Comitato Territoriale

Empoli Valdelsa

ALESSANDRO SCALI COMMENTA I FATTI DI MESTRE

Il presidente del comitato Uisp Empoli-Valdelsa Alessandro Scali interviene sui fatti di Mestre, dove l’arbitro donna di una partita di calcio giovanile è stata attaccata con insulti sessisti dagli spalti e da parte di alcuni ragazzi in campo.

Quanto accaduto è solo l'ultimo di una serie di episodi di stampo sessista o di intolleranza che ormai da tempo stanno purtroppo diventando abituali sui campi di gara, in particolare dei settori giovanili; è solo di qualche giorno precedente la notizia che a Milano, durante una partita di basket,  un tredicenne è stato fatto oggetto di epiteti irripetibili a stampo razzista, addirittura da parte dei genitori della squadra avversaria.

“Ancora una volta purtroppo assistiamo ad intollerabili episodi di sessismo nello sport”, è il commento di Scali. "Il mondo sportivo non vive su un altro pianeta ed è dunque specchio della società. Non possiamo meravigliarci che le tensioni che pervadono la nostra quotidianità non abbiano ripercussioni anche nel contesto sportivo. Sdoganare certi messaggi, certi linguaggi, depotenziarne l'impatto divisivo e svilente nei confronti dei destinatari, li rende socialmente accettabili.

La politica ha grosse responsabilità in tutto questo. Da quelle stanze dovrebbero venire esempi virtuosi, ma il clima infuocato degli ultimi mesi, certo non agevola. Anche il sistema sportivo ha le sue responsabilità; si limita ad intervenire a posteriori con sanzioni, anche pesanti, se previste dalle norme, ma questo non incide che minimamente sulla percezione della gravità dei comportamenti. C'è bisogno di interventi educativi, di un approccio diverso alla pratica sportiva dei minori e le loro famiglie, in modo che lo sport sia davvero un luogo di educazione e cultura.

Tutti gli attori devono essere coinvolti in questo percorso: le società sportive, gli organismi sportivi nazionali, la scuola, gli enti pubblici, anche a livello locale, attraverso sinergie che mettano al centro il giovane sportivo, non come un futuro campione, ma come un futuro cittadino di questo paese e del mondo.

Per fortuna stanno aumentando gli esempi virtuosi, il che sta a significare che il mondo dello sport reagisce e ha in se gli anticorpi per isolare tali germi di intolleranza. La UISP ormai da tempo è attiva anche con interventi formativi per dirigenti e tecnici, oltre che nella promozione di un'idea di sport diversa, più aperta e inclusiva.

I nostri governanti di domani si costruiscono oggi anche sui campi di calcio e nelle palestre delle periferie e c'è bisogno dell'aiuto di tutti, affinché un altro mondo sia possibile”.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 

 

Area Riservata 2.0 - Servizi Associazioni

Vantaggi per i soci Uisp

Eventi e Competizioni di interesse nazionale

Regolamenti Tecnici SdA

Piattaforma Assicurazione e Denunce sinistri

Uispress