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Liguria

L'Uisp su Rai Tre con Pino Tesini, ospite di Agorà

Che cosa insegna il judo, al nostro quotidiano e alla politica? “Il rispetto, a stare tra la gente, a vivere con gli altri. Per fare judo bisogna essere in due, fai tutto insieme”. La domanda è della giornalista e conduttrice Serena Bortone. La risposta è di Pino Tesini, storica figura dell’Uisp genovese e ligure, maestro di judo e di vita. Il contesto è insolito: si tratta di uno studio televisivo, quello della puntata di lunedi 30 aprile di Agorà, contenitore quotidiano di politica e attualità in onda su Rai Tre (GUARDA IL VIDEO).

Un’intervista che vuole essere diversa dalle altre, che parla dell’ottantenne Tesini ancora in perfetta forma e che racconta la Genova dei camalli, il judo e la politica di oggi. Tesini sta al gioco: “Il judo insegna anche a cadere, una volta cadi e una volta fai cadere. La caduta è una cosa importante, è una tecnica di judo. La cosa importante è alzarsi”

“Questo in politica è fondamentale” annuisce la Bortone. “Il problema della politica è come la fai. Quando prometti cose impossibili è difficile poi fare degli accordi”. Poi parla della sua militanza, di Renzi (del quale è un elettore) e cita Tomasi di Lampedusa: se la prende con chi dice di voler cambiare tutto e in realtà punta a non cambiare niente.

Chi è Pino Tesini lo racconta Gian Luca Favetto nell’ultimo numero de Il Venerdi di Repubblica del 27 aprile 2018 (pagg. 76 e 77; pag. 79): un ritratto a 360 gradi e 7 dan, con tanto di foto: “è per tutti il “maestro” dopo una vita trascorsa tra porto di Genova e tatami, a 80 anni ancora insegna il suo sport”. Ma perché è così importante “il rispetto” per Tesini? Lo spiega sulle pagine del Venerdi: “Tutto quello che ho imparato nella mia vita l’ho imparato dal judo e dal Partito Comunista, che erano la stessa cosa: imparavi la solidarietà, la collaborazione e il rispetto”. Su di un muro della sua palestra – prosegue l’articolo - a Genova, c’è scritto: “Insieme per crescere e progredire col miglior impiego dell’energia”. E pensare che oggi lo chiamano sviluppo sostenibile, e invece è una frase di Jigoro Kano.

Ma un rammarico Pino Tesini ce l’ha: non essere riuscito a far citare l’Uisp nella lunga intervista al Venerdi. Alla trasmissione di Agorà si è rifatto: per non sbagliare si è presentato in studio kimono e con una giacca sportiva rossa con un logo Uisp ben visibile. Proprio lì, sulla sinistra, all’altezza del cuore.
(di I.M. - responsabile comunicazione e stampa Uisp nazionale)

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