Uisp Basilicata evidenzia l'importanza della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace

La Giornata è stata indetta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 23 agosto 2013 e viene celebrata ogni anno in tutto il mondo, in memoria della data di inizio dei primi Giochi Olimpici dell’era moderna del 1896 tenutisi ad Atene.

L'ONU, con questa commemorazione, riconosce il potere dello sport nel guidare il cambiamento sociale, lo sviluppo della comunità e promuovere la pace e la comprensione.

Ecco il commento del Presidente del Comitato Regionale Uisp di Basilicata, Michele Di Gioia: "La celebrazione di questa Giornata, da un lato, ci porta a riflettere su quanto il diritto allo sport, sviluppo e pace sia un diritto universale, dall'altro, invece, ci fa rendere conto di quanto in molte regioni del nostro Sud, purtroppo, venga negato ancora un diritto fondamentale, ovvero quello di poter utilizzare gli spazi pubblici per fare attività sportiva.

Lo sport permette una crescita completa, comportanto benefici fisici, ma soprattutto mentali, di conseguenza, lo sport rappresenta anche un'opportunità di socialità e sviluppo dei territori. 

Purtroppo, in Italia, come evidenziato dal rapporto Openpolis e Fondazione Conibambini, registriamo una percentuale bassissima di aree fruibili per la pratica sportiva, pertanto, bisognerebbe potenziare le strutture e creare le condizioni per un utilizzo diffuso, anche attraverso la gestione condivisa dei beni comuni.

Nel nostro territorio, durante l'anno di Matera capitale della cultura, abbiamo portato avanti un progetto che ha provato a ragionare su questi termini, instaurando un dialogo proficuo con l'amministrazione pubblica e con la rete associativa che ha supportato le azioni progettuali. Abbiamo avuto modo, infatti, di creare le condizioni di uno sviluppo nelle aree pubbliche, tramite una dinamica di gestione condivisa di cura ed utilizzo dei beni comuni, con strumenti come il gioco, lo sport e le arti urbane.

La mancanza di opportunità e di spazi sociali sportivi per le giovani generazioni del nostro Sud determina una crescente povertà educativa che si concretizza, dunque, con una grave possibilità di formazione. Urge intervenire celermente."