Comitato Regionale

Basilicata

Lettera Aperta ai Candidati Sindaco della Città di Matera

La Uisp di Basilicata, in vista delle elezioni comunali materane del 20 e 21 settembre, crede che sia giunto il momento di alzare il livello del confronto politico cittadino sul tema dello sport, motivo per cui, ha indirizzato questa lettera ai 6 candidati sindaco per la città di Matera.

Cari Candidati,

vorrei condividere con voi alcune riflessioni sul tema dello sport: suggestioni che fanno seguito a momenti pubblici già organizzati sulla tematica specifica e alla lettura dei Vostri programmi politici per la città di Matera.
Parto da una premessa che mi sembra sia stata condivisa da tutti voi: lo Sport necessita di una PROGRAMMAZIONE matura e seria, non può essere considerato sempre come una situazione da affrontare in emergenza. Il confronto va sviluppato sui temi della dimensione culturale dello Sport e della consapevolezza del ruolo che deve avere nelle politiche pubbliche (pur non essendo lo Sport una politica pubblica).
L'intersettorialita dello Sport e la sua stretta relazione con le Politiche della salute, educative, giovanili, sociali, culturali, ambientali, turistiche, del lavoro, dello sviluppo, del territorio, impongono che lo Sport sia al centro delle Vostre Agende Politiche.
Ma una riflessione seria e matura, aggiungo, pressuppone preliminarmente anche un'assunzione di responsabilità da parte del mondo dello Sport cittadino. I dirigenti sportivi indubbiamente non possono pensare che solo i decisori politici siano stati gli artefici della situazione attuale: è necessario che insieme siano affrontati temi e contenuti per costruire un dialogo proficuo e strutturare alleanze durature con l’Amministrazione. Pertanto l’auspicio di Tavoli e Consulte cittadini, più volte emerso dalle discussioni già da voi tutti portate avanti, trova la mia più completa condivisione, nella consapevolezza che attraverso la co-programmazione e la coprogettazione, possono essere intrapresi percorsi virtuosi per la nostra comunità.
"Capovolgere il futuro": è lo slogan che l’UISP ha lanciato per la nuova stagione sportiva, al tempo stesso un programma e un auspicio. Con un trasferimento delle questioni su base locale, provo a sollecitare le stesse riflessioni (quale auspicio e quale programma) per la città di Matera, alla vigilia delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Può essere un'occasione per affermare una nuova cultura dello sport e il suo valore sociale per l’intera comunità?

È giunto il momento di alzare il livello del confronto politico cittadino sul tema dello sport: non è più il tempo degli indugi, ma c’è bisogno di cambiare passo e avere coraggio!

