UISP - Gorizia - Vivicittà: intervista a Sara Fantini

Vivicittà: intervista a Sara Fantini

intervista a Sara Fantini, organizzatrice di eventi che aiuterà la Uisp nella realizzazione di "Vivicittà 2017" a Gorizia.

1) Buongiorno Sig.rina, Fantini., rompiamo subito il ghiaccio. Come è entrata in contatto con la Uisp e cosa l’ha spinta ad entrare in questa grande famiglia?

Buongiorno. Sono stata contattata dal Presidente del Comitato territoriale di Gorizia, Mario Graziutti. Mi ha parlato di Vivicittà e della possibilità di collaborare all’organizzazione dell’evento. Mi hanno colpita l’entusiasmo e la passione che trasmettevano gli organizzatori nel parlare della manifestazione e, poiché sono aspetti per me fondamentali in qualsiasi attività io intraprenda, non è stato difficile convincermi!

2) Soffermiamoci allora su Vivicittà: cosa conosceva di questa manifestazione e quale può essere il suo contributo per l’evento che si terrà a Gorizia il 9 aprile?

Avevo sentito parlare di Vivicittà ma non la conoscevo direttamente. Mario, Lùcia e tutte le persone con cui sono entrata in contatto alla UISP sono stati molto disponibili nel raccontarmi dettagliatamente come si sono svolte le passate edizioni e nello spiegarmi il progetto per quest’anno.

Ho maturato una certa esperienza nell’organizzazione di eventi e, nello specifico di gare podistiche, e la metterò a disposizione per supportare il lavoro del comitato organizzatore.

3) Ormai sta iniziando a conoscere in prima persona l’attività della Uisp, quali sono le prime impressioni? E dove si può ancora migliorare?

Come accennavo prima, mi è piaciuto da subito lo spirito che ho trovato tra le persone con cui sono entrata in contatto: passione, entusiasmo e tanto impegno. Credo che lo sport sia prima di tutto un veicolo di valori e dalle iniziative che mi sono state illustrate, molto interessanti e varie, mi pare che l’attività della UISP sia svolta con questo principio. Ogni associazione in genere ha dei punti deboli o alcuni aspetti su cui si può migliorare… Per adesso non ho ancora scoperto quelli della UISP però!

4) Quali pensa possano essere i punti di forza di Vivicittà a Gorizia nel 2017?

Sono stata a fare un sopralluogo per rendermi conto meglio di come si svolgerà Vivicittà e la location mi è piaciuta molto. Inoltre il fatto che il percorso si snodi tra Italia e Slovenia mi pare un importante punto di forza. Forse per chi abita a Gorizia può sembrare “normale” ma è molto bella l’idea di partecipare a una manifestazione che si svolge a cavallo di due confini e per la realizzazione della quale c’è una collaborazione assidua tra associazioni italiane e slovene… Una bella opportunità per confrontarsi con realtà diverse e allargare i propri orizzonti!

5) Focalizziamo ora su di lei, ci parli brevemente della sua carriera: da dove è partita, di cosa si occupa ora e quali sono gli obiettivi futuri?

Mi sono laureata proprio a Gorizia in Relazioni Pubbliche e poi ho preso un Master in Organizzazione di Eventi. Ho fatto esperienze in molti ambiti: grandi eventi sportivi, eventi culturali, concerti, fiere, ecc. Lo sport è sempre stata una mia grande passione e perciò lavoro spesso in questo settore: ho fatto parte del comitato organizzatore dei mondiali di corsa su Strada nel 2007, partecipo all’organizzazione della Maratonina Internazionale Città di Udine da dieci anni e ho collaborato con il comitato di tappa locale del Giro d’Italia di Ciclismo, oltre ad essere istruttrice di minibasket dal 2000.

Ho una ditta individuale, la Sevent, con cui svolgo la mia attività e, oltre a organizzare eventi e fare consulenze nel campo, mi occupo anche di formazione per la gestione degli eventi e nell’ambito della comunicazione.

6) Lei è stata o è tuttora una sportiva? Quali benefici può dare lo sport, anche non agonistico, alle persone?

Ho praticato soprattutto sport di squadra e molte delle mie amicizie sono nate sul campo. Lo sport inoltre insegna valori che io ritengo fondamentali: il rispetto delle persone, delle regole, degli impegni presi. Ci mette continuamente davanti ai nostri limiti e ci costringe a provare a superarli e questo mi è stato molto utile anche per poter poi affrontare le varie sfide che mi si sono presentate. E penso siano proprio queste le motivazioni che mi hanno spinta a diventare un’istruttrice: spero di trasmettere questi valori e questa passione per lo sport ai bambini che alleno… perché credo che fare sport ci arricchisca la vita!

Daniele Tomat

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pubblicato il: 21/02/2017 | visualizzato 1136 volte

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