Comitato Regionale

Friuli Venezia Giulia

MARIJAM 2011

PRESENTAZIONE PROGETTO:

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A febbraio del 2011 partirà un nuovo progetto che vedrà coinvolto il centro operativo regionale di Peace Games FVG. Questa volta ci spostiamo in Palestina, e precisamente nel campo profughi palestinese di Shu’fat, situato a Gerusalemme Est, luogo in cui Peace Games è presente fin dal 2005 con progetti socio-educativi di sostegno a bambini, ragazzi e donne. Il progetto, intitolato “MARIJAM”, ha ottenuto il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed ha come obiettivo la promozione della condizione femminile nel Campo

ATTIVITA' PRINCIPALI

1) Laboratorio di ricamo tradizionale palestinese: le donne confezioneranno gli oggetti tipici del ricamo palestinese (borselli, astucci, segnalibri, sottobicchieri), che poi verranno offerti sul mercato informale in loco e in Italia.

2) Corso di Lingua ebraica, che permetterà alle partecipanti di esercitare autonomamente i propri diritti di fronte alle autorità israeliane, sia militari (check point, polizia stradale) sia civili (centri sanitari, uffici amministrativi).

3) Corso di Ginnastica e igiene della persona, che migliorerà la forma fisica e l’estetica rafforzando l’autostima delle donne, e favorirà la conoscenza e la cura del corpo con la possibilità di socializzare in un ambiente protetto.

4) Organizzazione di 2 eventi culturali, che coinvolgeranno le adolescenti di centri giovanili del Campo di Shu’fat e di Gerusalemme Est. Gli eventi saranno occasione di socializzazione tra ragazze di ambienti diversi e di valorizzazione del mondo femminile nelle comunità di riferimento.

Verranno poi organizzate delle iniziative in FVG di sensibilizzazione e di sostegno al progetto, con la partecipazione anche di un’operatrice palestinese, che porterà una testimonianza diretta della realtà del Campo di Shu’fat, del ruolo che vi svolgono le donne e dell’andamento del progetto.

In FVG il progetto vede la collaborazione con alcuni partner: la Casa Internazionale delle Donne e la Bottega del Mondo Brez Meja.

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Contemporaneamente, le Ludoteche e i Ludobus bosniaci di Sarajevo, Mostar, Banja Luka, Srebrenica, Zenica e Zavidovici, che col progetto “Giochi in rete” del 2009 avevamo attivato e sostenuto, continuano a funzionare ormai autonomamente e coinvolgono centinaia di bambini. Il compito di Peace Games è ora quello di aiutare le associazioni locali a creare davvero una rete tra loco, con scambio di informazioni e di esperienze e realizzazione di eventi comuni.

 

OTTOBRE 2011

HANEM, DIRETTRICE DEL CENTRO ZUHUR A GERUSALEMME, IN VISITA IN FVG:

 
Dal 17 al 22 ottobre 2011 la Direttrice del Centro Zuhur (nostro partner a Gerusalemme est), Hanem Mohammed Abdallah, è stata presente in Friuli Venezia Giulia per incontrare adulti e ragazzi e portare testimonianza della realtà in cui vive e delle azioni che si stanno realizzando grazie all’intervento di Peace Games nel Campo Profughi di Shu’fat.
 
Il 18 ottobre presso la Casa Internazionale delle Donne di Trieste si è svolta una conferenza stampa per presentare l’incontro “La Palestina dal punto di vista delle donne” che si sarebbe svolto il giorno successivo nello stesso luogo. Alla conferenza stampa, oltre all’ospite palestinese, sono intervenuti Daniele Borghi, Presidente di Peace Games, Elena Debetto, presidente dell’Uisp Trieste, e Zanette Chiarotto in rappresentanza della Casa delle Donne.
Il 19 ottobre all’incontro “La Palestina dal punto di vista delle donne”, davanti a una platea di circa quaranta persone, si sono susseguiti gli interventi della Presidente della Casa delle Donne, Tea Giorgi, di Elena Debetto e infine la testimonianza di Hanem Mohammed Abdallah, che attraverso immagini e parole ha raccontato ai presenti la realtà del Campo Profughi e in particolare la situazione femminile. Il dibattito è stato molto partecipato, con diverse domande da parte dei presenti, che hanno stimolato un confronto a 360 gradi.
Sempre a Trieste la Direttrice del Centro ha avuto modo di incontrare i partner della Bottega del Mondo Brez Meja per definire le modalità di distribuzione dei prodotti artigianali; ha visitato un consultorio nel quartiere di San Giacomo, parlando con la responsabile per confrontare metodologie di intervento e problematiche incontrate; ha svolto un incontro con un gruppo di mediatori culturali per raccontare loro la propria esperienza ed individuare eventuali sinergie di lavoro.
Una giornata è stata dedicata alla conoscenza delle attività della Uisp Trieste: riunione con gli operatori e visita dell’attività “Primi passi”; la Direttrice ha avuto anche modo di visionare le attività di ginnastica della Società Ginnastica Triestina in vista di future collaborazioni.
 
