“Adesso il campionato Uisp può riprendere”, dice il presidente Manco -. Non bisogna abbassare la guardia contro il razzismo, non bisogna minimizzare su ciò che avviene in campo e negli spalti. Questo vale dappertutto: in serie A e nei tornei amatoriali come il nostro. Sport significa dignità, integrazione e rispetto. Per questo può contribuire a cambiare e migliorare il nostro Paese. Se diventa altro l’Uisp non ci sta. Questa vicenda si chiude ma se ne apre immediatamente un’altra: l’impegno per la cultura del rispetto riguarda tutti in tutti i luoghi di incontro, dallo sport alla scuola, al mondo del lavoro”.
I giocatori del Casablanca hanno ricevuto nei giorni scorsi in omaggio le maglie dei Mondiali Antirazzisti, la manifestazione Uisp che da 18 anni lotta con lo sport contro ogni forma di discriminazione. “Adesso è il momento di uscire dall’emergenza, ribadendo l’importanza del lavoro quotidiano, anche del Casablanca, contro il razzismo. Li abbiamo invitati – ha detto Carlo Balestri, responsabile delle politiche sull’intercultura Uisp – ai Mondiali Antirazzisti di quest’anno”.