Con il termine "giochi popolari tradizionali" intendiamo tutti quei passatempi che negli anni e nei secoli scorsi si praticavano durante le sagre paesane o che si svolgevano solitamente all'aria aperta, sulle strade o nelle piazze durante i rari momenti liberi dagli impegni lavorativi.
Erano passatempi semplici e salutari che venivano praticati da grandi e piccini e rispecchiavano fedelmente la vita di allora. Erano basati sulla destrezza, sulla creatività, sulla fantasia, sull'abilità, sulla manualità, sulla velocità, sulla coordinazione, ma principalmente sulla forza fisica e quel che è più importante non escludevano nessuno.
Giochi e giocattoli venivano progettati e realizzati dagli stessi bambini, spesso con l'aiuto degli adulti; le stesse regole venivano discusse ed elaborate in gruppo e poi, rigidamente, rispettate. Quei giochi privilegiavano la socializzazione e lo stare insieme; favorivano l'interazione fra grandi e piccoli creando o rafforzando un solido legame generazionale.
Nella seconda domenica di giugno, a conclusione dell'anno scolastico, nel bellissimo centro storico di Cosenza si celebra un grande appuntamento incentrato sui giochi popolari tradizionali riservato a bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie di tutt'Italia: le Olimpiadi dei giochi tradizionali. La manifestazione intende valorizzare il gioco tradizionale come momento di socializzazione, strumento di creatività e recupero della memoria realizzato attraverso il coinvolgimento della famiglia, rendendo il bambino soggetto attivo e non più passivo come accade, purtroppo, con i giochi di ultima generazione.