Nazionale

Uisp Veneto: cosa chiede lo sport sociale alla nuova Giunta

In vista delle elezioni regionali, la Redazione Uisp prosegue il ciclo di interviste. Parla C.Rutka, presidente Uisp veneto
Prosegue la rassegna di Uispress sulle regioni che andranno al voto il 31 maggio. Lo sport è tra i temi presenti nella campagna elettorale? E ancora: quali sono le proposte in campo tra i vari schieramenti? Infine: che cosa chiede l’Uisp alla futura Giunta e al presidente? Abbiamo girato le domande a Claudia Rutka, presidente Uisp Veneto: “Tutti i principali candidati, Zaia, Tosi e Moretti, stanno parlando di sport di cittadinanza, ovviamente poi sono diverse le idee su come realizzarlo. Noi abbiamo deciso di non schierarci, ma siamo andati ad ascoltare quelli che ci hanno invitato, in particolare abbiamo coltivato i rapporti con i candidati al Consiglio regionale. Una cosa che abbiamo chiesto, che ci è mancata molto nell’ultima legislatura, è l’assegnazione di un assessore allo sport, perché fino ad ora le varie competenze erano divise tra tre referenti: non avevamo nessun riferimento e negli anni non si è costruita una politica sportiva, quindi dopo le elezioni si partirà da zero. Nel frattempo, grazie alla minoranza della Giunta uscente si è lavorato per portare a casa la nuova Legge sullo sport: l’Uisp ha collaborato con i promotori e la legge è stata approvata l’11 maggio”.
Per leggere il testo della legge clicca qui

Che valutazione dai di questa nuova legge regionale sullo sport?
“La legge introduce interessanti novità sul tema dello sport di cittadinanza ma ha un unico grande problema, un finanziamento risibile, che in una regione come il Veneto con un altissimo numero di società e impianti è veramente insufficiente. Noi avevamo collaborato con il primo firmatario della legge Claudio Sinigaglia, che l’aveva presentata al congresso regionale Uisp di due anni fa, da allora ci sono state modifiche, il testo è una mediazione, però l’impianto è abbastanza ben assestato sullo sport di cittadinanza. Regola la gestione degli impianti sportivi da parte persone preparate e laureate in scienze motorie e che abbiano fatto corsi specifici; l'assegnazione dei finanziamenti in base alla progettualità; ribadisce che non saranno assegnati contributi a società i cui atleti abbiano fatto uso di doping, creando una specie di radiazione dall’albo regionale delle società. C’è poi la tutela di sport di nicchia ma molto seguiti nella nostra regione, come la voga alla veneta o la vela al terzo”.

"Un’altra questione su cui la Regione si è già mossa è quella relativa alla certificazione medica - continua Rutka - Il consiglio regionale dell’Uisp Veneto, in sintonia con la campagna nazionale Uisp #CorroPer un'altra idea di sport, ha lanciato una raccolta firme per la modifica del decreto Balduzzi, in particolare per chiedere che nel decreto venga specificato che il certificato medico è necessario per le attività che stressano il sistema cardiocircolatorio e non sulla base della forma giuridica dell’associazione di riferimento. In attesa che venga cambiato il decreto la Regione ha espresso in una delibera il nostro stesso punto di vista. Scriveremo un documento con cui chiedere alla regione di specificare quali sono le discipline per cui non è necessario il certificato medico. Nel momento in cui venissero specificate le discipline potremmo tesserare senza certificato chi pratica queste specifiche discipline. In conclusione possiamo dirci soddisfatti del lavoro fatto negli ultimi mesi: abbiamo raccolto alcuni frutti che debbono essere portati avanti dalla prossima Giunta”. (E.F.)

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