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Brescia

Progetto Carcere - pensieri degli studenti del Liceo Scientifico Calini di Brescia

I pensieri scritti da Matilde e Laura, studenti del Liceo Scientifico Calini, sono il contributo per la partecipazione, con altri studenti del Liceo Scientifico “A. Calini” di Brescia, accompagnati dalle professoresse Raffaella Volterrani e Fabiola Priante D’Alessandro, all’incontro formativo sulla realtà carceraria cittadina, nella Casa di Reclusione di Verziano:

 

Ringraziamo Uisp per questa esperienza che ci ha fatto comprendere una realtà lontana da noi, spesso troppo difficile da affrontare per noi giovani. 

Ha aiutato ad eliminare i pregiudizi solitamente presenti nella mente di coloro che non hanno mai avuto a che fare con questa realtà. 

Sinceramente è stato il progetto migliore a cui abbiamo partecipato, storie e parole di persone che ci hanno emozionato e che ci hanno davvero portato a riflettere con occhi diversi su un mondo non poi così lontano da noi.

Matilde Pansera

 

Il carcere un luogo buio, freddo…

Non è di certo questa l’impressione provata ma smentita.  Non è facile esprimere quali sentimenti un uomo recluso, lontano dalla famiglia e con un peso sul petto possa provare.

Il tempo infinito, non passa mai, le ore sembrano giorni, i giorni mesi, i mesi anni… Come superare questa prova è la vera difficoltà. Il cittadino non si pone il problema finché non ci casca, un buco nero, il buio totale dal quale ci si può rialzare e ci si deve rialzare con la consapevolezza che la vita va affrontata e non tolta. Il cittadino libero inoltre non deve essere pervenuto sul fatto di avere un legame con il carcerato, cosi come accade nella nostra società: “le colpe dei padri non devono ricadere sui figli”.

Laura Ghidini

 

 

Giovedì 21 marzo, nel pomeriggio la Comandante Daniela Di Mase e la Responsabile dell’Area Trattamentale Silvia Frassine hanno permesso agli studenti di approfondire l’organizzazione, lo scopo, il ruolo della polizia penitenziaria, l’importanza dell’attività rieducativa-risocializzante.

Entrambe sottolineano come il rapporto tra detenuti ed esterni durante le varie attività sportive, ricreative, culturali rappresenti un’opportunità di sperimentarsi in ruoli differenti e di riconsiderare la necessità dell’impegno, di rinnovarsi, di cambiare, ricorrendo alle proprie forze, alle proprie energie per tentare di recuperare su ciò che in ciascuno incombe: la responsabilità di "ritrovare e ricostruire se stesso", non solo, il confronto con l’esterno diventa una finestra che guarda altrove, per un istante, ogni parola, ogni pensiero sono il veicolo che permettono alla persone private della libertà personale di sentirsi liberi di affermare ogni espressione senza essere giudicati, considerati alla pari, ascoltati.

A seguito dei loro interventi, alcuni detenuti presenti all’incontro, hanno raccontato la loro esperienza, hanno spiegato cosa significa vivere da reclusi, “Verziano è un’eccezione…altri istituti penitenziari non sono riabilitativi ma esclusivamente punitivi”, pertanto ringraziano la Direzione dell’Istituto Penitenziario per la sensibilità e l’attenzione al rispetto della persona umana. Inoltre, un appello agli studenti ”… non seguite i nostri esempi e soprattutto a scuola non isolate i figli dei detenuti, perché le colpe dei padri e delle madri non devono ricadere sui figli che non hanno nessuna colpa sui reati commessi dai genitori…”, ma soprattutto trovate sempre il coraggio e la fermezza di dire di No a tutte quelle cose che trasgrediscono la legge e le regole sociali. 

Gli studenti hanno ascoltato con molta attenzione le storie dei detenuti. Hanno rivolto a loro anche alcune domande, ricevendo in cambio una vera e propria lezione di vita.

La visita in carcere degli studenti è stata promossa nell’ambito del Progetto Carcere Uisp, per offrire spunti di riflessione sui temi della giustizia, in preparazione della manifestazione podistica “Vivicittà Porte Aperte” – 24^ edizione, in programma il 6 aprile con altri studenti di Istituti Scolastici di Istruzione Superiore della città e della provincia.

Il prossimo appuntamento in carcere è previsto giovedì 21 marzo con gli studenti dell’Istituto Scolastico “P. Sraffa” dii Brescia.

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