Nazionale

Numero speciale di Uispress dedicato a donne, diritti, parità di genere

Per una nuova narrazione dello sport, più rispettosa e senza pregiudizi: in occasione dei Giochi di Tokyo l'Uisp presenta contributi di giornaliste e ricercatrici

 

Il numero 29 di Uispress è on line. Si tratta di un numero speciale dedicato a DONNE, DIRITTI E PARITA' DI GENERE, realizzato in occasione dell'apertura dei Giochi olimpici di Tokyo. Troverete i contributi di giornaliste e di dirigenti Uisp, studiose ed esperte sul ruolo che questi Giochi potrebbero svolgere nell'evoluzione della narrazione, come aggiornamento del Manifesto "Media, Donne, Sport-idee guida per una diversa informazione", presentato nel maggio 2019 da Uisp e Giulia Giornaliste, insieme a Ordine dei giornalisti del Lazio, FNSI-Federazione nazionale della stampa, Commissione Pari Opportunità della FNSI, Ucsi-Unione cattolica della stampa italiana, USIGRai, Commissione Pari Opportunità USIGRai, Ussi-Unione stampa sportiva italiana, AIC-Associazione italiana calciatori, Gender interuniversity observatory, Assist-Associazione nazionale atlete.

La redazione di Uispress ringrazia tutte e tutti coloro hanno collaborato alla realizzazione di questo Uispress Speciale, a cominciare da Monia Azzalini, ricercatrice dell’Osservatorio di Pavia e dalle giornaliste Silvia Garambois, Mimma Calligaris, Monica Pietrangeli, Mara Cinquepalmi.

Questo speciale Uispress è stato ideato insieme a Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp, e realizzato anche con i contributi di Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp e Valeria Frigerio, una delle dirigenti storiche dell’Uisp che, insieme ad altre, diede un decisivo impulso negli anni ’80 per la realizzazione della Carta dei diritti delle donne nello sport. (I.M.-E.F.)

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 Giochi Olimpici di Tokyo: che siano occasione di sport, diritti, parità di genere. Numero speciale di Uispress
"Olimpiadi assediate, con scarso entusiasmo, senza popolo, ma anche occasione da non sprecare - scrive Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - Non rinunciamo a questo palcoscenico mondiale di sport e proviamo a farne anche le Olimpiadi dei diritti. A cominciare dal diritto ad esprimersi dentro e fuori dal campo di gara: contro il razzismo e contro tutte le discriminazioni, per i diritti Lgbti e per la parità di genere. A questo dedichiamo il numero speciale di Uispress che state leggendo, oggi venerdì 23 luglio, giorno di apertura dei XXXII Giochi Olimpici di Tokyo. Non sembri fuori posto questo nostro incoraggiamento: i Giochi moderni nascono proprio per portare un messaggio di pace universale, di partecipazione, di incontro tra genti e culture diverse. Non per rimanere isolati nei campi di gara. La bandiera dello sport e i cinque cerchi proprio questo stanno a significare: in un momento di crisi invitiamo a riscoprirne i valori originari. Ripartire dai diritti potrebbe essere un’occasione di apertura e di democratizzazione anche per il Cio e per i Comitati olimpici nazionali"

Parole inclusive e paritarie per raccontare le donne nello sport. Presentiamo questo approfondimento
In coincidenza con l'avvio delle Olimpiadi di Tokyo, approfondiamo il tema del linguaggio che racconta donne e sport, nella direzione del manifesto "Media, donne, sport" che l'Uisp presentò due anni fa con Giulia Giornaliste e molti altri compagni di strada. Abbiamo chiesto a diverse donne impegnate su vari fronti dello sport, del giornalismo, della ricerca, di dare una loro lettura della situazione dello sport femminile e del linguaggio di genere nello sport, suggerire alcune riflessioni e proposte per migliorare la situazione, per continuare il percorso di crescita con maggiore attenzione allo sport delle donne e usare un corretto linguaggio, con l'obiettivo di implementare le idee guida e continuare il nostro percorso. Articolo di Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp, e Valeria Frigerio, storica dirigente Uisp

