle varie combinazioni tecniche (di stile e di strumento), ai fini di una unica classifica. Il secondo intento è quello di registrare la reazione di arcieri di fronte ad una filosofia di ingaggio con il bersaglio ...alternativa; è il bersaglio che detta le regole ed il maggior risultato lo ottiene l’arciere che meglio si adatta alle circostanze e al contesto, questo per via di una maggiore possibilità di scelta ed una minore dipendenza connessa a delle regole arbitrarie. L’adattamento necessario non è solo “tecnico”, ma anche fisico e, soprattutto, mentale. Il terzo Intento è quello di stimolare la creatività nel proporre un percorso, basato apparentemente sulla ludicità (in sicurezza), fortemente legato a contenuti educativi (arcieristicamente parlando), che permetta a tutti di individuare i propri punti deboli e quindi di correre ai ripari sotto la guida dei formatori. Il vero esperimento dei quadri di Formazione di questa disciplina è infatti proprio questo: studiare stimoli nuovi, sperimentare, osservare, elaborare nuove ricette per migliorare l’uomo che scaglia la freccia, indipendentemente dall’attrezzatura e dal tecnicismo strumentale.
La filosofia ispiratrice che sta alla base del Tiro dinamico è rappresentata dai quattro Arkàn, i quattro pilastri dell’arcieria islamica antica: la precisione, la potenza, la velocità e la destrezza. In altre parole, la summa delle qualità dell’arciere antico. Oggi, come si sa, l’unica qualità premiata nello sport del tiro con l’arco è la precisione, mentre l’enfatizzazione tecnologica imperante fa dimenticare che con questo attrezzo, antico ventimila anni, l’uomo ha potuto sopravvivere.
Da più di un anno il team del Tiro Dinamico effettua sperimentazioni per trovare una logica alternativa alle gare tradizionali...che coniughi spettacolo, divertimento, cultura e sano agonismo.
Questo primo esperimento di percorso “corale”, che ha coinvolto una novantina di partecipanti, ha dimostrato pienamente le potenzialità insite nel programma sopraesposto. Il successo è stato “totale”: i commenti degli arcieri esperti che si sono cimentati nei tiri e nelle ambientazioni, sono stati estremamente lusinghieri; è stato inoltre possibile raccogliere molti dati utili a tracciare un lavoro di analisi statistica che, dopo almeno una decina di manifestazioni di questo genere, potranno fornire utilissimi spunti per migliorare. Da sottolineare che quasi tutti i partecipanti provenivano però da esperienze mature; il vero obiettivo del Tiro Dinamico, disciplina neo-costituita in ambito di Arco UISP, è invece quello di raccogliere nuovi arcieri e di formarli da subito in funzione degli obiettivi fondanti, con una preparazione “olistica”: immaginatevi il successo che una disciplina così orientata potrebbe ottenere tra i giovani.
Siamo sicuri che, grazie alla libertà di fondo e alla spettacolarità della disciplina, i risultati parleranno presto da soli.