1. Lo sport come diritto e non privilegio: lo sport è un’occasione imperdibile di crescita globale, di educazione e di coesione sociale. Tutti dovrebbero avere la possibilità di praticarlo ed avere pari opportunità di accesso. È un grande obiettivo di EQUITÀ, a maggior ragione in una situazione che vede questo diritto messo a rischio dall’aumento delle disuguaglianze in termini di salute, di accesso ai servizi e alle opportunità. L’orizzonte è la promozione della salute e l’inclusione attraverso lo sport per tutti e per tutte le età, nelle politiche per l’infanzia, l’adolescenza, gli adulti, nell’area del disagio mentale, per un invecchiamento attivo, a favore dei cittadini e delle cittadine che incontriamo ogni giorno e soprattutto di quelli che non hanno ancora avuto opportunità di coinvolgimento. Né dobbiamo dimenticare un altro problema sociale a cui la pratica sportiva può offrire risposte: è il problema della frammentazione della nostra società, che produce mancanza di relazioni, isolamento, distacco dal contesto sociale. La prossima Amministrazione dovrà dare risposte immediate per garantire accesso diffuso allo sport per tutte e tutti (di base), prevedendo aiuti diretti attraverso VOUCHER/BUONI per lo sport, che siano complementari a quelli già trasferiti al Comune di Matera come previsto dalla Legge Regionale per lo Sport (LEGGE CHE NECESSITA DI UN’URGENTISSIMA MODIFICA. PER QUELLO CHE RIGUARDA IL RICONOSCIMENTO DELLA PROMOZIONE SPORTIVA, ESCLUSA DI FATTO DA QUALSIASI SOSTEGNO)! La promozione dell’attività sportiva ed il conseguente obiettivo di incrementare il numero di cittadine e cittadini in movimento, dovranno essere priorità dell’Amministrazione Comunale, da  perseguire anche attraverso aiuti indiretti. Si devono infatti portare avanti, con decisione, Politiche di riqualificazione della Città per la Promozione della Salute, promuovendo e sostenendo l’uso della bicicletta e il camminare (l’Uisp dal corrente anno scolastico curerà il progetto Pedibus per alunni e alunne delle scuole primarie della città) per la gestione di una nuova mobilità. Attività sportive strutturate e destrutturate per la riqualificazione degli spazi pubblici: campi polivalenti di quartiere, bike lanes e piste ciclabili, aree verdi attrezzate, parchi urbani, piazze e strade. Il piano di efficacia sui temi degli stili di vita e la salute è quello delle azioni sociali che poggiano sui diritti dell’individuo, sulle sue motivazioni, le sue libere scelte, e che possono indurre cambiamenti che si traducono in comportamenti durevoli nel tempo. È necessario portare l’attività motoria all’interno del perimetro dei diritti di cittadinanza, in cui una vita attiva e sana possa diventare un traguardo raggiungibile da tutte le persone, nel quadro di politiche pubbliche e di spazi urbani ripensati a questo scopo. Alla luce della situazione post COVID 19, la diffusione dell’attività sportiva di base passa soprattutto attraverso lo sviluppo dell’impiantistica sportiva (leggera) di prossimità, su cui gli Enti locali devono operare in una logica di sistema con l’associazionismo sportivo (Patti di collaborazione) per la risocializzazione degli spazi pubblici intesi come BENI COMUNI. Lo sport quale elemento facilitatore della partecipazione attiva di cittadine e cittadini nella cura e gestione condivisa di BENI COMUNI; campi di quartiere, aree verdi attrezzate, parchi gioco, etc.

2. Legalità: ripristinare una condizione di legalità vuol dire prioritariamente assegnazione degli impianti sportivi comunali attraverso la procedura del bando pubblico (DAL 2006 ASSEGNATI CON MANIFESTAZIONE D’INTERESSE E SUCCESSIVE PROROGHE FINO al 2020)! C’è urgenza di mettere in campo Politiche di riqualificazione e di gestione sostenibile degli impianti sportivi, entro i canoni del risparmio energetico e della eco-efficienza, attraverso modelli condivisi tra Pubblico e Privato Sociale.
Significa anche rendere attuali dei regolamenti di utilizzo, datati 1995 (anacronistici se consideriamo che in 25 anni è cambiato radicalmente il mondo, non solo lo sport!) che garantiscano, accanto alle attività di tipo competitivo, anche la presenza dello sport delle reti sociali e di terzo settore, che si concretizza in progetti sul terreno della povertà educativa rivolti soprattutto ai minori, dei programmi di inclusione delle persone con disabilità, del contrasto al razzismo e alle varie forme di discriminazione, ma anche i gruppi informali di adulti e anziani. Garantire pari opportunità di accesso alle donne (in ogni fascia d’età e anche i gruppi informali) per promuovere lo sviluppo delle attività sportive femminili. La storia sportiva di questa città deve tanto alle donne: la PVF che ha dominato in Europa e in Italia per un decennio e l’Hockey, in tempi più recenti, con la conquista di titoli nazionali. A tal proposito mi auguro che la Giunta Comunale che andrete a comporre, abbia una degna rappresentanza di donne, atteso che tra i candidati alla carica di Sindaco non c’è alcuna presenza femminile.

