Comitato Territoriale

Imola Faenza

Il corpo amico

IL CORPO AMICO
Progetto Uisp che coinvolge 9 città, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Ssociali nell'ambito della legge 383/2000 di promozione sociale.

Progetto del comitato di Imola

 Motivazioni

Il corpo è un luogo di conoscenza attraverso il quale creiamo un mondo secondo il senso che la nostra relazione con essa ci suggerisce.

Il corpo ha quindi la funzione di “sorgente di intenzionalità”, che di volta in volta crea ogni nostra azione, sia essa parola, gesto, sguardo o movimento; è infatti il primo "mezzo" attraverso cui comunichiamo con l'ambiente; il nostro corpo ci parla attraverso il dolore, il piacere, ecc. e contemporaneamente manda una serie ininterrotta di messaggi verso il mondo esterno.

Questo ci consente di riflettere sulla relazione interpersonale che, se da un lato ci permette di cogliere attraverso indizi la personalità dell’altro e dell’altra, dall’altro lato rende chiara l’ambiguità  dell’essere un corpo e dell’avere un corpo che spesso va ad ostacolare un contatto più profondo, e quindi di cogliere una visione della realtà più ampia. 

La scuola nel fondamentale compito educativo può promuovere e sviluppare le potenzialità dei/delle giovani, attraverso esperienze sia di carattere espressivo - creativo, sia di carattere fruitivo - critico. Può favorire lo sviluppo e la maturazione della capacità di comunicare, chiarire ed esprimere il proprio mondo interiore attraverso linguaggi figurativi, musicali e corporei.

Uisp Faenza Imola, si propone come partner delle scuole con la realizzazione del  progetto Il corpo amico nell’educazione ai sentimenti e al rispetto, un progetto che ha la finalità di diffondere la cultura del rispetto e della legalità.

Il progetto intende proporre, attraverso i principi di una pedagogia attiva, esperienze concrete che possano favorire la scoperta della relazione uomo/donna attraverso l’incontro diretto e coinvolgente del linguaggio della danza, del teatro, dello sport e delle sue enormi possibilità vitali e trasformative.

La proposta di questa esperienza nasce pertanto dall’incontro dei principi base della danza e del teatro, delle discipline orientali, che convergono per dare vita ad un percorso dedicato alla conoscenza di sé e al riconoscimento degli stereotipi culturali che ognuno di noi assorbe sin dai primi anni di vita e che condizionano comportamenti e scelte di vita. Il progetto intende porre l’attenzione sulla possibilità di valorizzare ed integrare le diverse abilità dei/delle partecipanti, ma mettendo tutti gli allievi/e, nella condizione di poter effettuare la propria ricerca.

Obbiettivi

Costruire insieme un luogo all’interno del quale sperimentare concretamente, sia nelle attività pratiche che in quelle intellettuali, l’attualità delle questioni relative alla differenza di genere.

Gli strumenti per realizzare l’obiettivo, attraverso azioni esperienziali, sono il movimento sportivo, della danza e del teatro, orientati a:

  • migliorare le capacità di relazione e di percezione sensoriale del singolo individuo;
  • favorire l’autostima e la socializzazione attraverso il riconoscimento e l’accettazione di sé e dell’altro/a nelle proprie potenzialità e limiti;
  • fornire agli allievi/e l’opportunità di rendersi protagonisti in un’esperienza d’apprendimento concreta caratterizzata dalla sperimentazione attiva, complementare alla modalità classica di lezione frontale;
  • proporre occasioni strutturate di vivere diversamente e in modo intenso e consapevole l’ambiente scolastico e i suoi spazi;
  • offrire la possibilità a studenti con differenti abilità di incontrarsi insieme;
  • permettere agli studenti diversamente abili di essere protagonisti di un’esperienza, nella stessa misura degli altri;
  • tessere i presupposti per un dialogo continuativo  con gli insegnanti e le insegnanti  per trovare correlazione fra le esperienze proposte all’interno dei laboratori e gli argomenti trattati a lezione, con l’intento di donare continuità e coerenza all’intervento educativo.

 

Scuole coinvolte

Istituto di scuola secondaria “Innocenzo da Imola” Via Cavour, 28 – Imola.

 

Metodologie

La realizzazione del progetto comporta la messa in atto di attività esperienziali, introdotte dal circolo magico, per creare e tutelare la dimensione gruppale. Le attività sulla base delle loro specifiche caratteristiche tecniche comportano un riscaldamento finalizzato ad attivare il corpo e la mente per vivere con consapevolezza quanto proposto.

È prevista la visione di sezioni filmografiche attinenti alle tematiche che sono il filo conduttore del progetto, per favorire l’attivazione di un confronto sulle esperienze vissute nel piccolo gruppo, e con la possibilità di aprire il discorso all’intera classe.

Momenti delle attività e di ricerca confluiranno in un documento video.

  

1.  ATTIVITÀ MOTORIA - discipline orientali (karate) 

Oggi il karate si presenta al pubblico come pratica sportiva basata sul combattimento senza armi, è in realtà un’espressione complessa della civiltà orientale, ma non va dimenticato che l’addestramento al combattimento è una preziosa forma educativa; un concetto di educazione  legato a quello di personalità e di socialità, in quanto l’individuo interagisce con altri individui.

Si può quindi definire che il karate è un’arte, una disciplina che si applica a mani nude e che rafforza il corpo e lo spirito: è un'attività completa ed una filosofia di vita.

