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Ripartire con lo sport al Sud: Uisp protagonista con i nuovi progetti

Sono in tutto 9 i progetti del bando “Sport– l’importante è partecipare”, promosso da Fondazione Con Il Sud. Parlano Farina, Marciano, Borgomeo

 

Grazie al bando “Sport – l’importante è partecipare”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD in piena pandemia, da settembre saranno avviate in Campania, Puglia e Sicilia circa 50 attività sportive rivolte a tutti per rafforzare le piccole comunità meridionali caratterizzate da situazioni socio-economiche difficili. Sono 9 i progetti selezionati, sostenuti con 2,3 milioni di euro. Oltre 100 organizzazioni coinvolte e 4 mila persone interessate, soprattutto bambini e ragazzi. 

Uisp Campania è capofila del progetto “La bellezza necessaria - Sport, Inclusione e socialità”, che vede come partner i Comitati territoriali di Napoli e Zona Flegrea. Inoltre, l’Uisp è partner di altri progetti con alcuni suoi Comitati territoriali del Meridione: Uisp Napoli è partner nel progetto “SCINN-Sport Comunità Integrazione Nuove Narrazioni; Uisp Lecce è partner del progetto “Magliano Sport and Community Hub” e del progetto “Calcio e affini senza confini”; Uisp Palermo è partner del progetto “Sport popolare in spazio pubblico”.

"Si tratta di un'affermazione importante per la nostra associazione, che ci lusinga e ci carica di pesanti responsabilità - dice Salvatore Farina, responsabile delle politiche per la Progettazione Uisp nazionale - si tratta di un'occasione importante per l'intero mondo dello sport sociale e per tutti, reso possibile dalla lungimiranza e sensibilità della Fondazione con il Sud che ha inserito lo sport tra le tematiche da sostenere per la ripresa del nostro Paese. Con grande coerenza rispetto a quanto emerso dal Rapporto “I minori e lo sport, realizzato dall'impresa sociale Con i bambini in collaborazione con “Openpolis”. Dal Rapporto emerge con chiarezza che lo sport ha un ruolo chiave nella crescita dei ragazzi ed è un fattore in mancanza del quale si aggrava la povertà educativa del minore".

"L'ideazione, la progettazione e la ricerca dei partner non è stata cosa semplice", dice Antonio Marciano, presidente Uisp Campania a proposito del progetto "La bellezza necessaria", che verrà realizzato nella zona del Parco Verde di Caiano, Comune alla periferia nord dell'area metropolitana di Napoli.

"Si tratta di una zona difficile, con molti problemi sociali e di emarginazione. Abbiamo deciso di prendere in mano questa scommessa e siamo riusciti a collegare insieme vari partner, a cominciare da quelli interni alla rete associativa Uisp, con i Comitati di Napoli, già collaudato sulle attivittà cosiddette tradizionali, come basket e calcio e Comitato Zona Flegrea, che da tempo sperimenta attività innovative, come il plogging, correre mentre si raccolgono rifiuti. Ma anche attività in qualche modo importate dalle comunità di migranti, come il badminton e il cricket. Tra i partner ricordiamo anche alcune associazioni particolarmente radicate nel territorio, come 'Un'infanzia da vivere', Asd Pallacanestro Jirafa Caivano e Aps Patatrac. Con loro ead altre associazioni ed enti condividiamo questa sfida: recuperare beni comuni da trasformare in luoghi di socialità, relazioni e sport". 

“La pandemia ci ha isolati - dice Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud - lo sport può diventare una leva determinante per incontrarci di nuovo, stare insieme, rafforzare la coesione sociale e dare opportunità concrete a ragazzi e cittadini, anche nei territori più difficili spesso gravemente ‘contaminati’ dalla criminalità organizzata”.
Iniziative dedicate a tutte le età, scambio interculturale e intergenerazionale, voglia di stare insieme, promozione del benessere fisico e mentale, ma anche lotta al degrado urbano con recupero e valorizzazione di spazi pubblici e palestre. C’è tutto questo e altro ancora nei 9 progetti selezionati dalla Fondazione CON IL SUD con il bando “Sport – l’importante è partecipare”: c’è la bellezza dello sport e i suoi valori, c’è l’educazione alimentare e il rispetto delle regole, c’è il diritto al gioco e l’emancipazione delle piccole comunità del Sud che vivono situazioni di difficoltà socio-economica.

Lanciato in piena pandemia, con uno sguardo fiducioso al futuro, il bando ha visto la partecipazione di oltre 2100 organizzazioni da tutto il Sud. Al termine del rigoroso processo valutativo, sono stati selezionati 9 progetti in Campania, Puglia e Sicilia sostenuti con 2,3 milioni di euro: circa 50 le attività sportive che da settembre coinvolgeranno circa 4 mila persone, soprattutto bambini e ragazzi, che vivono in quartieri, rioni o frazioni di piccoli comuni nelle province di Napoli, Bari, Lecce, Catania, Messina e Palermo, caratterizzati da un contesto socioeconomico difficile, spesso con presenza di disagio e marginalizzazione. L’obiettivo generale è mettere al centro l’attività sportiva come strumento per rafforzare le piccole comunità locali del Sud Italia, ma in questa fase critica, segnata da mesi di mancata socialità e accesso a spazi e attività comuni, queste azioni saranno realmente una boccata d’ossigeno per tanti bambini e ragazzi. Saranno disponibili infatti circa 100 mila mq per attività sportive sia al chiuso che all’aperto: una media di 25 mq per minore, a fronte dei circa 4,8 mq messi in media a disposizione dei ragazzi nei capoluoghi del Sud Italia come ha recentemente sottolineato il rapporto nazionale “Minori e sport” dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini.

“Abbiamo lanciato questo bando nel maggio del 2020, in piena pandemia, come segnale di speranza e fiducia per il futuro – ha dichiarato Carlo Borgomeo - Oggi questa speranza diventa più concreta. La pandemia ci ha isolati, lo sport può diventare una leva determinante per incontrarci di nuovo, stare insieme sempre nel pieno rispetto delle regole anti covid, rafforzare percorsi di coesione sociale e dare opportunità concrete a ragazzi e cittadini, anche nei territori più difficili spesso gravemente ‘contaminati’ dalla criminalità organizzata”.

Quasi 50 le discipline sportive che animeranno i progetti: si va dagli sport di squadra più tradizionali (calcio, basket, pallavolo), di cui viene proposta anche la variante per persone disabili (sitting volley, football integrato, baskin); agli sport di resistenza e potenza (atletica, ciclismo, arrampicata) o di precisione (tiro con l’arco). E ancora, danza (hip hop, danze urbane, folcloristiche) e sport di contatto (kickboxing, karate).

Oltre 100 le organizzazioni coinvolte nelle partnership di progetto, tra associazioni, parrocchie, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, scuole, università, comuni e enti pubblici, imprese, ordini professionali. 

Grazie ai 9 progetti, alcuni centri sportivi già attivi, ma sottoutilizzati e in condizioni di degrado torneranno a nuova vita, divenendo fulcro di un’offerta culturale, sportiva e socio-educativa completa. Anche gli spazi pubblici (parchi, aree giochi, piazze, palestre scolastiche e municipali) saranno valorizzati  e messi a disposizione delle comunità. In particolare, 14 spazi saranno interessati da interventi di ristrutturazione e riqualificazione per adibire oltre 9 mila mq alla pratica sportiva. (di Ivano Maiorella)

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