Comitato Territoriale

Imola Faenza

Equilibrio

EQUILIBRIO

Progetto per la promozione di attività sportive nella Vallata del Santerno

Equilibrio Egizio

 

INTRODUZIONE

 

La parola EQUILIBRIO che nella filosofia degli antichi Egizi è fonte di protezione, vita, stabilità, gioia, salute, traduce semanticamente l’impegno primario della UISP Territoriale Faenza e Imola ad essere protagonisti del miglioramento della qualità sociale, come opportunità di sviluppo della collettività, come  segnale di crescita culturale, come risorsa da valorizzare.

Dell’essere associazione di cittadini occorre quindi assumersi tutte le responsabilità: nel costruire opportunità associative, nel promuovere i diritti di tutti i soggetti, nell’essere portatori di valori visibili e coerenti, nello sviluppo di percorsi educativi che incidano sulla formazione dell’identità del cittadino. 

Lo sport come diritto è la necessaria condizione per cui tutti (bambini, adulti, anziani, disabili o normodotati, immigrati, carcerati, ricchi o poveri, qualunque sia la fede o religione, la lingua e il colore della pelle) devono godere delle stesse opportunità. 

Si è cittadini dello sport se ci si impegna, si partecipa alla vita della comunità, ci si occupa e ci si preoccupa, ovvero si pone attenzione agli altri, combattendo i pregiudizi che nascono nella testa degli uomini e quindi con l’educazione.

Il gesto e la corporeità sono linguaggi universali che riescono a svolgere una funzione di socializzazione e integrazione sociale spesso superando le barriere linguistiche e culturali.

Sfruttiamo la neutralità del corpo, del gesto per “conoscere e far conoscere, valorizzare, accettare e far accettare le differenze, unica condizione per dichiarare, verificare e perseguire l’uguaglianza. “ Ognuno è diverso da ciascun altro; questo ci rende uguali. Uguali nella diversità.”. (Don Luigi Ciotti)

Questa è la grande opportunità che lo sport per tutti offre sul terreno delle politiche sociali, una grande opportunità sulla quale occorre però sviluppare modelli efficaci e riproducibili di intervento in grado, da un lato, di sostenere il lavoro degli operatori.

Per perseguire questa finalità Uisp Territoriale Faenza e Imola auspica un’alleanza tra l’associazionismo sportivo e gli enti locali basata ovviamente sul rispetto delle reciproche autonomie, su obiettivi e progetti condivisi che siano frutto di una autentica concertazione a livello territoriale. 

PREMESSA

 

Il progetto EQUILIBRIO intende costruire, un programma integrato delle politiche sportive per tutto il territorio della Comunità Montana attraverso l’esercizio dell’autogoverno dello sport e favorendo una maggiore complementarietà fra sport, cultura, ambiente, scuola e turismo.

La funzione sociale dello sport e della pratica e attività motorio sportiva, è di grande importanza per il profilo della formazione e della tutela della salute dei cittadini, per lo sviluppo delle relazioni sociali e per il miglioramento degli stili di vita, per i giovani e i meno giovani, perché lo sport costituisce un’occasione educativa in quanto significa imparare a vivere in un universo di regole, di cooperazione e di confronto con gli altri, in quanto è un modo di costruirsi come soggetto sociale e per affermare la propria identità.

Lo scopo di implementare questo progetto è di fare insieme per dare qualcosa di più e in meglio per gli abitanti della Comunità Montana, connettendo le risorse materiali e professionali presenti sul territorio per: 

  • contrastare la TV, cattiva maestra nella promozione di comportamenti negativi soprattutto nei più giovani sull’alimentazione dei nostri figli (sei miliardi di euro è la somma investita in pubblicità nel 2004 per reclamizzare cibo e merendine, e vestiti per gli adolescenti) e all’allarme obesità per i minori lanciato da medici e pediatri;

 

  • essere in grado di garantire il diritto all’accesso allo sport per tutte le fasce sociali, favorendo la piena realizzazione del diritto alla pratica sportiva e all’attività motoria in genere per tutti i cittadini, senza discriminazioni di età, sesso, razza, condizione socio-economica e condizione psicofisica;

