Nazionale

Terremoto centro Italia: gli interventi dell'Uisp

Ad un mese dall'evento che ha sconvolto il centro Italia l'Uisp mette a sistema gli interventi a sostegno delle zone colpite
 
Accompagnare le comunità colpite a riacquistare porzioni di normalità nella vita quotidiana attraverso attività ludico-motorie e mettersi a disposizione delle amministrazioni per intervenire nella ricostruzione, con particolare riferimento alle strutture sportive. Ad un mese dal terremoto e dopo gli immediati interventi dei volontari Uisp (come i motociclisti di Perugia e di altre zone italiane), l’Uisp ha dedicato una sessione della Direzione nazionale svolta a Roma lo scorso lunedì 26 settembre per coordinare gli interventi.

“Sino ad oggi l’Uisp e i suoi volontari e dirigenti si sono messi a disposizione della Protezione civile per interventi di emergenza – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – i nostri Comitati regionali di Lazio, Umbria e Marche sono stati il collettore di un moto spontaneo di solidarietà che è arrivato dal resto dell’associazione in tutta Italia, con iniziative spontanee e generose di raccolte fondi”.

“Ora dobbiamo cominciare a pensare al futuro delle popolazioni colpite per interventi più strutturali e coordinati a livello nazionale. Individueremo al più presto la destinazione dei fondi cercando di caratterizzarne la finalizzazione a strutture sportive e sociali. Lo faremo in accordo con le nostre società sportive del territorio e con i nostri partner nazionali in ambito terzo settore, puntando anche ad organizzare iniziative e attività sportive nelle zone delle tre regioni colpite. Per questo apriremo a breve un conto corrente nazionale sul quale far confluire le varie raccolte fondi territoriali e regionali della quale l’Uisp si è fatta promotrice, e concorderemo con le amministrazioni locali dei centri più colpiti il tipo di intervento al quale concorrere. A tal fine attingeremo risorse anche dal fondo nazionale di solidarietà che ogni anno l’Uisp destina ad interventi imprevisti dovuti a calamità naturali”. (I.M.)