Nazionale

Diritti sociali

 

SPORT E DISABILITA'

Parlare di sport e disabilità significa mettersi in una dimensione nuova: quella della persona in grado di esprimere un'abilità fisica, sensoriale, intellettiva e cognitiva straordinaria e che in qualche modo ne limita le capacità di relazione, di lavoro, di vita.
In questa dimensione diventa evidente come le nostre pratiche, le norme alle quali facciamo riferimento, gli stili di vita vanno tutti ripensati, talvolta anche radicalmente.
E l'Uisp ha tutti gli strumenti culturali e l'esperienza per farsi carico della rivisitazione dello sport nell'ottica dello sportpertutti. Occorre rimettere al centro la persona, il cittadino dello sport ed aprire un tavolo di negoziazione sulle regole dell'ingaggio e della pratica, per favorire la piena diffusione dello sport e la piena partecipazione alle nostre iniziative, manifestazioni, proposte di tutti gli individui, indipendentemente dalle loro abilità.
D'altra parte "diversità" e "divertimento" vengono dalla stessa radice: divertere che significa cambiare strada, modificare la consuetudine, incrinare la routine.
Sapendo che si tratta di un salto di qualità non solo culturale ma anche in termini di strumenti e risorse, l'Uisp guarda al futuro e sente sua la responsabilità di stimolare le Istituzioni nazionali e territoriali per attivare nuove opportunità di crescita, di formazione, di comunicazione.
Alle convenzioni con la SOI (Special Olympics Italia Onlus) e con l'ANPIS (Associazione Nazionale Polisportive per l'Integrazione Sociale) che vanno aggiornate e rinforzate nei contenuti e nelle scelte di campo, vogliamo aggiungere altre intese trasversali nel panorama dello sport, aprendo a esperienze nuove, anche di carattere locale, in grado di arricchire l'elaborazione di un progetto nazionale e di un manuale o quaderno per gli operatori dello sportpertutti.

 

PORTE APERTE

Gli interventi Uisp nelle carceri e negli istituti minorili

La storia dell'Uisp è caratterizzata da una straordinaria attenzione alle fasce più deboli della società. La mission dello sportpertutti, la nostra, è quella di portare lo sport anche fra le mura di un Istituto di pena, in un quartiere degradato, fra i giovani migranti più soli.
Lo sport non è più solo pratica, passione o cultura ma diventa, in questi contesti così difficili, un pretesto per promuovere la persona, per valorizzare competenze, esperienze di vita, per creare relazioni e fare comunità.
Con queste convinzioni negli anni l'Uisp ha promosso e realizzato tante iniziative nazionali e locali. I progetti più noti, che in qualche modo raccolgono l'esperienza dell'associazione nel suo complesso, sono Porte Aperte, Sport Contro la Droga, Fatti di Sport, Ape in Gioco e Ape Ecologica.
"Porte Aperte Uisp" è il filo rosso che mette in relazione tutte le esperienze di attività dentro e fuori gli Istituti di pena, per gli adulti e per i minorenni. Gli interventi promossi hanno raggiunto molti obiettivi:

  • favorire lo scambio e il confronto reciproco fra la realtà interna al carcere e quella esterna;
  • permettere ai detenuti di avere contatti con la comunità "libera";
  • stimolare nei detenuti nuove e positive modalità di relazione tra di loro e con gli altri;
  • sostenere i detenuti nel tentativo di ricostruirsi una personalità;
  • garantire un'attività sportiva e formativa continuativa.

L'Uisp, tra le prime associazioni in Italia, si è posta il tema della qualità della vita dei detenuti proponendo al sistema penitenziario nazionale l'introduzione dello sport fra le attività trattamentali quotidiane. Sono passati più di vent'anni dalle prime iniziative che ci hanno visti, assieme agli enti locali e al Ministero della giustizia, protagonisti di una diversa impostazione della vita carceraria.
E l'attività sportiva in carcere risponde a questa mission: pensare, progettare, proporre opportunità a misura delle esigenze e delle diversità delle persone, scavalcando difficoltà e barriere.
L'intervento nelle carceri si traduce in molteplici modalità: presenza di istruttori, allenatori, partite amichevoli tra detenuti e squadre dell'Uisp, tornei e campionati interni al carcere, corsi di formazione per arbitri e giudici sportivi. Abbiamo in diverse occasioni realizzato all'interno delle carceri grandi manifestazioni Uisp come Vivicittà e in certi casi siamo riusciti a coinvolgere in iniziative sportive fuori dalle carceri i detenuti, la polizia penitenziaria, i campioni dello sport.
L'Uisp ha scelto la strada della ricomposizione sociale attraverso lo sportpertutti, i propri circoli, le società sportive.
Nasce una nuova Uisp anche attraverso questa scelta, premiata da un protocollo d'intesa con il Ministero e da numerose convenzioni che ancor oggi consentono ai nostri operatori di entrare negli Istituti penitenziari per i minorenni o di affiancare i ragazzi raggiunti da misure penali sul territorio.
Negli anni la riduzione delle risorse sulle attività trattamentali e di recupero sociale hanno messo a dura prova tante realtà locali.
L'Uisp è impegnata a consolidare ruolo e competenza nell'intervento nell'area penale con gli adulti e coi minori, avendo elaborato con i Ministeri della Giustizia, della Salute e del Welfare nuovi strumenti di collaborazione come i protocolli d'intesa con il Dipartimento per la giustizia minorile del 2007 e quello con il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria del 2008.

 

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