 

  • garantire diritto alle persone diversamente abili, sostenendo loro e le loro famiglie perché pratichino una qualsiasi attività motoria o sportiva nella scuola e nel loro tempo libero;

 

  • supportare le esigenze di rinnovamento e formazione dei propri dirigenti e allenatori che le società sportive pongono in una comunità sempre più multietnica, che necessita di professionalità in grado di confrontarsi con la diversità e i suoi valori;

 

  • gestire il patrimonio immobiliare e impiantistico che via via si è realizzato da parte dei Comuni;

 

  • far sentire in modo autorevole e collegiale la voce del mondo della Comunità Montana sui temi indicati o che riguardano le scelte che avranno ripercussioni sulla pratica sportiva e la qualità della stessa pratica, in ogni luogo di ogni comune, in ogni fase della vita dei cittadini. 

L’attivazione della sinergia fra Uisp Territoriale Faenza e Imola e Comunità Montana potrà contribuire alla costruzione dello stato sociale dei prossimi anni, cioè a quell’insieme di servizi alla persona  e alle famiglie (pubblici e del privato sociale), di cui il mondo dello sport è da sempre parte integrante, fondamento di quella ricchezza umana e culturale che è condizione essenziale per garantire il benessere sociale di un territorio.

Lo sport in questa direzione viene poco riconosciuto e valorizzato quando si tratta di discutere di programmi e scelte per il futuro di un territorio urbano, collaborando possiamo dirottare progressivamente il sistema affermando la centralità delle politiche per lo sport nelle politiche urbane. 

Per raggiungere lo scopo dobbiamo unire forze, idee, pensieri, proposte e risorse, provare a fare sistema, e costruire percorsi di condivisione su indirizzi e programmi che divengano poi con uniformità, scelte concrete nei territori.

Il progetto EQUILIBRIO in coerenza e in ampliamento di quanto previsto dall’art.3, della LR 13/2000, dove specifica i compiti delle Province in materia di sport …programmazione e coordinamento istituzionale ed associativo, potendo a tal fine istituire sedi di confronto tra i Comuni e le Organizzazioni sportive…,  è il mezzo per cimentarsi in questo tavolo comune

OBBIETTIVI

Uisp Territoriale Faenza e Imola assume i metodi e gli strumenti della consultazione, del confronto, del coordinamento e della programmazione dello sport in ambito territoriale, perseguendo nuove forme di collaborazione tra i soggetti che ne fanno parte.

Lo fa indicando degli obiettivi prioritari, dandosi un metodo di lavoro che ci auguriamo risulti efficace, con l’impostazione di una task forces, formata seguendo criteri di rappresentanza territoriale e dei soggetti operanti su tutto il territorio della Comunità Montana:

  • favorire la pratica sportiva per tutti, con particolare riferimento all’attività  dilettantistica agonistica e non agonistica, amatoriale, giovanile, scolastica, per disabili e per la terza età, includendo anche l’attività motoria generica a carattere salutistico e ricreativo;
  • rendere più omogeneo lo sviluppo dello sport nella Comunità Montana, rispettando il diritto di ciascuno alla pratica sportiva e operando per favorire il superamento di squilibri economici, sociali;
  • assicurare e salvaguardare le funzioni socio-educative e di tutela della salute dello sport;
  • tutelare e valorizzare le risorse presenti, operando da stimolo per la costruzione di un solido rapporto fra associazionismo sportivo, volontariato, Istituzioni ed Enti pubblici, soggetti privati, anche mettendo in relazione le esperienze di servizi già esistenti e operanti nelle varie organizzazioni (attività di formazione trasversale, attività di informazione e documentazione), attraverso la promozione, l’incentivazione e l’omogeneizzazione delle attività sportive scolastiche del territorio, nel rispetto delle responsabilità della scuola sotto il profilo del progetto educativo generale;
  • perseguire un lavoro di omogeneizzazione delle politiche relative all’impiantistica sportiva, (estendendo questo concetto anche alle palestre a cielo aperto, nei parchi e nei corridoi ecologici dei fiumi), nei diversi aspetti relativi all’utilizzo, alla gestione, alle manutenzioni, alla programmazione di nuovi interventi, per una maggiore cooperazione nel settore dell’impiantistica e avviando la costituzione di un servizio per l’assistenza ai Comuni, anche per ciò che riguarda le convenzioni per la gestione degli impianti sportivi;
  • creare occasioni di conoscenza, formazione e aggiornamento per gli operatori sportivi consolidando il legame tra sport e cultura anche attraverso:

