Nazionale

L’impegno dell’Uisp contro il doping e l'inquinamento farmacologico dello sport

L’Uisp, oltre all’impegno per garantire il diritto allo sport per tutti i cittadini, ritiene altrettanto doveroso garantirlo pulito. Di conseguenza, contrastare ogni forma d’inquinamento farmacologico e di doping nello sport è stato e sarà sempre uno degli obiettivi prioritari dell’Associazione, con la consapevolezza che esistono molte forme di doping e che non riguardano esclusivamente lo sport di vertice, ma anche quello amatoriale, senza distinzione di età. Contro questa cultura del doping l’Uisp intende battersi con la massima vigilanza, con il massimo impegno e con regole precise.

Per questo, dopo l’esperienza positiva delle campagne di sensibilizzazione “Siamo sportivi, giochiamo pulito” (1999) e “Dracula doesn’t drink doping” (2002), l’Uisp ha sviluppato i progetti di informazione “Primaedoping” (2004) e “Asinochidoping” (2006) affidandone l’ideazione e la realizzazione agli studenti delle scuole superiori, con la collaborazione dei loro insegnanti. Nel 2008/2009 i protagonisti sono diventati i ragazzi delle scuole medie inferiori con “Mamma, parliamo di doping”, ai quali è affidata l’ideazione e la realizzazione di una campagna di comunicazione. Nel 2009/2010 “Sport pulito/Inviati sul campo” ancora una campagna comunicativa rivolta ai ragazzi delle scuole medie inferiori, focalizzata non solo sul tema del doping, ma anche sul tema dell’uso/abuso degli integratori proteici e degli additivi farmacologici.

Nel 2015 ha preso avvio una nuova campagna rivolta ai ragazzi delle scuole medie inferiori dal titolo "Positivo alla salute". 

Per ulteriori informazioni sull'impegno dell'Uisp contro il doping visita il sito http://doping.uisp.it/

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