"Lingua e genere, l'origine di un dibattito": pubblichiamo il contributo di Monia Azzalini
Nel nostro Paese sarebbe auspicabile una politica linguistica più interventista, capace di accogliere le istanze della parità di genere come un’esigenza del Paese nel suo complesso, piuttosto che come una rivendicazione ideologia o peggio ancora partigiana. Molti paesi che hanno intrapreso questa strada hanno attuato con successo queste politiche. Nel frattempo, chiunque può adoperarsi per un uso paritario e inclusivo dell’italiano, promuovendo un mutamento dal basso. Magari partendo proprio dal racconto delle donne nello sport. E proprio da questi Giochi olimpici di Tokyo. Nel settembre 2018 Monia Azzalini ha iniziato un dottorato di ricerca in Scienze del linguaggio all'Università Ca' Foscari di Venezia, con un progetto di ricerca sull'uso del linguaggio nella costruzione delle identità di genere all'interno e attraverso i media. Per questo speciale ha preparato il saggio "Salvarsi in corner” una metafora calcistica per parlare – e scrivere - in modo corretto e rispettoso delle differenze

Cambiamento: e se usassimo questa parola per narrare le vere potenzialità dello sport e dei Giochi?
28 maggio 2019: il manifesto 'Media, donne e sport' è stato il primo passo di un nuovo cammino per una diversa informazione nello sport, libera da stereotipi, consegnando centralità alle atlete, alle tecniche, alle dirigenti, alle giornaliste. 'Road to Tokyo' avrebbe potuto essere il sottotitolo, la meta si è spostata di dodici mesi, ma adesso ci siamo, le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono ormai alle porte. Sarà un’edizione straordinaria, in tutti i sensi. Le gare si svolgeranno in stadi, piscine, campi blindati. Non ci sarà il pubblico ad assistere alle competizioni. Le delegazioni sportive saranno ridotte all’osso. Così la presenza delle giornaliste e dei giornalisti. E, purtroppo, i numeri sono ancora troppo sbilanciati: per la carta stampata italiana, su 119 accreditati, le colleghe sono solo 8, una su 23 fotografi, 7 su 96 per la narrazione scritta. Non va meglio nella delegazione Rai, dove le colleghe raggiungono appena il 10% del totale. "Confidiamo in un linguaggio rispettoso, capace di esprimere la nuova realtà dell'universo sportivo", scrivono Mimma Calligaris, presidente Cpo Fnsi e vicepresidente nazionale Ussi e Monica Pietrangeli, coordinatrice Cpo Usigrai

Donne e sport: "Non chiediamo trattamenti particolari, ma solo buona informazione"
"E adesso eccoci alla prova olimpica (dei media). Quando due anni fa abbiamo lanciato il manifesto “Media, donne e sport” nei giornali e in tv sembrava che il problema delle donne nello sport non se lo fosse mai posto nessuno: erano le “mogli di” o le “fidanzate di” (le wags), a cui venivano dedicate rubriche anche nelle testate generaliste per “alleggerire” l’informazione e mostrare beltà in costume da bagno; se invece erano campionesse, la telecamera indugiava per farci vedere quanto fossero toniche, belle cosce e bei glutei, e magari bel petto. Certo, non tutto così: c’erano le “eroine” a cui andava particolare attenzione (nuoto e sci, soprattutto) ma in generale le notizie delle imprese sportive femminili finivano in basso pagina, mai in prima serata in tv. Formazione, ecco la chiave: ovvero raccontare che un’altra informazione è possibile anche nello sport". Il contributo di Silvia Garambois, presidente di GiULiA giornaliste

Giochi Olimpici Tokyo 2020: occasione per parlare di sport femminile senza stereotipi
Quelle di Tokyo saranno anche le prime Olimpiadi con quasi il 49% di atlete. La giornalista Mara Cinquepalmi ci ricorda che "le parole definiscono il pensiero".  "Come spesso accade siamo di fronte a una sorta di ‘strabismo giornalistico’: da un lato l’impegno di molti a uscire dagli schemi (solo pochi giorni fa, ad esempio, La Repubblica per un’intervista a Cristiana Capotondi, attrice e capo delegazione della Nazionale femminile di calcio, titola “Calci e fango, i miei 90 minuti da terzina” usando correttamente il femminile), dall’altro le photogallery acchiappa-click che continuano a strizzare l’occhio ai b-movie degli anni Settanta-Ottanta. Che lo spirito di Olimpia ci protegga!"