-           l’organizzazione di corsi e convegni a tema, in particolare per promuovere una cultura sportiva fondata su valori etici e morali, sulla cultura delle regole, sul rispetto, sull’ascolto, sulla comunicazione,

-           promuovendo iniziative volte a stimolare alla riflessione i gruppi dirigenti e gli allenatori delle società sportive del territorio, sui significati etici e morali dello sport, inteso come rispetto della dignità umana in contrapposizione allo sport visto come strada per il successo, o peggio come violenza, sopraffazione, ricorso ad espedienti artificiali per vincere;

  • costruire pacchetti e azioni rivolti a tutto il mondo sportivo territoriale amatoriale, dilettantistico e professionistico, per lo svolgimento di stage, ritiri, manifestazioni collettive come occasione di valorizzazione del territorio naturale della Comunità Montana come luogo per eccellenza dove praticare sport. 

La piattaforma operativa della task forces identifica specifiche aree sulle quali si attiveranno le iniziative: 

Impiantistica sportiva

Manutenzione dell’esistente (comprese palestre istituti inferiori); gestione (accesso, orari, costi, convenzioni,ecc); servizio di consulenza per i comuni e le società sportive sulle convenzioni per la gestione degli impianti; realizzare l’idea delle palestre a cielo aperto sul territorio. 

Promozione dell’attività motoria e sportiva

Nelle scuole innanzitutto con una qualificazione ed estensione di ciò che già si fa, a partire dai progetti più avanzati; attraverso interventi e servizi mirati tra comuni, società, famiglie; formando gli insegnanti e gli operatori dello sport e dei comuni. 

Azioni contro il doping nello sport

Attivare azioni di informazione, formazione, sensibilizzazione verso comportamenti e stili di vita sani e puliti, verso un’ educazione alimentare specifica e sana, contro le dipendenze, il doping e per dare risposte e servizi a sportivi e società. 

Programmazione di eventi sportivi:

Utilizzare la potenzialità degli eventi, volano per avvicinare agli sport di base e per adattarli in chiave solidaristica e promozionale dei territori nei quali si svolgono. 

Turismo sportivo

Costruire attraverso la collaborazione e lo sforzo di tutti i soggetti coinvolti (comuni, comunità montane, consorzi ed enti di promozione turistica, albergatori ed associazioni di categoria) pacchetti rivolti a tutto il mondo sportivo, per lo svolgimento di stages, ritiri, e manifestazioni. 

ATTIVITA’ DA PROMUOVERE 

In una dimensione di partecipazione associativa, per prevenire il disagio e promuovere l’agio, il progetto EQUILIBRIO vuole rivolgersi anche a realtà sociali presenti nel territorio della Comunità Montana, quali sono la Cooperativa Il Sorriso (comunità per il recupero dei tossicodipendenti) e la forte presenza di stranieri, che in particolare nei comuni di Fontanelice, Borgo Tossignano, Casalfiumanese e Castel del Rio, negli ultimi anni ha raggiunto una presenza percentuale dall’8% > 10%. 

COOPERATIVA IL SORRISO

L'attività sportiva, praticata con correttezza, lealtà e impegno, si rivela uno strumento efficace per costruire personalità autonome, capaci di autogestirsi, di orientare le proprie energie verso finalità positive.

