Cerco un centro d'accoglienza - prima parte

Il progetto "Cerco un centro d'accoglienza" iniziato l'11 aprile con quasi una quarantina di richiedenti asilo che vivono nei Cas (Centri  d'accoglienza straordinaria) del territorio parmense, è giunto alla conclusione della prima fase.

Il progetto è stato siddiviso in tre fasi (più una) : nella prima fase i giovani hanno svolto lezioni frontali con i docenti che hanno insegnato loro i valori Uisp, come conoscere meglio se stessi e quindi come relazionarsi con gli altri, in particolar modo con le fasce più deboli come bambini e persone con problematiche fisiche o psichiche. Nella seconda fase saranno coinvolti in laboratori in cui praticheranno attività variegate che poi saranno messe in pratica in un secondo momento (terminato il corso) quando verranno coinvolti in attività Uisp come tecnici educatori sportivi presso i centri estivi o nelle camminate di gruppo o ancora quando affiancheranno persone con disabilità fisiche o motorie aiutandoli a svolgere sport.

I giovani, provenienti nella maggioranza da Nigeria, Gambia, Mali, Senegal, Costa d'Avorio, sono divisi in tre gruppi di lavoro: uno con sede a Tabiano presso l'hotel Terme (Cas gestitop dalla cooperativa Xenia) che riunisce oltre ai suoi ospiti anche alcuni giovani gestiti dalla Cooperativa Biricca e alcuni della Comunità Talitakum di Salsomaggiore; un altro gruppo è stato organizzato presso la sede Uisp Parma e riunisce ragazzi e ragazze che vivono a macchia di leopardo sul territorio parmense (Basilicagoiano, Traversetolo, Parma, San Michele Tiorre ecc); e l'ultimo che ha come base Forum Solidarietà in cui sono presenti un piccolo gruppo che vive sulle colline di Roccalanzone, altri ragazzi che vivono a Parma e uno di Lemignano.

Nell'ultima fase del progetto, che si svolgerà a maggio, si intende coinvolgere i partecipanti a svolgere attività presso i propri Cas coinvolgendo tutti i residenti. Durante la giornata verranno organizzate differenti attività e lo sport sarà il fulcro centrale che aggregherà gli ospiti per trascorrere una bella giornata in allegria, facendo squadra e imparando che lo sport è per tutti e di tutti.

Infine saranno organizzate giornate in cui saranno proprio loro i protagonisti e gli sarà richiesto di organizzare momenti da condividere con la cittadinanza svolgendo diverse attività mettendo in pratica quanto appreso durante il percorso.

 Siamo molto orgogliosi dell'impegno dimostrato fino ad ora da questi giovani (ragazzi e ragazze) che nonostante il loro trascorso nel lungo viaggio per giungere in Italia rischiando la vita e subendo violenze, nonostante vivano nell'attesa del riconoscimento dello status di rifugiato per potersi sentire finalmente parte del nostro Stato, nonostante vivano spesso episodi di razzismo, nonostante tutto questo vengo a lezione con il sorriso e con la voglia di imparare e mettersi ancora una volta in gioco per poter riscattare una degna integrazione.