Museo Bartali, serata di approfondimento con il primo libro prodotto dall'Associazione

Serata importante al Museo Bartali quella del 16 dicembre 2025. L’Associazione che gestisce il Museo compie 29 anni e per l’occasione alla serata di approfondimento (che ha ormai una cadenza mensile) dedicata alla storia del ciclismo viene abbinata la presentazione del primo libro prodotto dall'associazione.
Nella prima parte Marco Pasquini, storico del ciclismo, ha ricordato la figura di Luigi Colombini, il calzolaio dei campioni, insieme alla figlia Laura e a Carube (Roberto Leoncioni). È stato affrontato il percorso di Colombini, da semplice ciabattino appassionato di ciclismo alla figura di riferimento per i campioni italiani e stranieri. Le sue scarpe sono state utilizzate da tanti corridori, da Gino Bartali e Fausto Coppi, da Nencini ad Adorni fino a Francesco Moser.

È seguita la presentazione del libro Bartali 1936. La pubblicazione, realizzata da Maurizio Bresci, Carlo Fontanelli e Marco Pasquini, racconta quell’annata così importante nella vita di Gino Bartali. Un giovane campione, diventato professionista solo l’anno prima (1935) e che in quel 1936 vince il suo primo Giro d’Italia. Un momento di forte esaltazione a cui fa da contrappunto la perdita, solo una settimana dopo, dell’amato fratello Giulio.
Nel libro, pubblicato dalla GEO Edizioni, viene raccontata tutta la stagione ciclistica di Gino, con dettaglio sulla corsa rosa, e la figura di Giulio Bartali.
Sono presenti stralci (inediti) delle agende di allenamento del campione e le schede dei corridori toscani che in quegli anni gareggiavano con Gino (Del Cancia, Di Paco, Bini, Bizzi, Cecchi). Il libro è disponibile presso il Museo a Ponte a Ema e presso la Libreria Universo (in Via Baracca 17 rosso, a Firenze).
Potrebbe, perchè no, anche essere un'idea originale da mettere sotto l'Albero...