Nazionale

Parlamento un po' più sociale: Fossati tra gli eletti alla Camera

Oltre al presidente dell’Uisp anche altri candidati del non profit eletti: Beni, Marcon, Olivero, Patriarca, Boldrini, Marino

Della nutrita truppa di candidati dirigenti del non profit, oltre a Filippo Fossati, presidente dell’Uisp, entrano anche  Olivero, Boldrini, Marino, Marcon, Beni e Patriarca.

Questo è stato il commento di Pietro Barbieri, portavoce del Forum del Terzo settore: “La loro nomina rappresenta un riconoscimento del ruolo che il terzo settore può giocare come motore di sviluppo, nel rinnovamento della classe dirigente e del modo di intendere la cosa pubblica”

Il grande equilibrio, la rivoluzione grillina, il mancato successo di alcune liste (Scelta civica con Monti, Sel e Rivoluzione civile) sembrano aver penalizzato alcuni dei candidati che da dirigenti del non profit avevano deciso di mettersi in gioco in occasione di queste elezioni politiche. Prendiamo le notizie da Redattore Sociale per fornirvi questo primo quadro:

In Toscana entrano in Parlamento due esponenti di spicco del sociale. Si tratta di Filippo Fossati, presidente della Uisp nazionale, e Paolo Beni, presidente dell’Arci nazionale. Entrambi sono stati eletti col Partito Democratico alla Camera dei deputati. Resta invece fuori dal Parlamento Flavio Lotti, candidato con la lista di Ingroia alla Camera, organizzatore della Marcia per la pace Perugia-Assisi e per 16 anni coordinatore della Tavola della Pace.

Dal Piemonte, approda in Parlamento l'ex presidente delle Acli Andrea Olivero, in lista con Monti al Senato. Passa anche Edoardo Patriarca, ex portavoce del Forum terzo settore e presidente dell'Istituto italiano della donazione, candidato alla Camera con il Pd. Rieletto anche l'ex presidente delle Acli, predecessore di Olivero, e parlamentare uscente Luigi Bobba (sempre con il Pd). Infine, scranno conquistato alla Camera anche da Davide Mattiello, braccio destro di don Ciotti al Gruppo Abele e referente regionale di Libera Piemonte (anche lui Pd).

In Veneto, promozione sicura per Giulio Marcon, ex portavoce della campagna Sbilanciamoci, che era n. 2 alla camera dietro Vendola e primo dei non eletti

Ce la fanno in Emilia Romagna Bruno Molea alla Camera (Lista Monti), presidente nazionale Aics e Luigi Marino, ex presidente di Confcooperative. Marino era in lista con Scelta civica Monti al Senato. Nella stessa regione resta fuori Pasquale Pugliese, fondatore del Movimento nonviolento, in lista con Sel alla Camera.

Successo nel Lazio per Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant'Egidio, eletto come capolista alla Camera nella lista Scelta civica con Monti. Niente da fare invece, sempre nella lista montiana, per Gianni La Bella, amministratore della Comunità di S.Egidio, e per Mario Giro, responsabile relazioni internazionali sempre di S.Egidio, entrambi in lista alla Camera. Ce l’ha fatta invece Ileana Argentin, ex assessore romano e deputata uscente, in lista con il Pd.

In Abruzzo, niente da fare per il giornalista ed ex presidente della Fnsi Roberto Natale, candidato al Senato con Sel. Lo stesso Natale, ha visto svanire il seggio anche nell’altra regione in cui era candidato: l’Umbria.

In Campania, ce l'ha fatta Laura Coccia, atleta parolimpica. Niente da fare per Sergio D’Angelo, ex assessore alle Politiche sociali del comune di Napoli, presidente del gruppo di imprese sociali Gesco e vicepresidente nazionale di Legacoopsociali. D’Angelo era il lista con Rivoluzione civile di Ingroia.

Niente da fare in Puglia anche per Stefano Leoni, ex presidente del Wwf, in lista anch’egli con Rivoluzione civile alla Camera. E sempre in Puglia disco rosso per Rita Cutini, docente di Servizio sociale e persona vicina alla Comunità di S.Egidio, per la quale ha pubblicato anche il volume “Viva gli anziani”.

In Calabria, porte chiuse al Parlamento per Gabriella Stramaccioni, ex coordinatrice nazionale di Libera, candidata con Rivoluzione civile alla Camera, e per Katia Stancato, ex portavoce del Forum Terzo settore Calabria, in lista con Monti al Senato.

In Sicilia è stata eletta con Sel al Senato la portavoce dell’Unhcr in Italia, Laura Boldrini. Boldrini che era capolista anche nelle Marche, ma sembra che opti proprio per il seggio siciliano, lasciando via libera alla seconda arrivata in terra marchigiana. Sempre in Sicilia, ce l’ha fatta Flavia Nardelli, segretaria generale dell’Istituto Luigi Sturzo, capolista Pd alla Camera. Resta fuori invece Franco La Torre, presidente di Flare e in lista alla Camera con Rivoluzione civile.

 

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