Nazionale

Italia dopo il voto: parliamo di terzo settore

Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp e neoeletto nella Camera dei deputati è intervenuto nel congresso toscano Uisp, tenuto lo scorso sabato a Firenze. Fossati ha rilanciato il ruolo dell’Uisp e dei cosiddetti corpi intermedi in quanto organismi in grado di valorizzare la democrazia, la partecipazione e la socialità dei cittadini. A proposito della situazione che si è creata con il voto del 25 e 26 febbraio, Fossati ha detto: “C’è una spinta populista che teorizza e pratica il superamento delle forme associative. Penso che lo sport sia innanzitutto un grande fatto collettivo e sociale al quale non vogliamo rinunciare. D’altra parte da queste elezioni viene un campanello d’allarme da tutte le persone che si muovono secondo percorsi individuali, nella politica e nel sociale, non cercando associazioni o reti di riferimento. Questa riflessione, trasposta al nostro interno, ci sollecita una domanda: l’Uisp è l’associazione delle società sportive ma anche dei soci individuali, che sono in numero crescente. Per questi ultimi facciamo tutto il possibile per coinvolgerli nei meccanismi di partecipazione e di rappresentanza? Rispondere a domande di questo tipo significa rispondere a chi pensa che dell’associazionismo si possa fare a meno. Non a caso nel programma del Movimento 5 Stelle di associazionismo si parla poco o niente. Per quanto ci riguarda, non smettiamo mai di farci domande nuove: l’associazionismo sportivo è un fenomeno collettivo del quale dobbiamo andare fieri e l’Uisp ne è una grande interprete. La rete e il web sono molto importanti ma teorizzare che possano sostituire la partecipazione, i meccanismi di rappresentanza dei cittadini e i percorsi di democrazia, mi sembra davvero rischioso. Dobbiamo rispondere a tutti i populismi, quelli che vengono dal vertice e quelli che vengono, per così dire, dalla base. Senza i nostri legami sociali fatti di passione e volontariato, la democrazia di questo paese sarebbe più debole e le persone più sole. La nostra è pratica di democrazia attraverso lo sport. Non dobbiamo dirlo con timidezza ma dobbiamo esserne orgogliosi”.

Qual è il giudizio di Pietro Barbieri, portavoce del Forum del Terzo settore, rete della quale l’Uisp è parte, rispetto alla situazione politica post-elettorale? “Molte cose del programma del Movimento sono largamente condivisibili – dichiara Barbieri a Redattore Sociale - ma quando arriviamo al non profit, al sociale, all’educazione troviamo solo linee generali. Probabilmente è un movimento che semplicemente non era pronto ad affrontare questi temi. Mentre sulle questioni legate all’ambiente c’è una profonda vicinanza con le nostre organizzazioni. Abbiamo ben presente che si tratta di persone che non provengono dal mondo accademico e c’è da dire che è sempre stato difficile trovare un accademico che si occupasse di terzo settore in maniera seria e non stereotipata. Tuttavia è tutto ancora da capire”.
Per Barbieri, tuttavia, l’urgenza oggi è quella che il Paese si doti di un “governo solido, coeso e duraturo”, mentre sul possibile confronto tra Forum e Movimento 5 Stelle non ci sono certezze. “Bisogna capire esattamente quali sono le politiche che vogliono mettere in campo – ha chiosato Barbieri - ma è tutto un punto interrogativo. Nel vecchio sistema sapevamo di avere alcune condizioni di rappresentanza non sufficienti, sottovalutate, in alcuni casi sbagliate. Però c’erano delle certezze. Qui non abbiamo più nessun punto di riferimento e dobbiamo capire cosa accadrà”. (I.M.)

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