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"La città che cammina", di Giulio Bizzaglia

Il nuovo libro del sociologo ci spiega che camminare conviene
Giulio Bizzaglia, docente di Sociologia dello sport presso l’università di Roma Tor Vergata, da alcuni anni ha incentrato la sua attività di studio e ricerca sul cammino e sulla camminabilità delle città. Da questa riflessione nasce il libro “La città che cammina. Per una sociologia del corpo metropolitano”, edito da Franco Angeli (pp. 140, € 17,00). Il libro, che è stato presentato a Roma martedì 27 maggio nella sala Pietro da Cortona in Campidoglio, spiega le ragioni del camminare, che conviene sotto molti punti di vista: è un’attività fisica di tutto rispetto, favorisce le relazioni, vivifica la città, concorre a risolvere traffico e inquinamento, aumenta la sicurezza dei cittadini, realizza il diritto a una cittadinanza più ampia, apre la strada all’introspezione, permette la migliore conoscenza dell’ambiente e si se stessi, genera salute. 

“Quando nel 1999 ho iniziato ad occuparmi del tema del cammino – scrive Bizzaglia nella prefazione al libro - il problema era insito nella difficoltà ad apparentare cammino e attività sportiva, per quanto intesa in senso lato, difficoltà discendente da una residua chiusura valoriale la quale, anche se non esplicitata, lavorava sotterraneamente per mantenere separati i due piani. Solo con il tempo, con la graduale conoscenza (anche empirica) della ricchezza motoria e sociale che il camminare mette a disposizione ho mutato opinione, iniziando a proporre in vari ambiti, prima timidamente poi con crescente convinzione, il cammino come meritevole e notevole campo di studio. Non si tratta di un percorso autoreferenziale, soggettivo: nello scenario internazionale è ormai attiva una pluralità di movimenti e organizzazioni che operano sul tema del cammino a vari livelli incrociando tematiche le più varie, l’ambiente, la mobilità, la salute, la socialità, l’urbanistica”. 

La camminabilità, ovvero la fruibilità della città mediante il cammino, costituisce una risorsa disponibile per la rigenerazione urbana resa necessaria dalla grande crisi, nella consapevolezza che non è possibile un ritorno al passato, né lo sarà mai. Dalla crisi si uscirà sviluppando la società, gli essere umani, le istituzioni: tutti insieme. In questa prospettiva la ricerca riportata nel volume – svolta con tecnica Delphi – nasce dal convincimento che camminare nella città sia un autentico esercizio di libertà, per tutti.

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