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Bergamo

Il presidente orobico Ferrandi; "Sospendere i campionati? Scelta forte ma condivisibile"

E' ripartito il campionato di calcio Uisp di Forlì. Questo dopo che il presidente nazionale dell'associazione, Vincenzo Manco, aveva sospeso le partite per protestare contro il razzismo e solidarizzare con la squadra di immigrati "Casablanca". Durante la partita di ieri contro il Castelnuovo, i giocatori hanno indossato una maglietta con scritto "No al razzismo"...


“Adesso il campionato Uisp può riprendere”, dice il presidente Manco -. Non bisogna abbassare la guardia contro il razzismo, non bisogna minimizzare su ciò che avviene in campo e negli spalti. Questo vale dappertutto: in serie A e nei tornei amatoriali come il nostro. Sport significa dignità, integrazione e rispetto. Per questo può contribuire a cambiare e migliorare il nostro Paese. Se diventa altro l’Uisp non ci sta. Questa vicenda si chiude ma se ne apre immediatamente un’altra: l’impegno per la cultura del rispetto riguarda tutti in tutti i luoghi di incontro, dallo sport alla scuola, al mondo del lavoro”.

I giocatori del Casablanca hanno ricevuto nei giorni scorsi in omaggio le maglie dei Mondiali Antirazzisti, la manifestazione Uisp che da 18 anni lotta con lo sport contro ogni forma di discriminazione. “Adesso è il momento di uscire dall’emergenza, ribadendo l’importanza del lavoro quotidiano, anche del Casablanca, contro il razzismo. Li abbiamo invitati – ha detto Carlo Balestri, responsabile delle politiche sull’intercultura Uisp – ai Mondiali Antirazzisti di quest’anno”.

Alla prossima edizione dei Mondiali Antirazzisti parteciperà anche, con ogni probabilità, una delegazione della Lega Calcio di Bergamo: "L'idea è proprio quella di portare al torneo una squadra formata da ragazzi di origine extracomunitaria che partecipano ai nostri campionati, supportati anche da altri giocatori italiani, a testimoniare l'integrazione che avviene ogni settimana durante le partite Uisp", dice Fabio Spaterna, presidente della Lega Calcio orobica
 
"La sospensione dei campionati è stata una decisione coraggiosa, ma del tutto condivisibile - commenta il numero uno della Uisp Bergamo, Milvo Ferrandi -. Da sempre la nostra associazione lotta per abbattere ogni forma di razzismo; nei nostri campionati, per fortuna, non sono capitati episodi di razzismo, ma in un caso del genere non esiteremmo a prendere provvedimenti decisi per contrastare il fenomeno". 

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