Vivicittà, a Bollate porte aperte alla speranza

Domenica 9 aprile si è svolta all’istituto penitenziario di Bollate l’edizione 2017 di Vivicittà. 650 i detenuti partecipanti (600 uomini e 50 donne) che hanno animato il percorso approntato all’interno del carcere, dando vita, con grande compostezza ed entusiasmo, ad una mattinata di sport per tutti davvero speciale. Una vera e propria “festa dello sport” che, al di là della classifica finale, ha caratterizzato la tappa milanese della manifestazione promossa da UISP a livello nazionale e mondiale. 

“È stato proprio un grande successo di partecipazione e integrazione” commenta soddisfatta Renata Ferraroni, coordinatrice del Progetto Carceri di UISP Lombardia e organizzatrice dell’evento: “È stata l’edizione con più presenze di tutte quelle andate in scena finora e la straordinaria adesione dimostra quanto lo sport per tutti parli un linguaggio universale e sia in grado di unire”. 

Presenti all’evento anche il Presidente dell’UISP Regionale Stefano Pucci e il membro di Giunta del CONI Lombardia Claudio Pedrazzini. “In una realtà difficile come quella carceraria, lo sport è l’unico strumento capace di coinvolgere tutti e di offrire qualche momento di svago per alleggerire la sofferenza quotidiana dei detenuti: siamo orgogliosi di essere la sola realtà sportiva ad entrare tutti i giorni nelle carceri lombarde con le nostre attività” afferma Stefano Pucci, che prosegue: “Un particolare ringraziamento a tutto lo staff di UISP, a Regione Lombardia per il sostegno, al direttore dell’Istituto dott. Parisi e alla Polizia penitenziaria che ha collaborato con grande disponibilità alla gestione dell’evento”.

Anche il CONI è stato testimone del successo della manifestazione: “E' veramente incredibile quanta voglia di fare sport si sia potuta toccare con mano, ringrazio UISP per l’attività sociale che svolge e per il risvolto educativo che questa attività è capace di offrire ai detenuti” dichiara Claudio Pedrazzini, che conferma: “Il CONI Lombardia continuerà ad essere al fianco di UISP affinché questa progettualità possa radicarsi ancor più di quanto lo è già oggi”.