Il 20 ottobre Hanem Mohammed Abdallah ha incontrato i ragazzi dell’Istituto Pedagogico Uccellis di Udine. All’evento hanno partecipato due classi (una terza e una quarta superiore) per un totale di circa trenta studenti, con i quali si è parlato del progetto di Peace Games e più in generale del contesto del Campo Profughi di Shu’fat. Stessi argomenti sono stati trattati il giorno successivo (21 ottobre) nell’Auditorium del Liceo Scientifico Marinelli di Udine, di fronte a circa 250 studenti tra il primo e il quinto anno di scuola superiore.
Il pomeriggio del 20 ottobre è stato dedicato alla conoscenza delle attività del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia della Uisp, attraverso il racconto di dirigenti e operatori e attraverso la partecipazione ad un’attività di ginnastica dedicata alle donne.
 

INCONTRO PRESSO LA CASA DELLA DONNA A TRIESTE (19 ottobre 2011) 

Tante persone e molte domande, non sempre prevedibili, durante l’incontro tra Hanum, la direttrice del centro educativo al Zuhur, nel campo profughi di Shu’fat e il pubblico della Casa Internazionale delle donne di Trieste.

L’incontro si è svolto mercoledì 19 ottobre nell’ambito del progetto Marijam, portato avanti da Peace Games, l’ong dell’Uisp, dedicato alla promozione della donna all’interno del campo profughi di Shu’fat. Hanum, come detto, è la direttrice di un centro educativo polivalente, la cui attività copre sia i bambini più piccoli, dai tre ai sei anni, sia i preadolescenti, sia le donne del campo profughi.

L’incontro alla Casa Internazionale delle Donne si è focalizzato sulle condizioni del campo e su quelle popolazione, con racconti e testimonianze di cosa può accadere quando – come il campo di Shu’fat . – ci si trovi a vivere in una sorta di “terra di nessuno”, né sotto gli israeliani né sotto l’Autorità Nazionale Palestinese.

Insieme ad Hanum hanno partecipato all’incontro Elena Debetto, presidente dell’Uisp Trieste, Tea Giorgi, presidente della cCsa internazionale delle Donne.

“Vorrei che un giorno i bambini che abbiamo nel centro, diventassero padroni di sé stessi, liberi di fare le proprie scelte”, dice Hanum in chiusura

Hanem Mohammed Abdallah, a direttrice palestinese del Centro Zuhur (partner a Gerusalemme del progetto di Peace Games, di cui Giulia Stacul, dell'Uisp Trieste è la responsabile) sarà a Trieste e incontrerà la cittadinanza, portando una testimonianza diretta della realtà del Campo profughi di Shu'fat, del ruolo che vi svolgono le donne e delle attività che vi si stanno intraprendendo grazie a questo progetto che stiamo portando avanti (con il contributo della Regione e della Provincia e con la collaborazione dell'Uisp, della Casa delle Donne e della Bottega del Mondo).

FEBBRAIO 2012 

AGGIORNAMENTO DA GERUSALEMME

capoeira ricamo

La nostra referente di Peace Games FVG è da poco ritornata da una missione di monitoraggio a Gerusalemme, in visita (assieme alle due responsabili dell’Ufficio Progetti di Peace Games di Roma) ai progetti che l’ONG sta portando avanti nel Campo profughi di Shu’fat e nella zona est di Gerusalemme.

Le numerose riunioni coi vari partner locali hanno sottolineato il buon lavoro che si sta facendo; sono inoltre state poste le basi per ulteriori collaborazioni con altre associazioni palestinesi, ONG italiane presenti sul posto nonché con un’associazione sportiva che utilizza la disciplina della capoeira per creare nuove opportunità di gioco e movimento per i bambini costretti a vivere nei campi profughi in condizioni molto disagiate.

