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Lombardia

L'alluvione di Genova: anche lo sport sociale a fianco dei cittadini

Le attività del comitato Uisp di Genova sono ferme: molte le società sportive scese in strada per aiutare a spalare il fango

Continua la pioggia in Liguria e il maltempo si sta spostando da ponente a levante. Proseguono i temporali in tutto l'entroterra genovese e spezzino, ed altri sono in continua formazione sul mar Ligure e in progressivo avvicinamento verso la costa. Nel corso del pomeriggio si prevede una intensificazione delle precipitazioni. Abbiamo raggiunto telefonicamente Isa Di Grumo, presidente Uisp Genova: qualè la situazione? “Sono ore davvero difficili e il maltempo non dà tregua. Questo pomeriggio abbiamo deciso di chiudere gli uffici dell’Uisp perché sono in pieno centro storico e si prevedono ulteriori temporali in arrivo. Nel fine settimana abbiamo annullato tutte le nostre manifestazioni sportive e molti dei nostri soci si sono dati da fare con gli altri volontari”.

Puoi raccontarci che cosa avviene nel movimento Uisp?

“C’è partecipazione e tristezza, le famiglie stanno pagando un prezzo alto, c’è chi ha perso case e negozi. Non c’è voglia di sorrisi e anche gli sportivi sono impegnati in prima fila. E’ il caso delle nostre società sportive dell’entroterra, come la squadra della Campese con i dirigenti, i volontari e i giocatori impegnati a spalare perché è straripato lo Stura a Campo Ligure. Anche i Rude Boys and Girls, che uniscono tifosi della Sampdoria e sportivi, hanno annullato le loro manifestazioni e sono impegnati con i volontari dell’Anpas. Anche per domenica prossima abbiamo annullato le manifestazioni sportive, come la marcia del Monte Gazzo”.

Che cosa sta succedendo in città adesso?

“Non c’è molto tempo, ognuno cerca di organizzarsi come può per mettere a riparo la propria famiglia e la propria casa. A parole le istituzioni ci sono vicine ma qui c’è gente che sta ancora aspettando i rimborsi per l’alluvione del 2011. La situazione è molto precaria e lo sappiamo tutti. La cementificazione che è dilagata dagli anni ’60 ha visto crescere una serie di edifici a rischio, nelle colline che circondano Genova. Sarà difficile pensare ad interventi strutturali, almeno nell’immediato, anche in considerazione delle attuali difficoltà finanziarie della pubblica amministrazione. Tuttavia servirebbe più cura nella manutenzione ordinaria degli argini dei torrenti e andrebbero rafforzati i muri di contenimento. La situazione di Genova e dei suoi dintorni rischia di essere una bomba ad orologeria”.

“Approfitto dell’occasione per ringraziare tutti, ma proprio tutti, gli amici dell’Uisp dal nord al sud d’Italia che ci hanno fatto pervenire messaggi di vicinanza e di solidarietà – conclude Isa Di Grumo -  La nostra associazione ha legami forti e sentire questa attenzione ci aiuta ad andare avanti”.

 

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