Nazionale

Manco sull'Unità chiede un nuovo Regolamento per gli Eps

"Sport di cittadinanza e richiesta di pulizia": basta ambiguità su alcuni Enti di promozione, dice il presidente nazionale Uisp

“Trasparenza, pulizia e rendi contabilità”: lo chiede oggi sull’Unità (pag. 16) Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, in un articolo dal titolo “Sport di cittadinanza e richiesta di pulizia”. Il riferimento è alla necessità di cambiare il “regolamento per l’assegnazione dei fondi per la promozione sportiva italiana”. Perché? “Sono passati quarant’anni dal riconoscimento dei primi Enti di promozione sportiva da parte del Coni – prosegue Manco – Oggi sono diventati quindici. Alcuni svolgono una insostituibile funzione pubblica, meritoria e conclamata, altri no”.

Lo sport sociale e per tutti è diventato “un bene pubblico” troppo importante per tollerare scorciatoie da parte di chi lo promuove (o lo dovrebbe promuovere). Lo sport sociale tocca la “salute, i diritti, l’educazione, il modo di stare insieme di milioni di cittadini, di ogni età”.

Per questo – prosegue Manco sull’Unità – l’Uisp chiede un “cambiamento, chiede criteri di pubblicità e di riscontro della consistenza e dei dati forniti da ogni singolo Ente di promozione sportiva”. Basta con gli Eps che gonfiano i dati del tesseramento o che affiliano intere organizzazioni e automaticamente ne annettono gli iscritti. “Questa pratica crea consorzi organizzativi, non associativi. Sport, partecipazione, valenza associativa: questa è la regola, senza scorciatoie”. Occorre ripartire da qui e sostenere il vero associazionismo di promozione sportiva, “scuola di partecipazione e di democrazia: una testa, un voto”. Questo è il patrimonio dell’associazionismo sportivo italiano. “Le poche risorse a disposizione vanno utilizzate bene: questo è l’appello dell’Uisp, questo è ciò che abbiamo chiesto al ministro Delrio: lo sport di cittadinanza come pilastro per rafforzare la coesione sociale, per rilanciare una nuova stagione dei diritti”. A patto, conclude Manco, di affermare un metodo nuovo per il riconoscimento dell’effettiva consistenza degli Eps: “pulizia, etica e trasparenza, senza ambiguità”.

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