A Shu’fat, dentro il Campo profughi, le visite si sono concentrate soprattutto sul Centro Zuhur, ovvero il Centro educativo polivalente che Peace Games sostiene fin dal 2005. Le nostre referenti hanno potuto assistere alle lezioni di fitness, in cui le donne, in uno spazio tutto loro, si tolgono veli e cappotti e si lasciano andare al ritmo della musica (ma senza farsi fotografare); e al laboratorio di ricamo tradizionale, dove altre donne del Campo, la maggior parte con gravi problemi personali e familiari sulle spalle, hanno imparato o perfezionato l’arte del ricamo e ora si dedicano al confezionamento di piccoli prodotti da rivendere poi sul mercato italiano (un primo evento promozionale verrà organizzato a fine mese a Trieste, alla Bottega del Mondo). Entrambi i corsi di cui abbiamo parlato qui sopra fanno parte del progetto “Marjiam”, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che si sta avviando alla sua conclusione.

Alcune ore della missione sono poi state dedicate all’analisi del lavoro che il Centro Zuhur fa con i bambini dell’asilo e con ragazzini e ragazzine in orario extrascolastico, nonché alla visita degli altri asili presenti nel Campo profughi. Questo in vista della prossima missione che la nostra referente dovrà svolgere, ad aprile, nell’ambito del progetto “Rawda”, appena partito e finanziato anch’esso dalla Regione FVG, che ha come destinatari, appunto, i bambini degli asili e le loro maestre.

giochi

Uno degli ultimi giorni della missione ha infine coinciso con la data di un evento culturale organizzato dallo Youth Development Department (uno dei partner locali di Peace Games), a cui hanno partecipato ragazzi e ragazze di numerosi Centri culturali ed educativi di Gerusalemme. Sul palco del Palestinian National Theatre si sono esibiti vari gruppi in danze locali (la dabkha), rappresentazioni teatrali, canti, spettacoli di percussioni, salti acrobatici e capoeiristici, davanti a un pubblico entusiasta.

cartellone musica

balli

MARZO 2012

INAUGURAZIONE MOSTRA E VENDITA DEI PRODOTTI ARTIGIANALI PALESTINESI

invito marijam

Piccoli oggetti ricamati dalle donne palestinesi del Campo profughi di Shu’fat, a Gerusalemme est, appariranno sul mercato italiano a partire da sabato 24 marzo.

In questa giornata, alle ore 18, presso la Bottega del Mondo (via Torrebianca 29/B – Trieste) l’associazione Peace Games Uisp presenterà infatti il suo progetto “Marijam – Promozione della condizione femminile nel Campo profughi palestinesi di Shu’fat”.
Grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Peace Games Uisp è riuscita a realizzare nel Campo alcune iniziative dedicate alle donne, fascia vulnerabile di una popolazione che vive già di per sé in condizioni disagiate. Presso il Centro educativo polivalente Al Zuhur, situato nella zona più degradata e sostenuto da Peace Games Uisp fin dal 2005, sono stati avviati un corso di lingua ebraica (per aumentare l’autonomia delle donne di fronte alla autorità israeliane sia civili che militari), un corso di fitness (unica occasione per le ragazze di fare sport all’interno del Campo) e un laboratorio di ricamo (per consentire alle donne di produrre un piccolo reddito e migliorare così la loro posizione all’interno della famiglia e della società).
Al termine di un corso di formazione, le donne palestinesi hanno cominciato a produrre piccoli oggetti ricamati (magliette, segnalibri, portachiavi, sottobicchieri), da offrire al mercato locale ed italiano, che arriveranno a Trieste il 24 marzo e saranno esposti e messi in vendita presso la Bottega del Mondo, partner di Peace Games Uisp in questo progetto, assieme alla Casa Internazionale delle Donne di Trieste.
Per l’occasione le associazioni offriranno al pubblico presente un the e dei dolcetti palestinesi, oltre a fornire informazioni, attraverso parole e immagini, sul progetto e sul lavoro da loro svolto nel Campo profughi.
L’iniziativa segue l’evento che ha avuto luogo lo scorso ottobre presso la Casa Internazionale delle Donne, quando la direttrice palestinese del Centro Al Zuhur (Hanem Mohammed Abdallah) è venuta in Italia a dare testimonianza diretta della difficile situazione delle donne nel Campo e dell’aiuto che stanno ricevendo da Peace Games Uisp.

 

 

 

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