Nazionale

L'Uisp al Festival della partecipazione de L'Aquila

Si è parlato anche di giovani e pratica motoria. Manco, presidente nazionale Uisp: "La società civile anticipa il quadro legislativo"
Si è parlato anche di sport al Festival della partecipazione, che si è tenuto a l'Aquila dal 7 al 10 luglio. Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, è intervenuto nel dibattito “Lavoro di squadra. Giovani, lavoro e partecipazione”, di sabato 9 luglio, in cui si è riflettuto su come lo sport possa favorire il coinvolgimento dei cosiddetti NEET, giovani che non studiano e non lavorano, nel mondo formativo e del lavoro. Secondo l'Istat in Italia sono oltre 2,3 milioni (il 25,7% del totale) i giovani neet, 15-29enni che nel 2015 non sono stati inseriti in un percorso scolastico o formativo e non hanno lavorato. L'incidenza del fenomeno è più elevata tra le donne (27,1%). La quota è in leggero calo rispetto all'anno precedente: nel 2014 i giovani che non studiavano e non lavoravano, erano il 26,5%. Si tratta della prima inversione di tendenza dall'inizio della crisi. 

“Qui si ha la consapevolezza della grande opportunità che il movimento sportivo può rappresentare per il reinserimento e la risocializzazione e per sentirsi a pieno titolo cittadini – ha detto Vincenzo Manco - Sono circa trenta anni che parliamo di quella fascia d’età soggetta al drop out, in cui i giovani non fanno più sport. Cosa fa la cultura sportiva in rapporto con le istituzioni su questo tema? Poco o niente, gli strumenti a disposizione e la legislazione sono fermi. La Uisp, insieme a pochi altri Enti di promozione sportiva, ha attivato presso il Coni un’azione sul piano etico e politico di trasparenza e tracciabilità dei dati degli Enti e il Coni ha messo a disposizione una piattaforma della trasparenza, che permette di redistribuire risorse pubbliche sulla base di numeri e percentuali trasparenti. Sono tutte cose che le Federazioni sportive non fanno: loro prendono le risorse per portare a casa le medaglie, come succederà a Rio, in occasione delle Olimpiadi". 

"Di fronte a questo stato di cose emerge il protagonismo della società civile, che non attende l’aggiornamento del quadro legislativo ma decide di farsi carico della questione e assumendosi delle responsabilità e organizzando attività in rapporto con le reti sociali e le istituzioni. Lavoriamo pergarantire l’accesso alla pratica sportiva come diritto di cittadinanza delle persone e guardiamo con attenzione alle criticità, tra le quali una delle più gravi è proprio il drop out giovanile. Su questo aspetto non ci sono investimenti dal punto di vista culturale: i bambini hanno bisogno di un approccio multidisciplinare, inizialmente di puro gioco, inoltre, la pratica sportiva deve essere appetibile, misurata alle necessità”. 
GUARDA IL VIDEO con l’intervento integrale di Vincenzo Manco

Il Festival è promosso da Italia, Sveglia!: ActionAid Italia, Cittadinanzattiva, Slow Food Italia e Comune de L'Aquila.

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