Lo sport, infatti, stimola l'acquisizione di caratteristiche psicologiche e comportamentali che irrobustiscono la personalità di chi lo pratica attraverso:

  • la consuetudine a una tecnica di allenamento e quindi a un metodo;
  • l'autodisciplina, la conoscenza del proprio corpo e la capacità di superarne i limiti, il controllo e la distribuzione delle energie;
  • l'abitudine ad affrontare con sicurezza e fiducia in sè stessi difficoltà impreviste e la tolleranza alla sconfitta;

la disposizione a sopportare durezze e disagi insegna a investire sulle proprie capacità per costruire un progetto di vita e individuare significati possibili. 

La collaborazione che Uisp Territoriale Faenza e Imola intende avviare con la Cooperativa Il Sorriso, è volta al coinvolgimento degli ospiti della comunità in esperienze di pratica sportiva, per costruire un ponte verso il rinserimento sociale.

Gli ospiti adeguatamente seguiti dagli operatori della cooperativa, potranno avere una partecipazione attiva nella realizzazione di attività sportive: 

  • modellate sulla base delle caratteristiche  standard delle discipline, focalizzando  i talenti sportivi dei ragazzi, cosi da poter dare la possibilità a tutti quanti di poter partecipare ad attività anche non proprie, adeguatamente supportati da un educatore sportivo competente;
  • giochi di ruolo, ove nel ruolo dello sportivo vi è l'operatore sociale della comunità, mentre l'arbitro della disciplina è l’ospite della comunità supervisionato da un educatore sportivo.

Sport per tutti, intercultura e integrazione        

Solo una concezione dello sport che valorizzi il rapporto umano tra le persone e il momento di incontro rispetto a quello agonistico può essere strumento per una politica di integrazione sociale. Lo sport per tutti è la risposta che è possibile attivare per riappropriarsi di quei valori che sono alla base di un nuovo rapporto tra culture e razze diverse.

E' proprio attraverso lo sport che è possibile sviluppare dinamiche di incontro e socializzazione, avendo attenzione a non confinarle nel garantire l'accesso all'attività senza nessuna discriminazione, ma privilegiando l'intreccio delle diverse esperienze e culture nel medesimo insieme. Ciò significa che occorre favorire il contatto tra persone anziché il confronto tra gruppi, in quanto ogni persona è portatrice di una singola identità e cultura, che merita di essere valorizzata.

Per realizzare questo non possiamo limitarci ad immaginare esaurita questa funzione con la garanzia per tutti di partecipare, ma è indispensabile creare professionalità specifiche in ambito sportivo, attraverso idonei percorsi formativi, che riescano a finalizzare ogni attività all'integrazione e allo scambio culturale. 

Le attività sportive che si intende promuovere sulla base di queste motivazioni,  orchestrate dalla Uisp Territoriale Faenza e Imola in collaborazione con la Comunità Montana, gli enti e le associazioni sportive che aderiranno al progetto, sono: 

1.    MINICAMPIONATO CALCIO/CALCETTO 

Si organizzerà un minicampionato a girone unico  da realizzarsi presso i campi da calcio dei comuni di:

  • Casalfiumanese
  • Sassoleone
  • San Martino in Pedriolo
  • Borgo Tossignano
  • Codrignano
  • Fontanelice
  • Castel del Rio
  • Comunità Il Sorriso 

e di calcetto di:

  • San Martino in Pedriolo
  • Borgo Tossignano
  • Fontanelice

Il torneo a 10 formazioni si svolgerà a concentramenti alternativamente nei campi suindicati a partire dal mese di luglio e terminerà e terminerà entro il 31 marzo 2006. 

Ogni team in gara dovrà essere formata da una squadra di calcio (11 elementi) e una di calcetto (5 elementi) che si confronteranno nelle due specialità determinando una classifica per team e non per squadra. 

Obiettivi specifici raggiungibili:

  1. favorire la pratica sportiva per tutti ed a tutte le età in forma agonistica ed amatoriale;
  2. l’attività di squadra come superamento di disagi sociali fra cui la difficile integrazione di etnie diverse;
  3. utilizzazione omogenea e razionale di buona parte della impiantistica sportiva esistente nella vallata;
  4. possibilità di trasformare questa attività in un gioco di ruolo.  

