Jakub Jankto, calciatore ceco 27enne che ha militato anche nella Serie A italiana, con un breve video messaggio pubblicato nei giorni scorsi ha dichiarato di essere omosessuale e di non volersi più nascondere, vivendo “Senza paure. Senza pregiudizio. Senza violenza”, e augurandosi che il suo esempio possa essere utile per altri giocatori professionisti.
Se “uscire allo scoperto” può sembrare - a chi non conosce discriminazione sulla propria pelle - una banalità, un fatto concernente solo la vita personale e non professionale di atleti e atlete, si cade in un grosso errore: la storia dello sport insegna che il gesto di Jankto è di una dirompenza inaudita. Jakub è infatti l’unico calciatore in attività nelle massime serie europee maschili ad aver fatto coming out. L’ultimo caso analogo è risalente al 1990, con la tragica storia di Justin Fashanu che si è poi tolto la vita dopo 8 anni di abusi e violenze subìti a causa di una realtà ostile, a dimostrazione di quanto omosessualità/bisessualità maschile siano un enorme tabù nello Sport. Il sessismo imperante in un ambiente a trazione machista come quello calcistico osteggia la presenza dell’omo/bisessualità maschile in quanto a queste soggettività vengono attribuite caratteristiche “femminilizzanti” che le rendono inidonee alla competizione.
Fare coming out nel mondo sportivo professionistico significa ancora oggi contrastare quegli stereotipi e pregiudizi che vedono nella competizione fisica/sportiva la quintessenza di una maschilità dura e pura, rapace, appannaggio esclusivo dell’uomo forte, dell’uomo eterosessuale.
Lo Sport però sta cambiando, sta imparando a riconoscere i meccanismi escludenti che lo caratterizzano, e l’appoggio ricevuto dal calciatore ceco da parte di ex compagni, dirigenti e istituzioni ne è un esempio lampante.
Come Uisp riteniamo importantissimo il messaggio di Jankto, e siamo convinti che si rivelerà un contributo essenziale per fare breccia all’interno di un muro apparentemente impenetrabile.
Il nostro impegno associativo resta ed è quello di contribuire a creare un ambiente sportivo che sia sempre più attento e accogliente, che sia motore di cambiamento culturale e sociale: un’idea di sport che sia per tutt*.
Uisp Emilia-Romagna
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