3. Adottare Politiche di riqualificazione degli impianti sportivi scolastici e regolamentazione dell’utilizzo degli stessi, che garantiscano la più ampia presenza dello sport di base, reti sociali e terzo settore, nell’ambito di un’educazione concepita come percorso che accompagna il cittadino attraverso tutto l’arco della sua vita, dall’infanzia all’età adulta (anziana). C’è uno sport, terza agenzia educativa in Italia, che si prende cura dei giovani, uno sport non autoreferenziale, che non si pone l’obiettivo di “tirar fuori” il campione, ma di offrire ai giovani contesti di crescita positiva, spazi di libertà: libertà di divertirsi, di esprimersi, di migliorarsi, di confrontarsi; che promuove una cultura del rispetto, della convivenza civile, della condivisione, che incoraggia il protagonismo giovanile, che con i parametri di valutazione utilizzati sinora per l’assegnazione delle palestre scolastiche, non ha trovato mai possibilità di accesso, a cui è necessario garantire spazi (pubblici) di espressione. Nuovi contesti di opportunità dove, attraverso alleanze e una costante riflessione comune, i soggetti coinvolti, quali scuola, famiglie, associazioni e naturalmente i minori, potranno promuovere didattica innovativa anche attraverso la leva delle attività sportive di base. Il quadro di riferimento è proprio il recupero dell’idea della Comunità educante, nel nuovo contesto sociale dei Patti Educativi di Comunità, un ruolo di educazione alla democrazia e al volontariato. Rispetto delle regole, rispetto dell’altro, assunzione di responsabilità e di impegno, rispetto della legalità, senso della collettività come primo passo per l’affermarsi della solidarietà, dei principi del volontariato e della cittadinanza attiva: sono tutti valori il cui apprendimento è connaturato ad un’esperienza di vita condotta in un’associazione sportiva di base.

4. Promuovere Politiche del lavoro in ambito sportivo. I recenti dati Istat dicono che è in aumento il numero degli occupati nel mondo dello sport, all’interno del più ampio comparto del Terzo Settore.
Sono dati che confermano il valore dello sport di base, sia in termini sociali che occupazionali. Auspico che la prossima Amministrazione comunale favorisca politiche attive del lavoro per le giovani generazioni, creando opportunità tra domanda di lavoro e offerta del mondo sportivo (utilizzando anche i PCTO Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento, già alternanza scuola lavoro, e convenzioni con Università e Istituti d’Istruzione Superiore).

5. Favorire Politiche di educazione alla corretta fruizione del territorio e dell’ambiente, dalle aree verdi urbane al turismo sportivo. La promozione di comportamenti consapevoli e responsabili verso l’ambiente, attraverso l’organizzazione di manifestazioni sportive ed iniziative che misurino la loro sostenibilità, promosse in sinergia con enti ed associazioni con cui attivare progetti e azioni di salvaguardia, che si sostanziano anche in occasione di promozione e sviluppo dei territori, in particolar modo di quelli meno conosciuti e logisticamente accessibili con maggiore difficoltà. Per il presente e per il futuro anche per lo sport è giunta l’ora del cambiamento: urge e diventa quanto mai attuale la trasformazione, per contribuire alla riduzione degli impatti ambientali e alla responsabilizzazione dei cittadini sui processi di cambiamento verso una società ecologicamente rinnovata.

Concludo auspicando un confronto leale tra i Candidati, che metta finalmente al centro i programmi politici per la città e la loro coerenza con i bisogni della comunità! Lo sport è tra questi e merita tutto il rispetto e l’attenzione della futura Amministrazione!

IN BOCCA AL LUPO!

Michele L. Di Gioia, 
Presidente Regionale UISP Basilicata Aps
Responsabile Nazionale Politiche Educative UISP Aps

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