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Lombardia

Nella Casa circondariale di Lodi i giochi sono... senza frontiere

Una giornata da ricordare quella di sabato 15 luglio, quando presso la Casa Circondariale di Lodi è andata in scena la 9ª edizione di “Giochi senza Frontiere”, la manifestazione ideata e promossa dalla UISP di Lodi che vede “sfidarsi” in vari giochi ludico-motori detenuti e squadre esterne dell’associazionismo sportivo e/o della società civile in un clima gioioso e paritario.

L’evento, quest’anno in collaborazione col CONI lodigiano, ha visto la partecipazione dell’associazionismo sportivo con le squadre di ASD Riozzese 1964; Gruppo Podisti San Bernardo Lodi; Polisportiva Cappuccini Casalpusterlengo e Gruppo Sportmeet Milano che si sono confrontate con la squadra ospitante degli Eagles.

Presenti alla manifestazione oltre alla Comandante dott.ssa Melania Manini, che ha portato anche i saluti del nuovo Direttore dott. Davide Pisapia, la Presidente UISP di Lodi Rosaria Giannini, il Presidente UISP Lombardia Stefano Pucci e il Delegato CONI Lodi Ambrogio Sfondrini.

Le sfide, come sempre ottimamente presentate e commentate da Nadia Boerci, si sono svolte su 8 giochi semplici, veloci e di immediata comprensibilità (Gioco dell’uovo; bowling; limbo; biliardo; Bombe d’acqua volanti; Sparviero; Corsa 3 mattoni e Slalom Palloncino) intervallati dal classico “Fil Rouge”, come nella migliore tradizione dei nostri ispiratori televisivi degli anni ‘70, costituito nel nostro caso dall’altrettanto classico Tiro alla Fune. Non è mancata neppure l’opportunità a ciascuna squadra di giocare il Jolly, anch’essa un classico, sul gioco preferito raddoppiandone in tal modo il punteggio ottenuto.

Sino alla fine la classifica è stata altalenante grazie al grande impegno agonistico profuso da tutti i giocatori pur in un clima di divertimento, correttezza e “fair play” che purtroppo non sempre si vedono su tutti i parterre sportivi. Alla fine proprio il “fil rouge” ha determinato la vittoria degli Eagles, la squadra dei detenuti, con 58 punti seguita dalla Riozzese a 52, dai Podisti di San Bernardo a 48, da Sportmeet a 40 e infine dalla Pol. Cappuccini a 30.

Al chiusura della mattinata, dopo un ultimo controllo da parte dei giudici Alberto Muggeri, Giuseppe Torriani e Antonio Marchetti e la lettura ufficiale del risultato, grande festa tutti insieme e… grande “doccia”, nella miglior tradizione di molti sport, da parte dei detenuti al nostro operatore e loro coach Vittorio Porcelli portato poi a spalla in un “giro d’onore” del campo di gioco.

Al di là del puro reportage sportivo è stata da tutti i presenti, ospiti inclusi, sottolineata la grande valenza di queste attività, e dello sport in genere, all’interno delle strutture detentive che non solo aiutano e favoriscono il recupero del detenuto sia dal punto di vista della sua salute psicofisica che del suo reinserimento nella società attraverso una maggior consapevolezza ed accettazione delle regole di convivenza ma accrescono anche in tutti noi la comprensione di Valori, con la "V” maiuscola, che spesso diamo per scontati quali libertà e solidarietà.

A. M.

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