Nazionale

Uisp Milano: rivincita dello sport contro le mafie

Torna a vivere il Paliseo dopo il rogo doloso del 2011. M.Manno: "Dove c'è bisogno di legalità ci siamo anche noi, insieme a Libera"

Il PalaIseo riparte. Al centro sportivo Ripamonti, gestito da Milanosport, sono terminati i lavori di ripristino funzionale del palazzetto devastato dal rogo doloso dell'8 ottobre 2011.
Ritorna alla città come nuovo, anzi migliorato. Nella manifestazione di inaugurazione c'era anche l'Uisp: “Dove c’è lo sport e i suoi valori ci siamo anche noi, si tratta di un dovere civile  c’è Uisp – l'Uisp è con Libera dove si tratta di riprinistare la legalita?”

Riportiamo alcuni passaggi ripresi da Corriere.it sulla cerimonia di inaugurazione, tenuta alla fine di giugno. Un gioiello: 350 posti a sedere su un playground polifunzionale, palestra e spogliatoi nuovi a disposizione di tutto il Centro; illuminazione a led in tutta la struttura per garantire risparmio energetico. A settembre ripartiranno le attività sportive e ricreative. Ad ottobre riaprirà la piscina, completamente ristrutturata.
La storia. Nella sentenza d'appello del processo Redux Caposaldo, conclusosi nel marzo 2015, in cui il Comune è parte civile, un capitolo viene dedicato al centro sportivo, proprio per dimostrare il controllo del territorio da parte del clan Flachi. “Si può intuire, da quanto esposto, come il Centro Iseo fosse gestito da persone della congrega criminale che esercitava una sostanziale egemonia su quella porzione di territorio. … Decidevano sul personale da assumere, risolvevano le controversie, gestivano i servizi (catering), incassavano i guadagni. … La gente sapeva che per poter sperare in un posto di lavoro per i propri figli presso l’Iseo, doveva rivolgersi a Davide Flachi...”
Quattro mesi dopo la revoca della concessione da parte del Comune alla Milano Sportiva Asd, ecco il terribile incendio. Il Presidente Massimiliano Buonocore, non imputato nel processo, secondo la sentenza “obbediva alle istruzioni ricevute da chi non aveva alcuna carica o responsabilità di sorta, … perfettamente consapevole di tale funzione servile…”
Quindi il sequestro per oltre un anno della struttura completamente sventrata, la perizia dell’assicurazione e l’investimento cospicuo dell’Amministrazione per garantire la restituzione del centro alla città: 384mila euro per il PalaIseo e 826mila euro per la piscina.
Ora ci auguriamo, entro l’anno, l’aggiudicazione dei lavori per la ricostruzione della seconda palestrina, quella più ammalorata, rivolta su viale Enrico Fermi. Un altro milione di euro che prevede oltre al rifacimento della copertura, anche la coibentazione dell’intera struttura e lavori per efficientare i consumi energetici.
Dagli arresti, marzo 2011 e dall’incendio, ottobre dello stesso anno, molte cose sono cambiate. Non solo la reazione della cittadinanza, condotta dal Consiglio di Zona, dall'Amministrazione, ma un percorso condiviso per preservare le società sportive, in primis i concessionari, da interessi illeciti, mafiosi, con la redazione del Codice Etico, prodotto insieme a Transparency International e Avviso Pubblico.

Anna De Censi, Presidente della Commissione Benessere, qualità della vita, sport e tempo libero. «Questo è un posto molto importante: era stato chiuso per tanto tempo, è stato oggetto di un grave atto intimidatorio, ma ora torna a vivere». Così l’assessore Chiara Bisconti all’inaugurazione del palazzetto dello sport Palaiseo, danneggiato da un incendio doloso nel 2011 e mercoledì restituito alla città. L’inaugurazione si è tenuta in occasione della premiazione di “Sportabilia”, le Olimpiadi della Disabilità alle quali hanno partecipato circa 200 atleti con disabilità provenienti dai Centri diurni disabili del comune e da quelli gestiti dal privato sociale. «Questo è un momento di gioia per tutti gli sforzi fatti e una risposta forte a chi voleva impedirlo», ha aggiunto Bisconti. I lavori di ristrutturazione del centro, affidato dal 2011 a Milanosport, hanno riguardato le strutture interne, con il rifacimento della palestra principale e di quella più piccola, la riqualificazione dei locali adiacenti e la creazione di spogliatoi. La tribuna da 350 posti è stata messa a norma e sono state eliminate le barriere architettoniche. Il costo complessivo per la palestra è di 600.000 euro, cui si aggiungono 800.000 euro per la piscina che sarà consegnata a settembre e il lotto 2 del centro, che comprende anche la sistemazione della facciata danneggiata dall’incendio, lavori di coibentazione e la posa di pannelli solari sul tetto.
La cerimonia
«Contando tutti i lavori, anche quelli già fatti per gli impianti esterni del centro sportivo Ripamonti, la cifra totale è di circa tre milioni», spiega a margine Bisconti. Alla cerimonia hanno preso parte anche gli assessori Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli, la presidente di zona 9 Beatrice Uguccioni, il presidente del Comitato antimafia del comune Nando Dalla Chiesa e il presidente di Uisp Milano Michele Manno, che hanno premiato i vincitori delle gare tenutesi questa mattina. «Dove c’è stata un’aggressione vile e orrenda, oggi c’è il vostro sorriso», ha detto Majorino agli atleti disabili. Per Dalla Chiesa «Lo sport si prende una rivincita, era stato fermato da chi pensava di intimidire, ma questa grande vittoria è stata ottenuta proprio in un momento in cui i soldi non ci sono». Per Pierfrancesco Barletta, presidente di Milanosport, «la riapertura del palazzetto ha una valenza particolare per affermare il valore della legalità anche in un luogo dello sport ferito dalla criminalità».



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