2.    ORIENTEERING

 Con la finalità di utilizzare le risorse presenti sul territorio, si presuppone di avviare questa pratica nuova per lo sport italiano, adattandola ai percorsi vita già operativi attraverso la mappatura prevista dall’Orienteering.

La Uisp Territoriale Faenza e Imola in collaborazione con esperti istruttori, tracciatori e cartografi di Orienteering, si occuperà della formazione di istruttori necessari e con l’obiettivo di avviare e orientare a questa professione, membri della Comunità Montana.

L’Orienteering è chiamato lo sport dei boschi, perchè il suo campo di gara ideale è il bosco, ma si può praticare anche in altri ambienti qualicentri storici, parchi pubblici, campagne, ecc.

Chi pratica l’Orienteering agonistico usa normalmente un abbigliamento specifico ed una bussola.

L’ambiente in cui si svolge è principalmente quello naturale,
è una corsa Orientamento, una prova contro il tempo, in cui il concorrente, con l’ausilio di una carta speciale molto particolareggiata e della bussola, deve raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo, transitando per una serie di punti di controllo che vanno frequentati nell’ordine stabilito.

La scelta di percorso da un punto di controllo all’altro è libera ed è fondamentale la veloce e precisa lettura della carta topografica. 

Obiettivi specifici raggiungibili:

  1. Attività che sviluppa doti individuali di riconoscimento attraverso regole comuni, e’ una competizione con se stessi, soprattutto per la ricerca continua del giusto equilibrio fra le possibilità del proprio corpo gestite da un corretto ragionamento logico;
  2. Abitua ad un linguaggio universale che e’ la interpretazione e la lettura dei messaggi  della natura;
  3. Valorizza l’ambiente ed il patrimonio naturale della natura che circonda i comuni della vallata;
  4. Non pone limiti di età o barriere di cultura;
  5. Viene praticata cielo aperto anche nei centri storici;
  6. La mappatura del territorio diviene patrimonio locale per promuovere il turismo sportivo. 

3.    PALLAVOLO 

La Uisp Territoriale Faenza e Imola con il settore sportivo Uisp Territoriale Faenza e Imola (nonché Imola Volley), già presente sul territorio Imolese, sia nell'attività promozionale che agonistica partecipando ai campionati di serie B femminile Nazionale, intende diffondere anche in zone che abitualmente richiamano minor attenzione questa pratica sportiva attualmente di grande attenzione da parte dei media.

In questa stagione sportiva sono state seguite attraverso i corsi per le giovanissime e le atlete per le squadre agonistiche oltre 300 associate. 

Si prevede l’avvio di tappe del circuito si svolgeranno presso i campi adibiti nei comuni di:

  • Borgo Tossignano
  • Casalfiumanese
  • Tossignano
  • Fontanelice
  • Castel del Rio 

Un circuito fra rappresentative territoriali di formazioni miste under 12 e under 16.

Ogni rappresentativa in gara dovrà essere formata da una squadra mista di pallavolo under 12 e una squadra - under 16 che si confronteranno nelle due specialità determinando una classifica per rappresentativa e non per squadra.

Ogni squadra può essere formata da tre maschi e tre femmine o da due maschi e quattro femmine. 

Obiettivi specifici raggiungibili:

  1. favorire la pratica sportiva per tutti ed a tutte le età in forma agonistica ed amatoriale;
  2. l’attività di squadra come superamento di disagi sociali fra cui la difficile integrazione di etnie diverse;
  3. utilizzazione omogenea e razionale di buona parte della impiantistica sportiva esistente nella vallata;
  4. possibilità di trasformare questa attività in un gioco di ruolo. 

4.    PING PONG

Il ping pong è una pratica già diffusa dalla Uisp Territoriale Faenza e Imola, vista nell’ottica del gioco socializzante, di gioco fra piccoli e grandi e di incontro socio-culturale.

