ASD Intrecciante rappresenta un esempio di quella cultura sportiva il cui valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico è finalmente riconosciuto anche dall’art.33 della Costituzione italiana, cultura che può contribuire a promuovere una società sempre più inclusiva e sostenibile. Un modo di vivere lo sport che merita lo stesso valore, la stessa visibilità, gli stessi sostegni dello sport di vertice, quello che seleziona ed esclude chi non performa.
Questa ASD è un esempio pratico di ciò che significa sport sociale e di cittadinanza, quello slegato da ogni aspetto competitivo, quello dell’attività motoria per tutti, del gioco, della socializzazione, senza differenze.
In un momento di crescita esponenziale dei giovani coinvolti, di aumento della complessità/vulnerabilità dei vissuti individuali, di ritardi e tagli al sistema di accoglienza, Intrecciante ha bisogno di trovare stabilità e strategie per consolidare il bagaglio di esperienze, competenze e relazioni accumulato. Questo progetto mira a consolidare questa giovane realtà in crescita continua, rispondere ai nuovi bisogni emergenti e a incentivare momenti di crescita individuale e collettiva.
Più in generale, a volte lo sport può essere veicolo di messaggi importanti e promotore di occasioni di crescita a 360°. Accompagnati da esperti si può dare vita a percorsi e momenti di sensibilizzazione, confronto, gioco, stimolazione creativa, scoperta di sé. Attività utili a creare ambienti sportivi sani, positivi, inclusivi, che valorizzino le risorse dei singoli e rafforzino i legami di gruppo. Azioni ancora più importanti se nelle attività sono coinvolte persone vulnerabili o che vivono momenti faticosi e complessi.
Grazie al progetto NEXT GEN INTRECCIANTE, finanziato dal Bando Intrecci Possibili (2023) di Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale, tutto questo sarà possibile, supportati dagli psicologi dello sport Alessandro Todeschi e Beatrice Agostini, da 46° Parallelo (Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo), da Spazio Piera - spazio d'arte indipendente.
Il progetto coinvolge, a vari livelli, circa 100 giovani dai 17 ai 35 anni, ragazzi e ragazze di una quindicina di nazionalità differenti. Fra loro: studenti universitari, educatori e operatori del sociale, giovani di seconda o terza generazione, rifugiati, giovani richiedenti protezione int.le, calciatori locali.
Per info: s.endrizzi@uisp.it