Cantiere Terzo Settore: per lo sport sociale parla l’Uisp
Tiziano Pesce è tra i presidenti di associazioni di promozione sociale intervistati da Cantiere Terzo Settore, per una serie di approfondimenti sulla riforma del terzo settore. Pesce si è detto preoccupato della insufficiente armonizzazione tra riforma del terzo settore e dello sport

Gli ultimi appuntamenti con i corsi di formazione Uisp prima dell’estate
Ecco i corsi di formazione Uisp organizzati dai Comitati regionali e territoriali e dai Settori di attività nazionali. I percorsi formativi proseguono su un doppio binario: in presenza e in videoconferenza. GUARDA IL VIDEO CHE LANCIA I CORSI DI FORMAZIONE UISP

Continua l'estate dello sport Uisp con le attività del territorio
L'Uisp rilancia il movimento. Comitati e Settori di attività Uisp in campo con inventiva ed entusiasmo per rimettere tutti in movimento, all'aperto e in sicurezza. Tante proposte adatte a tutti, dalle escursioni alle biciclettate, fino alle lezioni di gruppo da svolgere all'aria aperta

A vent'anni di distanza dal G8, Genova siamo ancora noi
Genova, venti anni dopo: c’era anche l’Uisp in quei giorni. Insieme ad un vasto movimento di ragazzi e ragazze, sindacati, centinaia di associazioni locali e nazionali. Con lo sguardo rivolto ai Global Forum di Porto Alegre del 1999 e con l’idea fissa della globalizzazione dei diritti

Arriva la Notte Azzurra delle Piscine con l'hashtag #RestiamoAGalla
Un'estate dedicata all'azzurro: il colore delle piscine che hanno riaperto, in sicurezza, e rilanciano il loro ruolo sociale al fianco delle persone attraverso un grande evento. La prima edizione della "Notte azzurra delle piscine" è in programma mercoledì 28 luglio in 21 impianti dell'Emilia-Romagna

Fabrizio Ravanelli ancora a braccia levate, dalla Juve al ciclismo Uisp
La bella storia di sport di Fabrizio Ravanelli, 53 anni, prosegue. Protagonista della vittoria della sua Juventus contro l'Ayax nella Champions League del 1996, continua a divertirsi con lo sport, in sella alla sua due ruote. E continua a vicere, col vento in faccia

A Bologna continua la grande festa dell'Uisp Roller Fest
Fino a sabato 31 luglio le competizioni al Centro Pederzini di Calderara di Reno (Bo) e al Palapilastro di Bologna. GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA In gara 3.500 atleti da 13 regioni e 264 società sportive. 50 sono i volontari al lavoro per 26 giorni di gare in totale sicurezza

Giochi prigionieri: lo speciale del Giornale Radio Sociale
Il Giornale Radio Sociale ha realizzato un approfondimento sui Giochi Olimpici: un anno di tempo non è bastato a risolvere le cose e i Giochi che andranno in scena in Giappone saranno comunque diversi, unici speriamo. ASCOLTA IL GRSWEEK

MovieMenti: i ciak dello sport sociale e per tutti Uisp
Ciak, azione! Sette giorni di sport, raccontati dai media ma non solo. Lo sport sociale e per tutti Uisp trova nel web il canale per raccontarsi. Emozioni, volti e attività dello sport sociale del territorio nel web riescono a ritrovare la possibilità di esprimersi e raccontarsi

Comunicazione Uisp: le 10 news più lette degli ultimi sette giorni
Nel corso di questi giorni in primo piano le novità dal Registro Coni e le notizie sui Settori di attività Uisp con i nuovi responsabili: pallacanestro, giochi, montagna, ciclismo; Tiziano Pesce festeggia la vittoria degli azzurri e chiede attenzione per lo sport di base

Il 5x1000 della dichiarazione Irpef all’Uisp per promuovere diritti
Come tutti gli anni siamo chiamati a scegliere a chi destinare il 5 per mille. L'Uisp può beneficiare di questo tipo di sostegno. Perchè sostenere l'Uisp? Al centro della Uisp c'è la persona. Ecco il codice fiscale per devolvere il 5 X 1000 all'Uisp: 97029170582 

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