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Lombardia

Il mondo del pattinaggio Uisp ha detto addio poche settimane fa al maestro Gino Ottazzi.

Nato nel 1939 ad Asti, in Piemonte durante il Boom economico ha dedicato la sua vita al pattinaggio.

Come atleta, a cavallo tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta ad Alessandria e poi ad Asti, ha conseguito risultati sportivi che mai sono stati raggiunti nel pattinaggio in quel territorio, sia a livello nazionale che internazionale. Si è spento il 17 marzo scorso, dopo una vita passata sui pattini a rotelle.

Non c’è stata città da lui vissuta che non ne abbia accolto l’entusiasmo. È stato, infatti, uno dei primi atleti uomini in assoluto della federazione piemontese, una sorta di precursore dell'ambiente maschile nel pattinaggio. Ad Asti ha dato vita a una società e curato la crescita del pattinaggio astigiano cominciando la sua vita da allenatore nel 1964, con il presupposto di sviluppare il più possibile la disciplina. Ha girato poi tutto il Piemonte, Torino, Cuneo, Alba, Vercelli, Alessandria: ovunque ha lasciato un bel ricordo, non solo sul piano professionale ma anche umano.

Tra gli anni Ottanta e Novanta e si è trasferito il Lombardia, a Mortara, ed è anche entrato in contatto con il mondo di Uisp, realtà cui ha aderito da subito per la comunione di intenti e ideali: la missione di promozione sportiva dell'ente, specialmente con i giovani, è stato il leitmotiv della sua carriera da allenatore.

Durante la decade successiva, nella Città di Pavia, ha preso in mano quello che era un piccolo gruppo chiamato Pattinaggio Artistico Pavese e lo ha fatto crescere e fatto diventare un vero punto di riferimento per tutta la provincia di Pavia.

Per quanti hanno praticato pattinaggio, decine di migliaia gli atleti e atlete tra il Piemonte e la Lombardia che hanno potuto praticare la disciplina grazie al suo lavoro e alla sua passione, Gino Ottazzi è sempre stato il Maestro per la sua grande abilità nel coinvolgere ed appassionare. Lo spirito che ha sempre contraddistinto la sua attività lo ha portato ad essere nominato Tecnico benemerito della FISR Federazione Italiana Sport Rotellistici nel 2008, proprio per la voglia e la passione di promuovere lo sport il più possibile e di far appassionare i giovani alla disciplina.

Costretto dalla malattia a ritirarsi dall'insegnamento e ritirato a vita privata agli inizi degli anni Duemila, il figlio Paolo ha preso in mano il testimone e nel 2002 è nata la società Roller Dream Pavia, di cui Paolo è oggi il Direttore Sportivo, nata dall’eredità degli ideali del Maestro Gino “Promuovere lo sport, non creare campioni”. 

Tantissimi i messaggi di cordoglio raccolti nelle pagine social del pattinaggio lombardo, e non solo: Gino ha scritto pagine memorabili della storia del pattinaggio a rotelle, non solo locale, e resterà per sempre nella memoria di tanti.

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