Il karate insegna agli allievi/e a coltivare il rispetto per gli altri e per il mondo che ci circonda, sviluppa grande autocontrollo ed equilibrio psicofisico, a comprendere il significato di paura e coraggio

La pratica del karate da parte di giovani e giovanissimi è finalizzata allo sviluppo completo ed armonico della loro personalità favorendone le iniziative ed aiutandoli a conquistare la propria identità. In particolare gli stimoli, proposti distintamente e gradatamente all’età, sono volti al miglioramento dei seguenti aspetti:

  • Sviluppo delle capacità motorie e delle funzioni cognitive, con particolare attenzione al miglioramento della propria consapevolezza corporea e quindi del controllo e della gestione del corpo in movimento nello spazio;
  • Sviluppo della propria consapevolezza interiore e della capacità di controllare e gestire la propria emotività;
  • Opportunità di espressione, di socializzazione nonché di confronto;
  • Partecipazione attenta e motivata ad un lavoro di gruppo nel pieno rispetto delle regole;
  • Lotta all’emarginazione, con speciale attenzione all’inserimento nel gruppo di individui portatori di problematiche particolari.

Gli strumenti per vivere l’esperienza del karate sono degli esercizi che hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulle cinque regole fondamentali di questa arte marziale giapponese: Esercizi per la ricerca e la perfezione del carattere, per capire l’importanza delle regole,  per comprendere le norme comportamentali necessarie per capire gli altri ed essere accettati, per comprendere la misura delle proprie azioni.

2. TEATRO

Il teatro è in grado di portare ad un contesto scolastico un surplus di comunicazione tra giovani ed educatori, indirizzando e regolando le tensioni inconsce e liberando dal carico di conflitti e preconcetti, attraverso il gioco e la rappresentazione, la socializzazione delle esperienze individuali e la condivisione di obiettivi comuni.

Come lavoro di gruppo il teatro promuove l’integrazione tra gli individui, insegnando a relazionarsi con gli altri e a comunicare al di la di barriere sociali, culturali e di genere.

Il laboratorio intende porre l’attenzione sulla corporeità, il movimento, le parole che concorrono a produrre significato. Attraverso le sue basi può recuperare capacità già presenti in una persona come il porsi in rapporto con l’altro da sé, mettersi nei panni di e fare come se, quindi essere se stessi e capire gli altri.

3. DANZA

La danza non è solo arte e cultura, ma espressione sociale, un linguaggio visuale, corporeo e figurativo che può veicolare emozioni molto intense, favorire mutamenti che oltrepassano il piano puramente fisico, e di conseguenza contribuire allo sviluppo di un percorso educativo unitario ed interdisciplinare.

 

Le attività proposte privilegiano una riflessione della modalità espressiva non verbale, delle diverse  esperienze pratiche:

  • Presa di coscienza e sperimentazione del corpo e delle possibilità espressive del movimento in relazione alle diverse mobilità che si incontrano
  • Educazione all’ascolto e alla gestione della respirazione in relazione al movimento corporeo
  • Manifestazione dell’espressività attraverso i gesti e gli atti del corpo
  • Gestione consapevole del corpo in relazione allo spazio
  • Percezione e sperimentazione pratica della dimensione ritmica
  • Interiorizzazione dei concetti di coesione, partecipazione, aggregazione, negoziazione

 

 

4. DIFFERENZE DI GENERE

Il progetto ha l’obiettivo di gettare le basi per un’educazione alle differenze e alla pluralità, non semplicemente tra maschile e femminile, .per  riconoscere e non nascondere le differenze interne alle stesse soggettività femminili (e maschili). Questa ri-educazione deve fare affidamento, soprattutto sull’immaginario delle giovani e dei giovani, quindi stimolare il desiderio di una nuova relazione, una nuova forma di coabitazione di genere , una decostruzione critica delle forme stereotipate attraverso cui le identità di genere sono culturalmente e socialmente plasmate.

Strumenti per realizzare questo obiettivo sono la riflessione e il confronto sulle emozioni, su stereotipi e convinzioni, che allieve/vi possono mettere in atto con la visione di filmati e documentari adeguatamente monitorati dall’intervento di una facilitatrice.

Verifiche

La verifica viene effettuata in itinere, mediante l’osservazione diretta, lo svolgimento di esercizi individuali e generali riepilogativi degli argomenti presentati e la verbalizzazione di opinioni e vissuti, per valutare il grado di attivazione e coinvolgimento rispetto ai contenuti e poter così modulare adeguatamente la presentazione delle attività. 

 

Risultati attesi

Formulare nuove metodologie di approccio per lo sviluppo degli obiettivi indicati, individuando le tecniche e l’esperienza dei gruppo intesa come linguaggio corporeo, di percezione, conoscenza e comunicazione di sé come “mezzo” in grado di esprimere, di contribuire allo sviluppo delle capacità percettive ed alla sensibilità del preadolescente, dando un primo avvio alla capacità di giudizio critico, alla capacità di esprimersi e comunicare.

I percorsi prospettati, privilegiando il processo pedagogico rispetto al prodotto finale, non finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo, ma volto all’apprendimento individuale e alla condivisione delle esperienze all’interno del gruppo, discostandosi in questo modo da un contesto giudicante.

Guarda le Foto realizzate durante le attività sul sito UISP Nazionale!

Guarda il video finale del Progetto!

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
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