Nazionale

In libreria due nuove uscite sul mondo dello sport

Una ricostruzione storica della pratica sportiva legata all'evoluzione della società e un approfondimento sul doping
Segnaliamo due interessanti novità in libreria legate al mondo dello sport: “Il tempo dello sport”, di Maria Aiello e “Qualcuno corre troppo”, di Lamberto Gherpelli (di prossima uscita), entrambi edite dal Gruppo Abele, all’interno della collana Le staffette.

Il libro di Maria Aiello (552 pagine), che contiene una postfazione di Bruno Pizzul, presenta lo sport come gioco, attività fisica, mezzo di comunicazione universale, accessibile a tutti e da tutti in qualche misura utilizzato. Smuove masse di persone (e fiumi di denaro), aiuta a creare nuovi rapporti personali e a consolidarne altri, appassiona, dà svago, gioie e delusioni. Lo sport è, dunque, un elemento di primo piano nella vicenda secolare delle donne e degli uomini. E tuttavia esso non ha, a tutt’oggi, una sua storia complessiva e completa, in grado di guidare e arricchire chi lo pratica, chi lo guarda, chi ne è semplicemente incuriosito. Anche per supplire a tale carenza nasce questo volume, che esplora il mondo della pratica sportiva e della sua interazione con la società, percorrendo 4.000 anni di storia, i diversi continenti e le più disparate discipline (note e meno conosciute). Non semplice cronaca, ma ricognizione partecipe di un percorso che riassume le tensioni più nobili dell’umanità. Che cos'è lo sport? Come nei secoli è cambiata la percezione della pratica sportiva? Come è variato il suo rapporto con la società e la sua rappresentazione? 
Maria Aiello è avvocato e studiosa di storia dello sport e di diritto sportivo, coltiva da sempre la passione per lo sport, dapprima come atleta (lancio del peso, judo e vela), poi come dirigente. Già docente di storia e diritto sportivo, alla European School of Economics (ese) Milano, ora insegna diritto e gestione dello sport presso l’UnieCampus. Per le sue attività e per le sue pubblicazioni, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Coni (2005), il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2005), il Premio Speciale del Presidente Trofeo internazionale Penna d’Autore (2007) e il Premio Isimbardi (2013).

Lamberto Gherpelli, invece, è un osservatore e studioso del mondo calcistico, ha militato nella prima metà degli anni Settanta nelle giovanili della Reggiana. Ha scritto per il Guerin Sportivo e per Il Resto del Carlino di Reggio Emilia. Autore versatile e multiforme ha pubblicato, in tema di sport, Un calcio alle stelle (Koala, 2000). Il suo libro contiene la prefazione di Damiano Tommasi e dopo "Lo sport del doping" di Alessandro Donati, apre una nuova finestra sull’abuso di sostanze e farmaci nell’attività sportiva. Questa volta il riferimento è allo sport più amato e diffuso nel nostro Paese: il calcio. L’indagine di Lamberto Gherpelli parte dalla mitica nazionale di Vittorio Pozzo e arriva fino ai giorni nostri, attraverso atti giudiziari e testimonianze dirette. Il quadro che ne deriva restituisce una realtà sconosciuta e drammatica: negli ultimi sette-otto anni la percentuale dei calciatori morti per attacchi cardiaci e aumentata del 33%, i decessi per leucemia linfoide sono stati 35 volte più numerosi rispetto al resto della popolazione, mentre l'incidenza della SLA è 24 volte superiore rispetto alla popolazione normale.
Damiano Tommasi, nell'introduzione al volume si chiede: “Non so se è un campanello d’allarme o un atto d’accusa, di certo questo testo è un grande punto interrogativo. Da dove iniziare? Quali tasti toccare?”.

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