Comitato Territoriale

Bergamo

I ragazzi del CalciaStorie sui luoghi della memoria

La conclusione del “CalciaStorie”, il progetto antirazzista sviluppato durante l’anno scolastico da Uisp e Lega Calcio Serie A in tutte le città italiane dove è presente una squadra del massimo campionato, è prevista giovedì mattina, quando all’istituto Natta i ragazzi che hanno preso parte all’iniziativa esporranno le loro conclusioni. Gli studenti, insieme al referente del progetto, lo psicologo dello sport Marco Gritti, hanno individuato la storia da approfondire nella figura di Giuseppe Marcarini, sfortunata promessa del calcio bergamasco morto ad appena 24 anni, pochi mesi dopo la Liberazione, a causa delle sofferenze patrite durante la prigionia nei campi di concentramento tedeschi. I ragazzi hanno così deciso di sviluppare un percorso di iniziative per conoscere meglio “Beppino” Marcarini, la sua storia e quella di chi ha vissuto gli orrori della guerra.

La scorsa settimana un gruppo di studenti, insieme a Gritti, ha vissuto un pomeriggio del tutto particolare. I ragazzi hanno avuto la possibilità di intervistare Mario Poli, classe 1932, compaesano e conoscente diretto di Beppino, che ha raccontato aneddoti della sua vita e di quella dell’amico, inquadrando gli avvenimenti all’interno del clima storico dell’epoca, e ripercorrendo i propri ricorsi non senza inevitabile commozione. Dopo l’incontro con Mario Poli, i ragazzi hanno poi visitato il campo di calcio dell’oratorio di Curnasco, dove Beppino Marcarini giocò in gioventù (l’attuale campo dell’oratorio, con qualche modifica, rimane sostanzialmente lo stesso dove lo sfortunato giocatore diede i primi calci al pallone).

Infine, insieme al nipote di Beppino, Francesco Sonzogni (e coautore del libro “The Tower of Silence, Storie di un Campo di prigionia. Bergamo 1941-1945”), i ragazzi hanno visitato il campo di concentramento “P.G. n°62” di Bergamo, alla Grumellina: “Lì, Beppino, non ci entrò mai, ma essendo vicino a Curnasco abbiamo comunque ritenuto important eportare i ragazzi a visitare un’area fortemente simbolica, oggi praticamente intatta rispetto a 70 anni fa”, spiega Gritti, che si dice soddisfatto dell’iniziativa: “I ragazzi hanno partecipato con interesse alle varie attività, passando un pomeriggio diverso alla riscoperta della memoria e di luoghi evocativi sotto la guida generosa di Mario e Francesco, resosi disponibili con entusiasmo e passione.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 

POLASPORT, la grande festa delle nostre società

Dove Siamo