Il ping pong è un gioco globale e popolare, nato in oriente e praticato ovunque, con regole semplici e di facile assimilazione, nel quale tutti si sono cimentati almeno in un’occasione. Dai circoli ricreativi agli oratori, dagli stabilimenti balneari alle palestre, dalle scuole ai palasport, passatempo o attività agonistica, lo sport dai due nomi si propone di far divertire anche nel nuovo millennio.
Racchetta, pallina, un tavolo dalle caratteristiche adeguate attraversato a metà da una rete e almeno un avversario, sono questi, in estrema sintesi, gli elementi necessari per dare vita a una partita di tennistavolo. Accanto a quella che è la sua denominazione ufficiale ce n’è un’altra con cui questo gioco è conosciuto in tutto il mondo, cioè ping pong. E’ opinione comune che con questo nome universale, che richiama il battere e ribattere della palla tra racchetta e tavolo, si indichi il gioco per gioco, vale a dire il diffuso passatempo praticato, con le regole ridotte al minimo, in diverse situazioni ricreative. Il tennistavolo sarebbe invece la versione agonistica e ufficiale del gioco, con le sue federazioni, i suoi regolamenti, i suoi tornei e campionati. Giocare a ping-pong, è e rimane un attività dilettantisca, dedicarsi al tennistavolo è invece un’attività sportiva che richiede costanza, impegno e disciplina.

Si tratta comunque di due facce della stessa medaglia, o meglio della stessa racchetta.

Vanno quindi bene entrambi i nomi, nonostante la sottile differenza.
Regole semplici e meccanismi di facile assimilazione fanno sì che il tennistavolo sia uno sport per tutti.

L’assenza di contatto fisico fa sì che il ping pong abbia una valenza sociale: è uno degli sport più praticati dai disabili, per i quali tavolo, pallina e racchetta non sono una barriera, bensì offrono una possibilità di svago, nonché di confronto anche con i normodotati, si gioca più o meno alla pari.

Si intende proporre un corso di formazione per formatori (istruttori e/o allenatori) della durata di 100 ore, un corso di avviamento al PING PONG per tutti della durata di 96 ore rivolta a tutta la popolazione anche a portatori di handicap.

I corsi si concluderanno con una esibizione di atleti di alto livello anche provenienti dal mondo dei disabili.

Obiettivi  specifici raggiungibili:

Sviluppo di un’attività praticabile a 360°, per genere, età e cultura, quindi visto in un’ottica di incontro e condivizione culturale. 

5.    TAI  CHI

Il Tai Chi è una particolare disciplina che permette di avvicinarsi allo sport con una visione meno agonistica, non è un arte o sport di combattimento, ma un metodo di trasformazione, ossia come un’arte per promuovere la vita, un modo per conoscere profondamente se stessi e gli altri, per imparare a rispettare la vita di tutte le cose.

Il Tai Chi insegna a vincere senza combattere, a cedere senza subire, lasciando passare oltre l'aggressività che tenta di danneggiare e coinvolgere.

È un’attività che trova la sua collocazione ideale nel contesto paesaggistico della Comunità Il Sorriso, e può assumere anche la veste di momento di incontro con la comunità. 

Nel contesto pedagogico delle discipline orientali l’esempio costituisce fondamento della relazione con l’allievo, rimanda al rapporto maestro – allievo, legame fondamentale della vita. Il Tai chi denota l’approccio al mondo espresso dal taoismo, il quale sostiene che la manifestazione della vita va ricercata all’interno della natura.

Al Tai chi corrisponde la concezione di vita dinamica, modello di sviluppo ricorsivo, ed ha messo in evidenza la necessità del cambiamento.

Questo spiega la connotazione di questa pratica orientale in grado di fornire all’individuo elementi per agire sulla sua coscienza e sul suo comportamento per migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri.

Si procederà alla formazione degli istruttori utilizzando il corso di avviamento per i praticanti come palestra a cielo aperto e scuola di formazione.

La palestra a cielo aperto è in realtà tutto il territorio cittadino, dal centro storico ai parti ai boschi ai giardini ecc. perché la pratica del Tai chi e’ una pratica quotidiana che aiuta le persone al confronto con gli eventi della vita.

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